Domenico Zampieri - DOMENICHINO, "Il silenzio", 1605
Tela cm. 34 x 47, esposto al Museo del Louvre di Parigi
Domenico Zampieri detto il Domenichino per la piccola statura, è più probabile che il nomignolo si riferisse alla sua ingenuità e alla morbosa timidezza della sua indole.
Il Domenichino, avvolge la sua composizione in una luce uniforme che inonda il corpo del Bambino addormentato, che così assume una plasticità raffaellesca.
L'artista disegna con rigore i contorni delle figure e ne blocca i movimenti; si sofferma a descrivere l'acconciatura della Vergine, indugia con qualche tocco di luce sui teneri ricci del San Giovannino, posa sul tavolo delicati fiori bianchi, per ricercare un purismo accademico che è alla base della sua arte.
L'artista disegna con rigore i contorni delle figure e ne blocca i movimenti; si sofferma a descrivere l'acconciatura della Vergine, indugia con qualche tocco di luce sui teneri ricci del San Giovannino, posa sul tavolo delicati fiori bianchi, per ricercare un purismo accademico che è alla base della sua arte.