26 Gennaio 2016
Se organizzare un tempo di intrattenimento ricreativo in un primo momento può sembrare arduo, poi invece si raccoglie la soddisfazione di vedere coinvolte tante persone di gran buona volontà che riesce a … tornare “ragazzo – fanciulla” e a mostrarsi in veste quasi innaturale per rubare sorrisi e regalare qualche ora di puro “relax”.
Sì questa è la magia che si ripete nei sabati ricreativi quando il comitato si incontra e si impegna a cercare nuove performance per “far divertire” i “compagni di classe” dell’Unitre.
Infatti sabato 23 gennaio c.a. è stato uno di questi momenti che ha visto in pista ogni categoria di ricreazione e sempre con la presentazione frizzante del nostro caro Alessandro D’Oscini, e accompagnati da ben due maestri di musica, Antonio Accettullo e Pippo Cavallaro, si sono esibiti tutte le categorie: canto, poesia, ballo, prosa, rubrica e le famose barzellette sempre ben “condite” del Sig. Ciccarello.
Il laboratorio “Musica e canto” a cui il maestro Accettullo dedica con generosità buona parte del suo tempo, ha sfoggiato quei canti siciliani che tutti abbiamo nel cuore e sulle labbra.
Le poesie inedite scritte con una vena poetica sottile, di Rita Passanisi, Salvatore Coria e Lina Di Grande, hanno suscitato quei brividi di commozione e piacere che arrivano al cuore. Grazie! Abbiamo in classe dei poeti di buona levatura!
E che dire della bravissima coppia ballerina Vito e Linda Iacona? Perfetti e in sintonia gemellare!
Simpatica anche la performance di Carmela Bonfiglio che per cantare la sua “Vitti na crozza” ha scelto dei “baldi giovanotti” per circondarsi da voci maschili e fare corona alla sua giovane voce di “ fanciulla”.
Ma il clou della serata ha visto la scenetta comica esilarante “La rapina della famiglia Pappalardo” con la regia del nostro Pietro Quartarone. Dire bravi agli attori è poco perché ognuno nel suo ruolo ha dato il di più, con la massima partecipazione del nostro Pippo Morello che riesce a calarsi nel personaggio quasi trasformandosi. Grazie a tutti voi “ragazzi” che vi siete prestati a farci sorridere e scaricare qualche peso del cuore, e avete arricchito tutta la serata.
Non poteva mancare la bellissima voce di Pina Carriglio nel suo canto che sale sulle alte vette da essere inimitabile.
E il momento della “Rubrica” che dovrebbe essere quasi qualcosa di serio e romantico, con facilità diventa specchio di altri tempi che oggi fa molto sorridere. Infatti a sorpresa è stato trascinato con insistenza il presidente Pippo Caramagno con la moglie Franca, per raccontare alcuni momenti del loro incontro di ben 50 anni fa! Ogni ricordo risultava un aneddoto che faceva sorridere, ma in verità, molti si sono ritrovati in quegli schemi in cui la parola d’ordine era: “ha detto la mamma”. Certo questo retrò potrebbe essere anche un esempio per i nostri nipoti di oggi che saltano con facilità ogni autorevolezza e riducono ogni desiderio in esigenza. Ma noi “ragazzi di ieri” restiamo fieri del nostro vissuto anche se oggi tante cose sembrano assurde!
E per finire la serata in bellezza il laboratorio “musica e canto”, diretto dal maestro Prof.ssa Tina Trozzo, ha regalato non solo il famoso canto napoletano Ninì Tirabusciò “con la mossa”, ma ben tre “ragazze di ieri” vestite colorate e truccate da sciantose hanno ballato e si sono sfidate nella “migliore mossa”. Brave tutte! Magnifica la vincitrice, Maria Marino, che ha sollevato una “OHHHHHHHHHHH” corale con la sua “mossa” a suon di musica. E’ stato un momento molto esilarante a cui siamo tutti grati.
Ecco come una goccia data da ciascuno, può riempire il bicchiere!
Ringrazio di cuore tutti i collaboratori, il mitico Alessandro, i pazienti maestri di musica Accettullo e Cavallaro, i poeti, i ballerini, i cantanti, e un merito a parte vorrei riconoscerlo al nostro simpatico Carmelo Addia che si presta sempre a interloquire col presentatore con ironia anche quando i microfoni fanno cilecca.
Ci auguriamo che questi momenti del sabato ricreativo abbiano giovato a far sorridere qualcuno e alleviato qualche malinconia. Alla prossima speriamo meglio e di più! Grazie !
Franca Morana Caramagno.