15 Aprile 2013
Dopo più di due mesi di pausa ecco ritornato il sabato ricreativo, ma non è riduttivo chiamarlo così, visto che si tratta di uno spettacolo completo e di buon livello, anche se realizzato da dilettanti?
Come sempre la serata è stata introdotta dalla signora Franca Morana che, dopo due anni di quest’attività, ha voluto fare un bilancio distribuendo una scheda a tutti i presenti con un piccolo questionario per valutarne il gradimento e desumerne eventuali suggerimenti.
Ed ecco iniziare il vero spettacolo che, gestito dal sempre simpatico Alessandro D’Oscini, è stato aperto da Cettina Fisichella che ha cantato una canzone siciliana che esaltava le proprietà dell’aglio utilizzato in tutte le situazioni possibili ed inimmaginabili.
Subito dopo ancora una esibizione di canto, accompagnato dal nostro bravissimo maestro di tastiera Marco Gigli, Mimmo Giardina ha cantato la famosa “’A tazza ‘e cafè”, un pezzo così conosciuto che molti hanno fatto coretto insieme a lui.
Ma ecco passare il testimone alla poesia, la dottoressa Silvia Belfiore, nostra gradita ospite, ci ha letto una serie di poesie in dialetto con argomento l’Amore, quell’emozione legata a tutto il ciclo della vita, dall’amore del giovane che si avvicina per la prima volta a questo sentimento fino a quello dell’età adulta.
E’ ritornata poi la musica, stavolta non cantata, ma suonata dal giovane ospite Giovanni Di Mauro che ci ha fatto udire il suono del suo violino eseguendo i brani “Besame mucho” e “U surdatu nnammuratu”.
Dopo un’altra canzone siciliana, cantata da Michela Spinali dal titolo “U carritteri”, è stato il momento della poesia di Ianina Di Grande dedicata ad Augusta, un ricordo della città com’era tanto tempo fa.
La nostalgia dell’infanzia è stato lo spunto per Carmela Bonfiglio di ricordare “Nu cuntu” che la nonna le raccontava quand’era piccola, nel narrare la sua fiaba è stata coadiuvata da sua figlia Stellina e da Lina Spinali che hanno interpretato nipotina e nonna nel visualizzare la scena.
E’stata poi la volta di Pina Carriglio che ha cantato “Reginella“ e la ‘debuttante’ Cettina Agrilllo che ha recitato da la “Centona” di Martoglio un dialogo tra due comari nel ‘curtigghiu’.
Per cambiare totalmente genere ancora un poco di musica, ma stavolta né cantata, né suonata, ma ballata, perché non ci facciamo mancare niente, e così si sono esibiti la coppia Vito e Linda Iacona in una Rumba ed in un Foxtrot.
Martoglio è stato rievocato ancora da Maria Morello che ha letto un altro brano dalla “Centona”, per poi dare spazio al maestro Federico Caramagno che con la chitarra classica ha suonato un pezzo di Bach.
Il teatro è stato rappresentato in una scenetta, interpretata da Enza Brancato e Fortunato Contento, dal titolo “A stinnuta de robbi”, molto divertente e con i due attori che sono sembrati molto spontanei nel loro ruolo.
Il signor Ciccarello ha raccontato un paio di barzellette anche per dare il tempo all’altro gruppo di attori, o meglio, di attrici di prepararsi per la loro performance: la scenetta “Le due comari” alla quale hanno partecipato un bel gruppo di socie, Ianina Di Grande, Cettina Fisichella, Rosina Tringali, Cettina Agrillo, Aurora Saraceno, Mimma Passanisi, Carmela Valenti, e Maria Morello. Tutte molto simpatiche ed esilaranti per l’abbigliamento buffo scelto per la loro interpretazione.
La serata andava alla sua conclusione e prima di congedare il pubblico è stato loro distribuito uno spuntino con l’aiuto di un gruppetto di volontari volenterosi, mentre qualche altra esibizione di ballo e di chitarra classica faceva da sottofondo.
Cosa dire per finire, intanto un bravo, anzi bravissimi a tutti indistintamente, per le loro capacità e il loro mettersi in gioco ed un grazie per aver contribuito a realizzare un pomeriggio rilassante e divertente.
Alla prossima e, mi auguro, sempre più numerosi.
Tania Tudisco
Ecco le foto del divertente sabato ricreativo:
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