11 Giugno 2020
54 – ETICA – Varie le scuole di pensiero. Dottrina o motivo di Riflessione attorno al comportamento umano. Indirizzata al discernimento tra bene e male ed i mezzi morali per indirizzarsi verso il bene.
Domanda (filo Socratica): l’essere umano è cattivo perché, nella sua ignoranza, non usa la Ragione per comodità od interessi propri? Oppure (filo Edonistica), la finalità dell’uomo volge alla ricerca del piacere, avulso dalla virtù, dalla obbedienza alle leggi? O, ancora, (filo Kantiana), che la legge morale sia razionalmente autonoma, scevra da ingerenze terrene o sovra terrene? O teorizza (Etica utilitaristica) un sistema di valori che regolino la vita sociale ed il codice morale delle nostre azioni. Distinguendole in buone e cattive, in un contesto personale e sociale, anelante alla felicità, al benessere ed alle soddisfazioni. Ed infine (Etica filo Nietzschiana), ci si propone quattro letture filosofiche. L’esperienza di vita, nel tempo. Il concetto e l’uso del tempo nel determinare l’agire e la forma della vita. La funzione del tempo stesso nel catalizzare od inibire i processi psicofisiologici forieri della coscienza e della volontà individuali. E, in ultimo, lo studio e l’interpretazione del rapporto tra Verità e Tempo, nell’orizzonte psicoanalitico di tipo Janghiano. Dunque, cosa potremmo dire dell’Etica, se non l’essere il sottile filo rosso che dovrebbe marcare il nostro corretto comportamento umano. Verso noi stessi e verso gli altri. Qualunque sia la nostra Scuola di Pensiero.
ETICA NIETZSCHIANA: «…PROPONE QUATTRO APERTURE PROSPETTICHE SU UN PROBLEMA DECISIVO PER NIETZSCHE: A) L’ESPERIENZA E IL MANIFESTARSI DELLA TEMPORALITÀ PER IL “SOGGETTO”; B) LA FUNZIONE PERFORMATIVA DEL PENSIERO DEL TEMPO NELLA DETERMINAZIONE DELL’AGIRE E DELLA FORMA DI VITA; 3) LA FUNZIONE CHE IL TEMPO SVOLGE NEI MECCANISMI PSICOFISIOLOGICI ALLA BASE DI FENOMENI COME LA COSCIENZA E LA VOLONTÀ; 4) E INFINE, L’ESPLORAZIONE DEL RAPPORTO TRA VERITÀ E TEMPO IN UN ORIZZONTE PSICOANALITICO COME QUELLO DI JUNG, PROFONDAMENTE SEGNATO DALLA INFLUENZA NIETZSCHIANA…»