01 Dicembre 2019
Ed eccoci tornati al nostro gradito appuntamento: “il 1° sabato ricreativo” con l’Unitre che ci vede e ci sente attori, cantanti, poeti e ballerini.
Puntuale il nostro Alessandro D’Oscini, nelle vesti di animatore-presentatore, riesce a coinvolgere e a tenere banco, stimolando i soci per farci sorridere e condividere.
Con l’Inno Unitre la serata ha avuto inizio e dopo il saluto del presidente si è subito schierato con atteggiamento di appartenenza, il laboratorio di canto libero con la direzione perfetta del maestro Sebastiano Passanisi.
Le “canterine” con le loro sciarpe rosse ballavano quasi da ferme mentre cantavano “Mamma Maria” e “Sarà perché ti amo” trascinando l’assemblea ad un gioioso battimani musicale. Spettacolo bello da vedere e sentire!
E dopo le barzellette di Rosina Tringali e di Carmelo Addia, si anima la scena per la farsetta di 4 “soci – attori” che con spontanea bravura, recitano: “Ore 10: lezione di religione” con finti alunni: Rosina Tringali, Carmen Bonfiglio, Sebastiano Pustizzi e finto Reverendo: Pippo Galofaro. Essi ci allietano con battute spiritose dialettali e risposte esilaranti. Bravissimi davvero!
Un’altra poetessa, la socia Rita Passanisi, ha recitato a memoria e con passione emotiva, la famosa elegia “La Spigolatrice di Sapri” di Luigi Mercantini, senza alcuna pausa o tentennamento. Complimenti Rita!
E per non farci mancare nulla, abbiamo avuto il piacere della performance di due eccellenti giovanissime ragazze-ospiti: Leandra Prato e Serena Mendola, accompagnate dalla pianola del maestro Passanisi, cantando “Il mio canto libero” di Battisti, e “Primavera” di Marina Rei e altri canti in inglese. Con tanta maestria musicale, ci hanno fatto davvero sognare. In tutto questo, la ciliegina sulla torta è stata anche la nota squillante del sassofono del nostro maestro che ci ha trasportati col suo suono quasi su un altro pianeta. Grazie Sebastiano!
Ed ecco la novità che quest’anno vuole essere di stimolo per una partecipazione più plateale ed essere sempre più un’associazione-famiglia che ama raccontarsi per condividere anche “pezzi” di vita trascorsa. La nuova rubrica “Il nostro salotto” ha coinvolto così amichevolmente quanti hanno voluto regalare un trafiletto dei propri ricordi di “quel tempo che fu”. E così la nostra Anna Galofaro quasi commossa ci ricorda quando giovanissima incontra quel “bel giovanotto” che poi è il suo marito di oggi: Pippo. Un colpo di fulmine!
Il nostro amico Sig. Ciccarello ci ha fatto tremare nel suo racconto quando bambino voleva frequentare tutti gli anni della scuola elementare, ma a lui in famiglia, primogenito di 7 figli, toccava “zappare la terra”. Solo con la sua ferrea volontà è stato capace di sfidare tutti per prendere almeno la licenza elementare. Complimenti Sig. Ciccarello, ragazzo “diversamente giovane”.
Ed infine con la poesia di Carmen Bonfiglio, le barzellette di Vasco Lischi e di altri, abbiamo chiuso in bellezza con il gruppo colorato di tante socie che al suono di un tamburello hanno cantato e ballato “Comme facette mammeta” e proclamando le famose “miniminagghie”, cioè quei detti popolari che le nostre nonne ci trasmettevano come ammonizioni.
La serata tra allegria, commozione e ricordi, condotta con meravigliosa simpatia dal nostro Alessandro, si è così conclusa come se avessimo trascorso una serata in famiglia dove tanti hanno partecipato e tutti hanno applaudito.
Con l’approvazione del presidente, con il suo parere positivo e lodevole per quanto è stato fatto dal comitato ricreativo, ringraziamo i nostri cari soci e sempre una buona vita a tutti anche alla nostra bella età.
Franca Morana Caramagno
Clicca qui per guardare le foto di Giovanni Farinella