31 Gennaio 2020
Pubblichiamo una sintesi della seconda parte della lezione tenuta lunedì 27 gennaio 2020 dal Presidente Unitre, dr. Giuseppe Caramagno, sul tema “La ricerca del possibile benessere con un viaggio simbolico, nel meraviglioso mondo delle Unitre italiane – Università delle Tre Età - e della nostra sede locale.”
Il presidente ha avviato la sua conversazione ricordando che:
· 1° - i valori fondanti delle Unitre italiane, sono Cultura, Umanità e Solidarietà;
· 2°- le varie attività che le sedi locali offrono ai soci, mirano a concretizzare tali valori e a privilegiare l’“Essere” rispetto all’ “Avere”.
Seguendo lo schema del suo precedente incontro del 13 scorso, ha ribadito che la sua conversazione mira ad evidenziare suggerimenti e pensieri in lui maturati da attente letture di scritti di specialisti del settore, nonché, “dall’università del vissuto della sua vita”.
Ciò al fine di offrire spunti di riflessioni ai soci per privilegiare, nella loro quotidianità, l’“Essere”, riscoprendo e valorizzando “l’uomo interiore” che è in ciascuno di loro.
Il relatore si augura che gli opportuni e utili suggerimenti possano risultare di buon aiuto per il loro benessere psichico, per rallentare il loro invecchiamento naturale e per aumentare le loro difese immunitarie. Ovviamente senza escludere il necessario e indispensabile supporto di altre discipline e relativi professionisti.
Questa seconda conversazione conclusiva ha riguardato i seguenti tre argomenti:
- Avere radici profonde dentro di sé.
- Trovare la propria realtà invisibile.
- Come rallentare il processo di invecchiamento del corpo e aumentare le difese immunitarie.
Il presidente ha commentato gli argomenti delle slides a seguire, opportunamente proiettate, come di consueto, nel grande schermo dell’aula magna del “Ruiz”, con la valida collaborazione della socia consigliera, Prof.ssa Anna Daniele, responsabile dei corsi.
1.a slide - AVERE RADICI PROFONDE DENTRO DI NOI
· La chiave è trovarsi in uno stato di connessione permanente con il corpo interiore, sentirlo in ogni momento. Ciò intensificherà e trasformerà rapidamente la nostra vita.
· Se manteniamo il più possibile l’attenzione localizzata sul corpo interiore, resteremo ancorati all'Adesso, all’Oggi. Non ci erderemo nel mondo esterno e nemmeno nella mente.
· L'arte della consapevolezza del corpo interiore si manifesterà in uno stile di vita del tutto nuovo, in uno stato di connessione permanente con lo spirito o anima, e apporterà alla nostra vita una profondità che non abbiamo mai conosciuto prima.
Il relatore, in particolare, ha voluto sottolineare quanto in materia sostengono gli esperti: più costante consapevolezza si ha del corpo interiore, più alta diventa la sua frequenza vibrazionale; un po' come una luce che cresce di intensità se giriamo il regolatore di luminosità aumentando l'afflusso di corrente elettrica. E che, con questo livello di energia superiore, la negatività non può più condizionarci, e tende ad attrarre nuove circostanze che riflettono questa frequenza più elevata.
Così facendo non ci perderemo nel mondo esterno e nemmeno nella mente. Pensieri ed emozioni, paure e desideri, potranno ancora essere presenti in certa misura, ma non prenderanno più il sopravvento su di noi.
2.a slide - Trovare la propria realtà invisibile.
- La propria realtà invisibile è il nostro “corpo interiore con spirito o anima”
- «La vita animata è essere vivo. L'anima è la parte viva nell'essere umano, ciò che vive di se stesso e causa vita.”
- “Nella nostra anima agisce un principio originario che è rivolto a rendere l'essere umano una creatura vivente. Senza anima la nostra vita sarebbe spenta, grigia, fredda, priva di senso.”
- Harry Moody descrive l'anima come: «Una qualità spirituale trascendente nel cuore di ogni uomo, un potenziale che si conosce e si cerca da tempo immemorabile…………. Possiamo trovare e ridestare questo potenziale - l'anima - soltanto dentro di noi».
- L'anima non è qualcosa di statico. Non dimora semplicemente dentro di me, non si limita a condurre una vita tranquilla e placida dentro di me. L'anima quindi come vita, la vita come anima. L'anima come motore della vita.
· Kierkegaard, famoso teologo e filosofo cristiano, scrive: «Lava la tua anima nel silenzio!». Il silenzio è come un bagno per l'anima.
Sinteticamente in questa sede, relazionando sugli argomenti sopra indicati, il presidente-relatore, attingendo a pubblicazioni dei noti studiosi Anselm Grùn, Wunibal Mùller, C.G. Jung, Kierkegaard, Vincenzo Paglia, Paolo Curtaz e Eckhart Tolle ha evidenziato che il nostro corpo che vediamo e tocchiamo è “l’involucro visibile”, destinato al disfacimento, del corpo interiore o anima, “realtà invisibile”. definita il motore della vita.
Nella nostra anima agisce un principio originario, un potenziale, che è rivolto a rendere l'essere umano una creatura vivente.
Senza anima la nostra vita sarebbe spenta, grigia, fredda, priva di senso.
*Se questo potenziale viene risvegliato, la persona alla ricerca conquista una visuale più ampia sulle preoccupazioni e sugli errori quotidiani della vita, più vitalità, gioia e sicurezza. Il senso e lo scopo della vita non sono più oscuri, ma si manifestano chiaramente.
L'anima viene quindi intesa come un potenziale che, se utilizzato, può contribuire a un grande arricchimento della nostra vita; essa ne è il motore.
C. G. Jung (psicolo del prodondo) scrive:
“L'anima non è qualcosa di statico. Non dimora semplicemente dentro di me, non si limita a condurre una vita tranquilla e placida dentro di me. È piuttosto qualcosa di vivo, talvolta di vivissimo, dinamico. Agisce nell'ombra, senza che io possa influenzarla direttamente. Non posso descrivere in maniera univoca questa forza, né tantomeno coglierla. Ma sento che agisce, che agisce in maniera potente e tiene le redini in mano."
Successivamente il relatore, testualmente, ha detto: “posso testimoniarvi, con molto imbarazzo, che in me si verificò quanto ho detto e sostengono Grùn e Mùller, e cioè: “l’anima non lascia nulla di intentato perché in noi siano ridestate le forze necessarie per vivere e strutturare la nostra esistenza in maniera sensata e ricca”.
…………Continuando egli pone la domanda: come posso “Entrare in contatto con l'anima?”, risponde: “nel silenzio”
Thomas Merton dice qualcosa di essenziale sull'anima. “L'anima mi si rivela nel silenzio. Soltanto nel silenzio ottengo l'intuizione e l'impressione più profonde di che cosa si intenda per anima.”
Kierkegaard scrive: «Lava la tua anima nel silenzio! Il silenzio è come un bagno per l'anima. La mia anima torna sempre ad aver bisogno di questo bagno nel silenzio per essere purificata e ristorata interiormente.
L'anima per me è anche la luce che costituisce la mia coscienza e illumina il mio inconscio.
Finché torno a concentrarmi su questa luce, entro in contatto con lei e vivo, affronto la giornata, penso, decido, a partire da questa luce.”
3.a slide - Rallentare il processo di invecchiamento
· La consapevolezza del corpo interiore esercita benefici a livello fisico. Uno di questi è un significativo rallentamento dell'invecchiamento del corpo fisico.
· Non appena il nostro stato abituale cambierà dall'essere all'esterno del corpo e intrappolato nella mente, a essere dentro il corpo e presente nell'Adesso, il nostro corpo fisico si sentirà più leggero, più limpido, più vivo.
· L'accumulo del tempo come fardello psicologico del passato e del futuro ostacola la capacità delle cellule di autorinnovarsi.
· Se abitiamo il corpo interiore, quello esteriore invecchierà più lentamente, e anche quando ciò accadrà, la nostra essenza senza tempo risplenderà attraverso la forma fisica, e non avremo l'aspetto di una persona anziana.
Dettagliando sinteticamente sui contenuti espressi nella superiore slide, il relatore, riportando i pensieri degli esperti sopra menzionati, asserisce che non appena il nostro stato abituale cambierà dall'essere all'esterno del corpo e intrappolato nella mente, a essere dentro il corpo interiore e presente nell'Adesso, nell’Oggi, il nostro corpo fisico si sentirà più leggero, più limpido, più vivo.
Poiché c'è più consapevolezza nel corpo, la sua struttura molecolare diventa meno densa. Una maggiore consapevolezza comporta una diminuzione dell'illusione della materialità.
Quando la presenza nell’oggi diventa il nostro stato di consapevolezza normale e il passato e il futuro non assorbono più la nostra attenzione, smettiamo di immagazzinare tempo nella psiche e nelle cellule del corpo permettendo ad esse di autorinnovarsi con più celerità.
Abitando il corpo interiore, quello esteriore invecchierà più lentamente, e anche quando ciò accadrà, la nostra essenza senza tempo risplenderà attraverso la forma fisica, e non avremo l'aspetto di una persona anziana.
Non c'è, in atto, qualche prova scientifica di questo processo, ma sperimentandola su noi stessi, sostengono gli esperti, ne saremo la prova vivente.
4.a slide Rafforzare il sistema immunitario.
- La maggior parte delle malattie si insinua quando non siamo presenti nel corpo.
- Abitare il corpo interiore ti protegge aumentando la vibrazione di frequenza del nostro campo energetico totale, per cui ciò che vibra con una frequenza inferiore, come la paura, la rabbia, la solitudine, l’angoscia, la depressione eccetera, si trova in un diverso ordine di realtà.
- Più consapevolezza infondiamo verso il nostro “Essere”, più il sistema immunitario si rafforza. E come se ogni cellula si risvegliasse e gioisse. Il corpo ama la nostra attenzione: essa è anche una potente forma di autoguarigione.
Più consapevolezza infondiamo al nostro essere totale, esteriore ed interiore, più il sistema immunitario si rafforza.
La maggior parte delle malattie si insinua quando non siamo presenti nel corpo.
Non è solo il sistema immunitario a rafforzarsi; anche quello psichico ne trae giovamento.
Abitando il corpo totale e così aumentando la vibrazione di frequenza del nostro campo energetico totale, ciò che vibra con una frequenza inferiore, come la paura, la rabbia, la depressione eccetera, si trova in un diverso ordine di realtà. Non può più penetrare nel nostro campo di consapevolezza, o se lo fa, non avremo più bisogno di opporgli resistenza perché ci passa attraverso.
Avviandosi alla conclusione, il presidente-relatore, precisando di volere conferire “un valore aggiunto” al suo argomentare, si è intrattenuto su come: “Aprirsi alla propria anima”
C.G.Jung (psicologo del profondo) così scrive:
“Ognuno ha trovato strade diverse per entrare in contatto con la sua anima. Per alcuni è la pratica religiosa, altri percorrono la via verso l'interno attraverso la musica, altri la via dell'arte, altri ancora entrano in contatto con la loro anima nella natura.
Ma talvolta non abbiamo affatto bisogno di cercare una strada per entrare in contatto con la nostra anima. La vita stessa ci apre con la forza, affinché andiamo verso l'interno.
Le fratture della vita spezzano anche la corazza che. abbiamo costruito intorno a noi per proteggerci dalla nostra anima.”
Prima di concludere il presidente ha partecipato ai soci, dettagliando nei particolari, quanto di persona, nel corso degli ultimi suoi quarantacinque anni di vita, ha potuto verificare circa la realtà del “corpo interiore”, su se stesso e su persone di sua conoscenza, ritornate alla normalità della vita dopo un lungo periodo di coma profondo.
Non senza imbarazzo egli, ha altresì condiviso, l’ascolto silenzioso e insistente dello spirito o anima acquisendo la consapevolezza che la vita spirituale ha bisogno di una forma ben determinata e di una cultura di vita, spesso difficile da praticare.
Egli dichiara altresì che nel suo cammino spirituale, sa di essere circondato sempre e ovunque dalla vicinanza sanante e piena d'amore di Dio. Riesce così a gestire con più facilità periodi e circostanze negative e diffìcili della vita. E, già, ottantaduenne, vive questa fase della sua vita, e della sua spiritualità a contatto con lo spazio interiore in cui Dio trinitario dimora nel suo “essere”.
Egli dichiara di vivere con la certezza che questa dimora di Dio in lui, nella sua anima, non viene distrutta nella morte, ma soltanto trasformata nella dimora eterna, nella quale spera di essere eternamente a casa in Lui.
Il presidente condivide che invoca il buon Dio per sè, i familiari, tutti gli amici e conoscenti che, giornalmente, gli dia la forza di perseverare e godere della sua presenza nel nostro “essere interiore” per godere, fin da questa vita, pace interiore e serenità, nonostante gli affanni, le angustie, le malattie, connesse alla natura umana e alla vita terrena.
E con questa preghiera e augurio, ringraziando di cuore i soci della loro cortese attenzione e affettuosi applausi, egli conclude la sua conversazione.
La redazione
Foto del socio signor Giovanni Farinella
Leggi la prima parte della lezione (13 gennaio 2020)