03 Febbraio 2012
Presentiamo un riassunto della 2° lezione della Storia dell'Arte tenuta dall'Ing. Filippo De Martino il 21 novembre 2011.
Primo Rinascimento. – LEZIONE 2
Esaurito il periodo “romanico” ( vedi: S. Gimignano, f.1; Duomo di Pisa f. 2), ed al crepuscolo il periodo “gotico” (vedi: chiesa di Beauvais f.3, ed anche foto 4,5,6), che danno una prima idea della pittura in epoca “gotica” , si sviluppa impetuosamente il periodo cosiddetto dell’Umanesimo (il Quattrocento).
Questo periodo è caratterizzato da una sempre maggiore autostima che l’uomo ha verso se stesso e da una visione di Dio, concepito come “benefico” dispensatore delle ricchezze del Creato e non più come un severo e vendicativo giudice.
Culla dell’Umanesimo deve considerarsi la Firenze sotto la signoria dei Medici.
La prospettiva - come metodo grafico –matematico per dare profondità tridimensionale agli esterni può anche considerarsi come un metodo per entrare appieno in quel dono di Dio che è la natura e goderne le bellezze.
La prospettiva è quindi una rappresentazione realistica del soggetto, natura che si arricchisce, e si idealizza(vedi foto 8, ed anche le 7 e 9 ).
La sicurezza nelle capacità dell’uomo fa si che si progettino città ideali (foto10), imponenti cupole e grandiosi castelli.
Si comprende che l’angustia del tessuto urbano medioevale non si addice alle nuove esigenze di razionalità e di eleganza.
Anche l’architettura di chiese e palazzi privati si rinnova abbandonando per le prime, le forme slanciate e “ascetiche” del gotico, per sviluppare opere più equilibrate e spesso grandiose, e per le seconde realizzando vere abitazioni urbane ben lontane dalle forme militari del castello medioevale.
Così anche la ritrattistica acquista sempre più fedeltà fisionomica al soggetto acquisendo tratti anatomici tesi ad evidenziare le caratteristiche verosimiglianti del soggetto.
Infine le immagini riportate in questi appunti, della cappella Pazzi, o del David di Donatello, o del S. Giorgio ci suggeriscono un’atmosfera di serenità, di razionalità, di padronanza degli Elementi tipica dell’età rinascimentale.
La figura 17, per ultimo, pone a confronto l’iconografia (concettuale, culturale, piuttosto che figurativa!) fra il Pinturicchio e il Masaccio dell’episodio della cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre: quant’acqua è passata sotto i ponti dell’Arno!
Filippo De martino