25 Gennaio 2013
Nell’ampio salone di ingresso, circa 250 persone, disposte a semicerchio, all’arrivo del reverendo parroco, don Angelo Saraceno, hanno ascoltato con interesse quanto il presidente della ns. Associazione, Dr. Giuseppe Caramagno, ha loro presentato circa le attività che il Circolo offrirà ai soci e loro invitati, e le finalità che con esso la ns. Associazione si propone gradualmente di perseguire.
Dopo i saluti agli intervenuti il presidente ha rivolto un particolare ringraziamento:
- al Dirigente scolastico, Prof. Ing. Miche Accolla e al Consiglio dell’Istituto Scolastico che, con disponibilità e lungimiranza, hanno concesso, in comodato d’uso, alla ns. Associazione un locale non fruibile e non utilizzato ai fini didattici;
- al rev. Parroco p. Angelo Saraceno, intervenuto per la sacra benedizione dei locali;
- al gruppo dei volontari soci e collaboratori del Circolo che, con impegno e professionalità, seguendo i suggerimenti dell’Arch. Anna Caramagno, hanno trasformato, in 15 giorni, un locale semiabbandonato in un’accogliente sede del Circolo.
Il presidente ha esordito citando lo slogan coniato:
Ha ripetuto:
“Il ns. deve essere un “Circolo” con delle caratteristiche particolari, da non confondere con i “circoli o dopolavoro aziendali”: deve costituire certamente un luogo dove i soci possono servirsi di giuochi da tavolo per socializzare, “per staccare la spina” dai problemi quotidiani, ma non deve ridursi semplicemente a questo.
Esso deve costituire lo strumento, il mezzo, per praticare la “solidarietà” verso le persone che si trovano nelle “povertà” indicate nel regolamento.
Il Circolo deve contribuire ad arricchirci in “umanità”, in un clima di allegria e amicizia, per realizzare una città “dal volto più umano” nel quartiere e tramite i quartieri.
Il Circolo offre ai soci possibilità:
- di socializzazione;
- di evasione dalla monotonia della quotidianità mediante tornei di giochi da tavolo e altre iniziative ludiche;
- di conversare piacevolmente con altri soci-amici dell’Unitre e del quartiere in modo non banale, ma per la reciproca crescita umana;
- di sentirsi veramente impegnati nella nobile missione di contribuire alla lotta delle povertà sotto indicate che stanno distruggendo la nostra società, a sicuro danno dei nostri figli e nipoti, ai quali è anche affidata parte della nostra futura vita affettiva.
La nostra Associazione, in conformità allo statuto sociale, si propone di attenzionare alcune delle gravi povertà dell’odierna società, rivolgendo a mezzo del Circolo Sociale, la propria azione ai residenti nel quartiere sopra indicato a favore di :
- “Giovani” con dipendenza da alcool, droga e lontani del vero senso della vita;
- “Adulti di età media e oltre” adagiati nella depressione e nel vuoto di valori umani;
- “Adulti della terza età” autosufficienti ma sofferenti a motivo della solitudine. Per essi l’Associazione ha costituito ed è già operante il “Gruppo di donatore di tempo Unitre”.”
Il dr. Caramagno ha quindi invitato a prendere la parola il socio Giovanni Spinali, coordinatore responsabile del Circolo.
Egli ha esordito ringraziando, anche a nome dei componenti del Comitato del Circolo, il presidente e il Direttivo dell’Unitre per la fiducia loro concessa.
Quindi ha riferito ai presenti l’impegno del Circolo verso i soci concretizzando immediatamente alcune delle iniziative già programmate e richieste tramite le schede di adesione.
Il socio Spinali ha continuato dichiarando che il Circolo rivolgerà particolare attenzione ai cittadini del quartiere “meno fortunati”, offrendo loro l’opportunità di trascorrere piacevolmente delle ore insieme ai soci e a costruire in comune un percorso di ideali che animano e danno senso alla vita.
Ha anche espresso il pensiero che l’azione del Circolo sarà rivolta, fin dalla fase iniziale, anche ai giovani del quartiere che sono i più colpiti dalla crisi che attanaglia la nostra società, non solo per mancanza di lavoro, ma anche per l’assenza di valori e di ideali.
A conclusione del suo intervento, il socio Spinali, pur riconoscendo le notevoli difficoltà nel perseguire gli obiettivi indicati, ed espressi anche dal presidente Caramagno, ha dichiarato il massimo impegno che profonderà nella quotidiana azione operativa ed ha invitato tutti i soci alla massima collaborazione, esprimendo l’augurio di un buon inizio e di un costante lavoro futuro.
Successivamente il presidente Caramagno ha presentato agli intervenuti i componenti il Comitato di gestione del Circolo.
Essi sono:
- Spinali Giovanni, coordinatore responsabile;
- Traina Salvatore, vice coordinatore responsabile;
- Pustizzi Sebastiano, socio collaboratore;
- Italia Caterina, segretaria, non socia;
- Triberio Roberto, non socio collaboratore;
- Volpe Gaetano, studente, non socio collaboratore e responsabile del gruppo giovani;
- Salemi Salvatore, studente, non socio collaboratore;
- Polizzi Claudio, studente collaboratore.
Il presidente ha informato che il detto comitato è già concretamente collaborato da una diecina di soci Unitre ed ha auspicato che altri soci potessero dare, in tal senso, la loro disponibiltà.
Prima di procedere alla benedizione dei locali p. Angelo Saraceno ha espresso i seguenti pensieri:
“Sono contento questa sera di potere inaugurare e benedire questa “città dei ragazzi di una certa età”. Condivido quanto è stato detto come progettualità con l’augurio che diventi realtà e perseveranza.
In questo quartiere difficoltà ve ne sono tante e non è facile resistere. Questa è la vera testimonianza di vita e di presenza.
Con il Centro Caritas qui di fronte, stiamo cercando di rivitalizzare il quartiere con degli incontri e anche con un campo sportivo.
Sono contento di vedervi così numerosi: gente di buona volontà che desidera costruire un futuro migliore. Questo è bello perché, ormai, si è smesso di sognare, di impegnarci concretamente e si aspetta che siano gli altri ad impegnarsi e agire. E’ bello passare il tempo bene; è bello realizzare relazioni gratuite con dei valori e non a pagamento perché si constata che nessuno fa niente per niente.
Dobbiamo testimoniare che con principi umani e cristiani che si può lavorare gratuitamente: è nella gratuità che si sperimenta la gioia del vivere.
Con questi sentimenti benedico voi e questi locali che vi accoglieranno.”
Quindi il parroco, dirigendosi verso l’ingresso, dopo il taglio del nastro verde dalle mani della madrina, Sara Spinali, ns. socia, ha benedetto i locali mentre una coda di unitrini si snodava con la curiosità gioiosa di bambini che scoprono il loro giocattolo.
Quasi all’unanimità si sussurravano espressioni di approvazione e congratulazioni per il gusto e l’eleganza degli ambienti rinnovati.
E’ stato emozionante cogliere tanta soddisfazione nei volti compiaciuti dei numerosi soci intervenuti che già si sentivano a casa propria.
Con l’augurio di tante buone iniziative si è conclusa la bella serata.
La redazione
Queste sono le foto a ricordo della cerimonia di inaugurazione del nostro Circolo Sociale