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05 Maggio 2020
35 - ALCUNE DOMANDE PER INQUADRARE L’ANSIA. Impariamo a riconoscere l’ansia, quando essa arriva.
1) Ne avverti i sintomi destabilizzanti già al risveglio, ma passa velocemente appena alzato? In caso affermativo, può trattarsi di un rifiuto inconscio per ottemperare alle incombenze della giornata; in caso negativo può attribuirsi a cattivo od insufficiente riposo notturno. 2) La avverti solo nei giorni feriali? In caso affermativo, può esser dovuta ad un rifiuto per la tipologia o per l’ambiente del tuo lavoro; se la avverti anche nei giorni festivi può essere adducibile ad un tuo più articolato modo di vivere la tua vita (rapporti affettivi, relazionali, sociali, personali, ecc.) 3) Quali sono le manifestazioni psicosomatiche più comuni, durante gli attacchi d’ansia? Hai tremori, rialzo o calo della temperatura corporea, freddo, caldo, tachicardia, dispnea, disturbi gastrici, ed altro? In caso affermativo hai paura di qualcosa o di qualcuno e ti lasci vincere dall’ansia. Oppure, hai solo bisogno di maggiore riposo e di un sonno più rifocillante; o di pretendere meno da te stesso. 4) Sei assillato, quasi in maniera ossessiva da un timore, da una insicurezza o di ciò che rigetti? In questo caso, il toro va preso per le corna. Prendi subito in mano la situazione ed affrontala nella maniera più serena e riflessiva; ma con grinta e consapevolezza delle tue ragioni. Non lasciarti abbattere dai fantasmi della tua paura. 5) Nonostante i tuoi sforzi non riesci ad alleviarla, né a venirne a capo? La soluzione potresti trovarla con l’aiuto di uno Psicologo. Chiedere aiuto è indice di maturità a rispetto verso sé stessi. Mai di debolezza. Ricordalo.
