27 Febbraio 2017
Il relatore ha esordito facendo riferimento a quanto aveva annunciato in sede di apertura del corrente anno accademico, durante il quale, nell’ambito degli incontri dedicati a “Personaggi di ieri e di oggi”, avrebbe trattato di “Gesù Cristo, uomo storico e Figlio di Dio”.
Egli ha preliminarmente evidenziato di ritenere opportuno dedicare degli incontri a conversare su “L’uomo”, dal punto di vista dell’antropologia umana e cristiana. Ciò nell’intendo che, una migliore conoscenza dell’uomo e, successivamente, di Gesù Cristo, possa contribuire a migliorare la qualità della vita quotidiana degli uomini consapevoli della loro grandezza e unicità.
Nell’incontro odierno il presidente Caramagno si è soffermato sui seguenti aspetti:
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La condizione umana: un disastro e perché.
- Felicità o relativa serenità.
- Gli uomini siamo dei cercatori di felicità e serenità, appassionati e mai sazi. Questa inquietudine ci accomuna tutti.
- Ma quale felicità o serenità?
- La debolezza, il dolore, la morte rimangono “un mistero”.
- L’esperienza della fragilità.
- La vita è bella nonostante tutte le prove e le disavventure, perché esistiamo e sperimentiamo l’amore.
- Come avviene per la felicità, anche l’esperienza del dolore ci accomuna tutti.
- L’esperienza della fragilità può insegnarci alcune cose fondamentali:
- la prima è che non siamo eterni;
- la seconda è che non siamo onnipotenti;
- l’esperienza della fragilità ci insegna che i beni più importanti sono la vita e l’amore.
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Chi è l’uomo?
- E’ un essere radicalmente diverso dall’animale, perché a differenza di questo, ha un principio spirituale, ha un’anima spirituale.
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L’uomo ha un’anima spirituale?
- Teoria dei “naturalisti”.
- Oppositori di questa teoria.
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Principio della casualità.
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In base al principio di causalità ogni effetto ha una causa proporzionata che lo produce,
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l'intelligenza e la volontà, in quanto producono effetti spirituali, sono facoltà spirituali.
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l'intelligenza e la volontà sono espressioni d'una realtà più profonda che è l'« Io ».
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le facoltà spirituali dell'intelligenza e della volontà si radicano in un principio spirituale unitario permanente, che è la fonte e il sostrato dell'intelligenza e della volontà, e dei loro atti, e che chiamiamo « anima ».
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Gli argomenti proposti, ai numerosi soci presenti, hanno destato vivo interesse e curiosità circa i due successivi annunciati e propedeutici a quelli che saranno dedicati, come detto, a “Gesù Cristo, uomo storico e Figlio di Dio”.
La Redazione.