01 Aprile 2012
E’ ormai tradizione. La nostra associazione propone ogni anno ai soci, in occasione della ricorrenza della Pasqua cristiana, un pomeriggio di spiritualità, dalle 16,30 alle 20 circa, presso la “Casa di preghiera” dei pp. carmelitani a Villasmundo e, a seguire, una serata di convivialità, fino alle 24, in una delle strutture di ristorazione nella zona di Augusta.
Per l’occasione due pp. Carmelitani, con molta umanità, umiltà e capacità comunicativa hanno regalato, ai circa cento soci presenti, profondi commenti evangelici, quale alimento spirituale e motivi di riflessione personali in preparazione ad una santa Pasqua.
Nell’accogliente salone della Casa di preghiera, immersa nel verde e nel silenzio, il priore, p. Raimondo, commentando il passo evangelico di Gv 4,1 e ss, ha sottolineato l’espressione di Gesù alla samaritana presso il pozzo di Giacobbe, “Se tu conoscessi il dono di Dio…..” e “Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo, ma chi berrà l’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna”. Inoltre, il religioso ha suggerito tanti altri spunti di riflessione spirituali.
Non ho difficoltà a condividere, con i miei amici e compagni di scuola Unitre, il frutto delle mie riflessioni.
Nei successivi momenti di silenzio ho ringraziato il buon Dio per avermi fatto conoscere il vero senso della vita, l’importanza e il valore della sua acqua, “vita divina”, che mi offre e mi dona tramite i sacramenti da lui istituiti.
L’ho altresì ringraziato per essersi a me rivelato e fatto sperimentare quale amore misericordioso; per avermi fatto intuire che la vita è una e che essa, per ogni essere umano, inizia, in forma visibile e materiale, con la venuta al mondo e continua in eterno, in forma diversa e non visibile agli occhi mortali.
Bere dell’acqua da lui offerta, già, fin d’ora, mi dà pace e serenità, infonde quiete al mio spirito, a tratti, mi aiuta a superare lo sconforto che, a volte, la vita presenta.
Tali pensieri, nel silenzio, venivano in me avvalorati da successive riflessioni al commento che p. Raimondo ci ha offerto all’espressione di Gesù: “Chi ascolta la mia parola sarà amato dal Padre mio, anch’io l’amerò, e prenderemo dimora presso di lui”.
Sapere che già, in questa vita terrena, se osservo la parola di Dio, posso essere abitato nello spirito dalla SS Trinità, mi fa percepire come ogni uomo è importante ai suoi occhi; mi fa percepire la grande dignità di ogni uomo chiamato, fin d’ora, a vivere da vero figlio di Dio, inondato dal suo amore.
Altro motivo di riflessione personale e ringraziamento al buon Dio, mi è stata offerta dall’omelia al Vangelo del giorno, durante la celebrazione eucaristica, dal p. generale dei Carmelitani di Sicilia, p. Gaudenzio.
“Se perseverate nella mia parola, sarete miei discepoli, conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi” (Gv. 8,31-32).
Questa affermazione è completata da un’altra: “Se uno osserva la mia parola non vedrà la morte in eterno”.
Con la velocità della mente e della memoria ho rivisto il film dela mia vita e degli ultimi 22 anni in particolare. Ne sono veramente convinto: osservanza della Parola, conoscenza della verità, conquista della libertà, possesso della vita eterna, sono le tappe progressive della vita cristiana sconfinante nell’eternità.
Ho sperimentato che l’osservanza della Parola, non coarta e distrugge la mia libertà, al contrario, la corrobora e la esalta. L’osservanza della Parola mi rende e mi fa sentire veramente libero e mi fa pregustare che le parole di Gesù sono “spirito e vita”, parole di “vita eterna”.
Auguro di cuore singolarmente ai miei compagni della nostra associazione che possano continuare il cammino di sviluppo e crescita della vita cristiana iniziata con il germe battesimale, che, attingendo all’acqua che Gesù ci dona, possano giornalmente acquisire e vivere, con l’osservanza della Parola, la vera e grande libertà di figli di Dio e godere del suo amore misericordioso.
Auguro altresì di vivere nella consapevolezza che tutti, se lo vogliamo, possiamo essere inabitati dalla SS. Trinità e vivere nell’Amore.
A tutti un affettuoso augurio di una Santa Pasqua.