17 Marzo 2019
“… Non si può aver paura di stare bene!” questa la citazione del dr. Giuseppe Mazziotta con cui l’esperto chirurgo aveva lasciato i soci unitrini nella sua prima lezione sull’artrosi svolta nel mese di gennaio e da cui ha preso spunto per iniziare la sua nuova relazione dal titolo “Protesica: nuovi standard”.
Dopo un breve cenno all’artrosi e ai suoi sintomi di cui aveva parlato nel primo incontro, soffermandosi principalmente sul fenomeno che colpisce l’anca e il ginocchio, il dr. Mazziotta ha elencato tutte le figure professionali che intervengono nel percorso del paziente dal chirurgo ortopedico all’anestesista al fisioterapista all’infermiere e, talvolta, anche allo psicologo. Figure queste che devono essere altamente specializzate e lavorare tutte in equipe, cioè in perfetta collaborazione e sintonia, prefissandosi l’obiettivo comune di risolvere nel migliore dei modi il problema del paziente, consentendogli una dimissione precoce e, quindi, il più rapido ritorno a casa.
È fondamentale una gestione attenta e scrupolosa del paziente nel suo percorso che inizia con il prericovero e termina con la dimissione.
Tale iter prende il nome di “Fast Track and Rapid Recovery” e consiste in un percorso chirurgico e riabilitativo innovativo in cui il paziente non è visto come un malato, ma come una persona che ha un problema da risolvere.
A conclusione del suo intervento il dr. Mazziotta ha mostrato alcuni casi di suoi pazienti a cui ha con successo impiantato una protesi, mettendo in evidenza la rapida ripresa dopo l’intervento e, soprattutto, il notevole miglioramento della qualità di vita del paziente.
L’ambizioso obiettivo dell’affermato chirurgo augustano per il futuro è impiantare una protesi in modalità “day surgery”, e, quindi, dimettere il paziente già il giorno dopo l’intervento.