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12 Maggio 2011
12 Maggio 2011
La terra di Sicilia da sempre è stata al centro di grandi film.
Essa si presenta come un set cinematografico naturale dove esiste già bello e pronto il palcoscenico: mare azzurro, la neve dell’Etna, le distese campagne bruciate dal sole, le isole selvagge e incontaminate.
La grande varietà dei paesaggi che la percorrono diventano scenografie naturali e per chi ama realizzare il cinema, punti di forza dell’Isola.
Parafrasando Gesualdo Bufalino possiamo dire che in questa circostanza esistono tante Sicilie geografiche così quante sono quelle rappresentate e raccontate nel cinema.
Nel valorizzare il territorio i film diventano veri e propri beni culturali. I film realizzati in Sicilia, toccano diversi generi, dal drammatico, al comico, dallo storico al giallo, dalla commedia all’italiana alla commedia musicale, inediti o attinti da letterati siciliani. Un altro aspetto che ben si intreccia in Sicilia è il cinema e la letteratura.
Intorno al 1912 le maggiori case produttrici di film iniziano a mettere in scena opere impegnative come i classici della letteratura e del teatro e cominciano a reclutare tra i letterati, giornalisti, uomini di cultura, figure in grado di elevare la qualità del prodotto e conferirgli il marchio dell’artisticità.
Le case produttrici così si assicurano la collaborazione di letterati come D’Annunzio, Gozzano, Di Giacomo, Bracco, ma anche Moravia, Pavese, Sciascia, Vittorini.
E’ la nascita del neorealismo che si sviluppa in Italia durante il secondo conflitto mondiale e nel dopoguerra tra il 1943 e il 1955.
Esso si caratterizzò in particolare per l’utilizzo costante di elementi linguistici semplici, immediati e comprensibili che potessero raccontare a tutta quanta la popolazione italiana la realtà di quegli anni: storie di guerra, sofferenza e miseria attraverso l’uso di attori non professionisti, e pertanto veri perché incapaci di fingere, con una scenografia ridotta all’essenziale.
Tra le decine e decine di trasposizioni di opere letterarie ne ricordiamo qui solo alcune Gelosia dal romanzo di Luigi Capuana del 1943 tratto dal romanzo Il Marchese di Roccaverdina, il capolavoro di Luchino Visconti La terra trema, da I Malavoglia di Giovanni Verga, I Vicerè di Federico de Roberto, Liolà, L’uomo, la bestia e la virtù, Il fu Mattia Pascal, La Giara di Luigi Pirandello, IL Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e tanti altri qui impossibile citarli tutti.
Alla visione dei film si può far seguire una visita nelle location cinematografiche siciliane per scoprire città, paesini e territori ospitali e pieni di fascino che hanno fatto la storia del cinema nell’Isola.
Affiorerà la cultura di una terra antica e generosa attraverso le sue caratteristiche storiche, sociali e culturali, uniche, che meritano di essere vissute in tutta la loro totalità.
La presenza greca, romana, araba, normanna in Sicilia ha fatto sì che il cinema potesse usufruire di una scenografia storica che ha lasciato una profonda impronta, incidendo sul prodotto cinematografico come un’inalienabile eredità culturale, artistica e letteraria.
Lucia Imprescia
