23 Febbraio 2013
Pubblichiamo un riassunto della lezione dell'Architetto Giuseppe Cassisi dal tema "Le Corbusier", tenuta il 14 febbraio 2013.
Charles-Edouard Jeanneret detto Le Corbusier,
Nome d'arte che si era dato a ricordo di un suo zio materno (Lecorbésier), nasce a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, il 6 ottobre 1887.
Il padre, Georges Edouard Jeanneret, era un orologiaio, mentre la madre Marie Charlotte Amélie Jeanneret-Perret era una musicista. Si spegnerà nel 1965 a Cap Martin in Francia
Pioniere nell'uso del calcestruzzo armato per l'architettura, è stato anche uno dei padri dell'urbanistica contemporanea. Membro fondatore dei Congrès Internationaux d’Architecture moderne, fuse l'architettura con i bisogni sociali dell'uomo medio, rivelandosi geniale pensatore della realtà del suo tempo.
Il principale contributo di Le Corbusier all'architettura moderna consiste nell'aver concepito la costruzione di abitazioni ed edifici come fatti per l'uomo e costruiti a misura d'uomo.
Le Corbusier è stato uno dei maggiori teorici dell'architettura del XX secolo ed ha pubblicato quasi 54 libri e opuscoli dedicati alle sue idee relative all'architettura, all'urbanistica, al design all'arte.
Alcuni di questi rimangono delle pietre miliari della letteratura disciplinare, diffuse in tutte le maggiori lingue del mondo. Tra tutti si cita Vers une architecture del 1923, che rappresentò una sorta di bibbia per gli architetti del Movimento Moderno.
I cinque punti della nuova architettura
Le Corbusier sosteneva che una buona organizzazione dello spazio potesse contribuire se non alla risoluzione sicuramente al miglioramento delle condizioni sociali dell’individuo medio. Nel libro Verso Una Architettura tratta di tre dei ‘cinque punti dell’architettura’, ovvero le caratteristiche architettoniche che avrebbero rivoluzionato le condizioni sociali umane: i pilotis, i tetti-giardino e la finestra a nastro. In seguito l’artista aggiunse a questi tre anche la facciata libera e la pianta libera. Questi 5 elementi strutturali architettonici sono resi possibili dal sostegno in cemento armato che funge da “scheletro portante” che conferisce stabilità e robustezza anche alle costruzioni più esili.
I pilotis snelli sostegni longilinei di calcestruzzo armato che elevano la costruzione separandola dal terreno e dall'umidità, conferendo leggerezza alla struttura
La pianta libera è resa possibile dalla creazione di uno scheletro portante in cemento armato che elimina la funzione delle murature portanti che 'schiavizzavano' la pianta dell'edificio, permettendo all'architetto di costruire l'abitazione in tutta libertà e disponendo le pareti a libero arbitrio.
La facciata libera consiste nella libertà di creare facciate non più costituite di murature aventi funzioni strutturali, ma a libero piacimento per esempio componendo elementi verticali e orizzontali i cui vuoti possono essere colmati con materiali a piacimento: dalle pareti isolanti agli infissi trasparenti.
La Finestra a nastro è un'altra grande innovazione permessa. La facciata può infatti ora essere tagliata in tutta la sua lunghezza da una finestra che ne occupa la superficie desiderata, permettendo una straordinaria illuminazione degli interni ed un contatto più diretto con l'esterno.
Il tetto-giardino, studiato per ricreare una dimensione naturale che sia il più vicino possibile all’ uomo. Il verde dunque rende vivibile e lussureggiante uno spazio piatto come il tetto, dove tra l’altro, è possibile realizzare una piscina.
Alcuni esempi di progettazioni e realizzazioni di Le Corbusier sono:
Ville Savoye
È considerato monumento nazionale e manifesto dell'architettura moderna, in particolare della corrente razionalista. Fu progettata e costruita come residenza estiva tra il 1928 e il 1931 su commissione di Pierre Savoye, amministratore di una compagnia di assicurazioni, nel comune francese di Poissy.
Notre Dame du Haut
Situata sulla sommità della collina di Ronchamp, la cappella, realizzata tra il 1950 e il 1955, è il primo edificio in cui Le Corbusier si misura con il tema del sacro, nonché l’architettura più simbolica di tutta la sua opera. In origine in quel luogo esisteva un santuario medioevale dedicato alla Madonna di Settembre (Notre Dame du Haut).
L’idea alla base di questa opera è il rapporto imprescindibile che essa instaura con il paesaggio ondulato che la ospita. Orientata secondo i quattro punti cardinali, questa chiesa con i suoi muri ricurvi, abbraccia i fedeli all’interno della sua unica navata e al contempo sembra aprirsi all’universo naturale circostante. Il tetto ha una particolare forma a conchiglia (un guscio in cemento armato a vista).
Oltre alla navata centrale, tre piccole cappelle laterali, collocate all’interno di torri semicilindriche che catturano la luce dall’alto, consentono di celebrare più servizi liturgici in contemporanea. Nella navata centrale la luce penetra mediante sottili fenditure effettuate nello spessore murario della parete a sud.
Questa architettura è una delle opere più importanti dell’intera produzione del maestro, quella in cui viene raggiunto lo spazio capace di generare “l’emozione plastica”, fatta di luce e silenzio assoluto.
l’Unité d’Habitation
L’Unità di abitazione di Marsiglia rappresenta una delle realizzazioni pratiche delle teorie di Le Corbusier sul nuovo modo di costruire la città ed è uno dei punti fondamentali di arrivo del Movimento Moderno nel concepire l'architettura e l'urbanistica. Alta 17 piani, è composta da una successione di 337 appartamenti, una “macchina per abitare” nel quale possono abitare fino a 1500 persone.
Ogni unità abitativa è del tipo "duplex", cioè disposto su due livelli diversi accessibili mediante una scala interna.
Gli ingressi sono disposti lungo un corridoio-strada situato ogni due piani. Al settimo e ottavo piano sono presenti una parte dei servizi generali necessari alla popolazione (asilo nido, negozi, lavanderia, ristorante, ecc.), in modo da eliminare, secondo la teoria di Le Corbusier, il salto dimensionale tra il singolo edificio e la città, cosicché il primo divenga un sottomultiplo della seconda.
Un’altra innovazione è rappresentata dal tetto abitabile (o tetto giardino, secondo i celeberrimi "Cinque punti"), il quale, grazie all’utilizzo del calcestruzzo armato, può essere adibito a diverse funzioni sociali e sarebbe potuto divenire, secondo le idee dell’architetto, un enorme giardino pensile.
Osservando il basamento si può notare l’adozione dei pilotis, a forma di tronco di cono rovesciato, per sorreggere tutto il corpo di fabbrica, separando le abitazioni dall’oscurità e dall’umidità derivanti dalla collocazione a terra, ma, soprattutto, rinunciando definitivamente alle mura portanti e quindi affidando il sostegno del solaio ai soli pilastri.
L’ennesima intuizione si può evincere dall’arretramento degli stessi pilastri rispetto al filo dei solai. Questa tecnica consente uno sviluppo della facciata indipendente dal resto dell’appartamento e in particolare permette l’utilizzo di finestre a nastro, capaci di scorrere lungo la parete e di fornire un’illuminazione eccellente.
Per concludere un pensiero di Le Corbuisier: "è inutile dirvi che la mia vita non è una burla, ma fatta di lavoro intenso, necessario. […]
Ma non è la quiete che oggi mi interessa e mi prepara al futuro. E meno ancora forse il successo popolare.
Io però vivrò – sincero – e sarò felice dell’inventiva.
Il vigore che c’è in me parla, e quando dico queste cose non sogno…“