01 Maggio 2020
L’invisibile virus, il “coronavirus”, ha sconvolto, e continua a sconvolgere, i sistemi sanitari, le economie, le collettività e gli individui del pianeta Terra.
Anche la nostra associazione come è noto, a motivo del coronavirus, ha dovuto sospendere, da fine marzo scorso, tutte le attività.
Oggi, tutti i soci siamo costretti a “rimanere in casa”, con tutte le attività sociali aggregative sospese e, ancora, con tante incognite circa la possibilità di ripresa delle stesse per il nuovo anno accademico. Ciò a motivo del coronavirus imperante da circa due mesi e in ossequio alle disposizioni di legge,
Noi tutti umani, sappiamo bene e constatiamo che siamo “esseri di relazioni”. La pandemia attuale, con le conseguenti restrizioni di legge al nostro vivere quotidiano, sta evidenziando i nostri limiti, le nostre fragilità e stiamo vivendo male.
La nostra associazione, con le sue attività offerte, dava l’opportunità, a noi tutti soci di non più giovane età, “di aggiungere anni alla vita” mediante uno stile di vita attiva e piena di piacevoli occasioni culturali, di umanità, di solidarietà e ricche di relazioni interpersonali.
Oggi tutti ne sentiamo la mancanza, ne avvertiamo le spiacevoli conseguenze psicosomatiche; ne avvertiamo quasi l’urgenza e il profondo desiderio di tornare, prima possibile, a quella piacevole socializzazione che l’associazione ormai, ci faceva usufruire, grazie alla generosa, gratuita e disinteressata disponibilità di tanti soci e professionisti della città e non.
Unitamente al direttivo e con il coinvolgimento di alcuni soci di “buona volontà” abbiamo avviato, un utopistico progetto, per mantenere viva e accesa la fiammella della nostra associazione, in attesa che si possa tornare, prima possibile, alla normalità per consentirci una vita attiva, sì da “aggiungere anni” alla vita di ciascuno di noi.
Portare l’Unitre, telematicamente e telefonicamente, al domicilio dei soci “isolati in casa”, potrebbe essere un valido modo per mantenere accesa la fiammella, per alleviare e spezzare l’isolamento. Potrebbe essere un modo per offrire a ciascun socio occasioni di “un diverso modo” di vivere i rapporti interpersonali, facendolo sentire vivo e utile ai compagni di classe, arricchendo gli altri e se stesso di “umanità”.
A noi tutti è nota l’antica espressione che “le idee camminano con le gambe degli uomini!”
Quanto sopra postula la disponibilità al servizio specifico di un “Gruppo operatori di Umanità”.
Ecco quindi che abbiamo chiesto, ad alcuni soci di fare parte di questo Gruppo, per operare con impegno, costanza e ottimismo in modo da fare sentire sempre viva e presente la nostra associazione presso i soci. Ciò proprio, in questo particolare periodo del quale non si vede la fine.
Sappiamo bene che già, nell’ambito dell’associazione esiste un buon clima di cordialità e di amicizia personale e di gruppo per l’appartenenza al medesimo laboratorio di attività.
Inoltre, spontaneamente, si sono realizzati dei gruppi di condivisione telematica potenziati proprio a motivo dell’attuale pandemia.
Sappiamo altresì bene come tantissimi soci, prima sconosciuti gli uni agli altri, si intrattengono volentieri al telefono per condividere la loro vita e così, psicologicamente, in sordina, creando una rete di solidarietà umana che li aiuti a vivere meglio.
Posso condividervi che personalmente vivo la piacevolezza di questa vicinanza telefonica con numerosi soci-amici in un clima di più profonda cordialità di rapporti, di maggiore e più arricchente condivisione di vita.
Con il costituito “Gruppo operatori di Umanità” potremmo valutare di avviare, ad esempio, telematicamente e/o telefonicamente:
- “dialogo tra soci Unitre Augusta”;
- “coltivare l’amicizia Unitre Augusta”;
- “interviste prestabilite ai soci che desiderano farsi conoscere”;
- “favorire la creazione di gruppi di soci che desiderano condividere la quotidianità e la Fede”;
- “condividere e commentare sia la preghiera semplice di san Francesco d’Assisi adottata dalla ns. associazione, che la Carta del socio Unitre di Augusta”;
- “condividere le testimonianze dei soci facenti parte del Gruppo donatori di tempo Unitre presso le sei Case di riposo della città”;
- “stimolare e sollecitare con alcune domande dirette e specifiche i soci che hanno letto attentamente e interiorizzato i contenuti delle “pillole di psicologia” che il nostro vice presidente, Prof. Salvatore Cannavà, ci ha regalato per sorreggerci in questo triste periodo di pandemia da coronavirus”;
- “diffondere il valore Umanità” come indicato nell’apposita rubrica dell’homepage del nostro sito;
- “sollecitare soci e docenti, anche di anni precedenti, a regalarci loro testimonianze di vita circa “l’essere reclusi in casa” a motivo dell’attuale pandemia.
Ovviamente potremmo esaminare anche altre proposte, idee e suggerimenti utili al fine indicato.
Dopo quanto sopra, desidero rivolgere il seguente caloroso invito-appello a ciascun socio, rifacendomi ad altro vibrante invito rivolto a tutti i soci in passato:
“Fatevi contagiare!!!!! Siate tutti soci attivi per la nostra associazione ‘forzatamente chiusa’ per il coronavirus imperante.”
Ciascuno faccia la sua parte!
Tutti dobbiamo sentire il dovere di partecipare da protagonisti a mantenere viva la nostra associazione!!!
Ciascuno senta il dovere di fare quel che può rispondendo generosamente all’invito che gli verrà rivolto da un socio del “Gruppo donatori di Umanità”, onde godere, insieme, quanto l’associazione ci ha dato e può continuare a dare a ciascuno di noi in Cultura, Umanità, Solidarietà, Allegria, Convivialità e Ricche relazioni interpersonali.
Grazie.
Il presidente
Pippo Caramagno