Lorenzo Lotto,"Il Trionfo della Castità",1530
olio su tela (73x114 cm), conservato nella Collezione Rospigliosi Pallavicini di Roma.
L'opera è un esempio della predilezione di Lotto per le allegorie.
Su sfondo scuro una donna vestita, la Castità, scaccia Venere e Cupido.
La protagonista ha sul collo un piccolo ermellino, simbolo di purezza, ed ha in mano l'arco spezzato di Eros.
La Venere porta via con sé i simboli della vanità (unguenti, profumi e altro), ed ha un bracciale con la conchiglia, suo simbolo.
Vicino le vola una colomba, in ombra, quindi una falsa emanazione divina, mentre Cupido è presso una fiaccola che non fa lume, ma solo fumo, altro simbolo della dività fasulla.
Lo stile del dipinto contrappone parti ben illuminate e definite ad altre dalla pennellata più veloce e sommaria.
La protagonista ha sul collo un piccolo ermellino, simbolo di purezza, ed ha in mano l'arco spezzato di Eros.
La Venere porta via con sé i simboli della vanità (unguenti, profumi e altro), ed ha un bracciale con la conchiglia, suo simbolo.
Vicino le vola una colomba, in ombra, quindi una falsa emanazione divina, mentre Cupido è presso una fiaccola che non fa lume, ma solo fumo, altro simbolo della dività fasulla.
Lo stile del dipinto contrappone parti ben illuminate e definite ad altre dalla pennellata più veloce e sommaria.