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05 Marzo 2012
Il laboratorio di arte terapia, cominciato nel mese di Dicembre e giunto ormai all’ottavo incontro, sta dando la possibilità ai partecipanti di sperimentarsi e relazionarsi attraverso forme di comunicazione non convenzionale e di tipo non verbale.
Gli incontri svolti inizialmente in palestra stanno adesso proseguendo all’interno dell’aula magna, meno dispersiva e meno esposta a indiscrezioni che sarebbero disturbanti e controproducenti per il gruppo chiamato a mostrare la propria interiorità e le proprie capacità espressive.
Gli incontri partono tutti da un denominatore comune: il Gioco. Platone sosteneva che “Si può scoprire di più su una persona in un'ora di gioco, che in un anno di conversazione” ed è proprio da quest’assunto che il gioco è diventato filo conduttore di ogni incontro. Gioco inteso -citando Kant- come un’attività che produce piacere e che si fa tramite per il raggiungimento di elevati gradi di libertà, espressione della fantasia e di unione. Gioco che si esplica nell’espressione della propria spontaneità e nella ricerca di quella dimensione ludica presente in ognuno di noi e che, purtroppo, con l’avanzare del tempo viene presa sempre meno in considerazione passando su un piano secondario e poco valorizzato.
Il gruppo sembra entusiasta e, nonostante le attività possano a primo impatto apparire bizzarre e incomprensibili, alla fine di ogni incontro ognuno trova il motivo e il perché di tali esperienze attraverso un processo di rielaborazione individuale e d’insieme. Ogni attività diventa spunto di riflessione personale ogni volta in maniera diversa.
Le metodiche utilizzate all’interno del laboratorio coinvolgono attivamente i presenti e provengono da diverse forme di arte terapia: Musicoterapia attivo-propositiva; DanzaMovimentoTerapia; Teatroterapia e Arteterapia plastico-figurativa integrate e modulate tra loro durante gli incontri.
La Musicoterapia permette ai partecipanti di sperimentare il “dialogo sonoro” in cui i suoni si sostituiscono alle parole facendosi elemento essenziale della relazione. Suoni mediati dalla voce (strumento musicale primordiale ed esclusivo per ogni uomo) e dal proprio corpo che, di volta in volta, si trasforma in uno strumento di risonanza delle proprie e altrui emozioni.
La Danza Movimento Terapia permette di osservare e vivere gli spazi in maniera sempre diversa ponendo maggiore attenzione alla propria dimensione corporea, alle distanze presenti tra sé e gli altri e alla possibilità di muoversi senza la sicurezza del canale visivo, ma affidandosi alla guida altrui in percorsi in cui viene messa alla prova la capacità di fidarsi-affidarsi e la capacità di prendersi cura degli altri.
La Teatroterapia attraverso giochi d’improvvisazione, di rispecchiamento e d’inversione di ruolo dà la possibilità di comunicare con le espressioni mimico-facciali, con i gesti, con le posture e diversi modi di camminare. E poi ancora sentire e reinventare il proprio corpo facendolo diventare,ogni volta, qualcosa di diverso (un oggetto, una sensazione, un altro corpo).
Infine l’Arteterapia plastico-figurativa diventa il mezzo espressivo visibile e concreto di quello che si prova durante le sperimentazioni proposte attraverso la produzione di un’immagine, uno scarabocchio, una poesia, una parola.
Obiettivo finale del percorso: creare un gruppo che abbia la capacità di ascoltarsi e relazionarsi attraverso un linguaggio che vada oltre quello parlato, imparando a comunicare con un gioco brioso di tutti i sensi.
Dott.ssa Jessica Spinelli.
