Il nostro socio Giovanni Spinali ha voluto commentare le lezioni di Storia dell'Arte, tenute dall'Ing. Filippo De Martino, ecco di seguito le sue considerazioni.

de_martino_1Quattro lezioni seguite da una classe numerosa, attenta al relatore per le ottime capacità di comunicazione e ancora più brillante quando è collaborato dalla figlia Marianna, nell’ esposizione video.

Insieme riescono a rendere le lezioni più efficaci ed interessanti.

Chi scrive non è un esperto e quindi mi è difficile entrare nel merito degli argomenti, però qualche osservazione mi sento di farla.

de_martino_2Ho appreso come l’arte e la religione vengano condizionate dall’economia ed ho capito come il periodo Romanico, undicesimo secolo, caratterizzato da una modernizzazione e miglioramento delle tecniche agricole, come l’uso dei mulini ad acqua, l’aratro e lo sviluppo dei commerci, crea l’arricchimento di una nuova classe sociale, classe intermedia tra i contadini e l’aristocrazia.

 Ed è proprio questa classe sociale che commissiona ad Artisti nuove opere edilizie e chiese, riprendendo tecniche dell’arte antica: il senso della monumentalità, alcuni particolari come l’arco a tutto sesto, il pilastro, la colonna, la volta.

Arrivando al periodo del Rinascimento, questa  classe sociale, consolidando maggiormente le ricchezze e aspirando al governo del potere politico, crea un umanesimo avendo come obbiettivo UNA NUOVA VISIONE DELL’UOMO.

Uomo non più legato solo alla divinità ma un uomo che spazia liberamente nelle conoscenze del sapere e nell’ambiente in cui vive.

Un uomo convinto che la conoscenza non appartiene solo a Dio ma anche all’uomo.

Un uomo  che cerca la perfezione!

Mi chiedo l’uomo può raggiungere la perfezione?

Leonardo e Michelangelo l’hanno raggiunta?

                                                                                   Giovanni  Spinali