25 Maggio 2020
45 – TENERSI IMPEGNATI – In questo triste periodo di isolamento coatto, sembra quasi che il tempo trascorra più lentamente del solito. Si rischia l’abulia, la stereotipia delle abitudini.
La fredda routine; intercalata dai pasti canonici, dagli spuntini, dagli assaggini, da qualche birretta in più o dalla scoperta di un tale vino che avevamo in dispensa per le grandi occasioni, o della ricetta che ti manda la tale amica o che leggi su internet. Ci immergiamo passivamente nelle notizie trasmesse dalla TV. Ne confrontiamo i contenuti tra TV di Stato e TV commerciali. E, in mancanza del calcio giocato, non potendo ergerci a Commissari Tecnici della Nazionale o di allenatori delle squadre più blasonate, non ci resta che diventare anche noi “commentatori di notizie”. Spesso, attingendo di qua e di là, e facendo un frappè imbevibile. E allora cosa fare? Per esempio, tenersi impegnati in maniera più attiva. Piccoli lavoretti in casa. Bricolage. Aiutare nelle faccende domestiche (si, anche voi maschietti …). O trovando il tempo, e ne abbiamo tanto, di fermarci ad ascoltare gli altri. O, se preferite, di parlare di voi, agli altri. In tono sereno, quasi sommesso. Come se parlare ed ascoltare diventassero un processo mentale e sentimentale, più che verbale. Soffermatevi sulle parole, ascoltatene apertamente il significato. State calmi. Spegnete il televisore. Mettete una calda musica di sottofondo. Avvicinatevi a chi divide l’esilio con voi. Invitate i vostri congiunti al sereno e costruttivo dialogo. Ascoltate i loro progetti, le loro aspirazioni, le loro ansie e le loro paure; e partecipate loro le vostre. Siete una famiglia, ve ne eravate accorti? O il frastuono degli impegni di lavoro e sociali prima e il “rumore” delle pareti domestiche adesso, vi ha distratto da questo incommensurabile bene che è rappresentato proprio dalla vostra meravigliosa famiglia?