12 Maggio 2016
Pubblichiamo una sintesi della relazione che il prof. Alfio Castro ha esposto durante l’incontro di Filosofia, del 5 maggio 2016, dal tema: Viaggio intorno all’archè dei primi filosofi greci.
Il pensiero dei primi filosofi si incentra sulla natura, intesa sia come insieme di fenomeni naturali, sia come realtà primaria. Al di là di ciò che appare esiste una realtà unica ed eterna: archè.
L’ἀρχή significa “principio” e sembra sia stata introdotta in filosofia dal pensatore ionico Anassimandro.
Per gli antichi greci l’ἀρχή è l’elemento da cui tutto ha preso origine e in virtù del quale tutto si mantiene in vita.
L’ἀρχή era per loro sia la materia di cui sono fatte le cose, sia la forza che le genera, sia la legge che le governa e le rende intelligibili alla mente umana. L’Archè è anche: monismo, ilozoismo e panteismo
“Talete dice che il principio è l’acqua” inoltre sostiene che “La terra e sopra l’acqua” (Metafisica,I, 3,983b,20)
Anassimandro fu il primo a chiamare la sostanza unica primordiale con il nome di “principio” (archè).
Il principio per lui è l’àpeiron, ovvero un principio infinito e indeterminato, dal quale tutte le cose avevano origine (separazione) e nel quale tornavano a dissolversi quando si fosse concluso il ciclo stabilito per esse da una legge necessaria.
Come Talete, Anassimene di Mileto, riconobbe come principio una materia determinata: l’aria; ma a tale materia attribuì i caratteri del principio di Anassimandro: infinità e il movimento incessante.
L’aria è soggetta a due forze: rarefazione e condensazione.
Per Eraclito il principio di tutte le cose è il fuoco: tutto ciò che esiste proviene dal fuoco e ritorna al fuoco, secondo il duplice processo della “via all’in giù” (il fuoco, condensandosi, diventa acqua e poi terra) e della “via all’in su” (la terra, rarefacendosi, si fa acqua e poi fuoco).
Il Fuoco è il principio fisico che costituisce le cose e il logos è la legge universale che le governa.
Empedocle di Agrigento, afferma che le quattro “radici” da cui tutto si forma sono: fuoco, acqua, terra e aria. Queste quattro elementi sono animate da due forze opposte: L’amore, o amicizia, che tende a unire; l’odio, o contesa che tende a disunire. L’amore e l’odio sono due forze di natura divina, la cui azione si avvicenda nell’universo, determinando le fasi del ciclo cosmico.
La fase dello “sfero” predomina l’amore. La fase della contesa rompe l’unità e si separano gli elementi.
Pitagora sosteneva che il numero è la sostanza delle cose.
Alfio Castro.