Cannava_anziani_00Pubblichiamo una sintesi della lezione tenuta lunedì 1 aprile 2019, presso l’Aula Magna del II Istituto di Istruzione Superiore “Gaetano Arangio Ruiz”, dal Dott. Salvo Cannavà, Psicologo, sul tema Terza età al volante”

 

 

Questi alcuni dati circa gli incidenti sulle strade:

  • Colpi di sonno, un problema da più di 12mila incidenti l’anno;
  • 3.500 morti sulle strade italiane, nella media annuale;
  • Oltre 246.000 feriti in 175.000 incidenti;
  • Quanti di questi resteranno menomati per il resto della loro vita?;
  • Oltre 8.100 bambini sono morti in incidenti stradali negli ultimi dieci anni nell’Unione europea.

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Domanda: Secondo te, quale sarebbe un numero ideale di vittime annue?
Risposta: ………. ….. E se fossero i tuoi familiari ……. O i familiari dei tuoi amici ….?

Quindi impegniamoci tutti, per portare a zero il numero delle vittime.

FUNZIONI COGNITIVE E FATTORI PREDITTIVI DEGLI INCIDENTI STRADALI

Durante la guida di un veicolo sono coinvolti sia meccanismi automatici che meccanismi volontari di elaborazione delle informazioni. Deficit in uno o entrambi i meccanismi determinano una più importante richiesta attentiva e di conseguenza un maggior carico mentale che incide sul bilancio delle risorse dell'individuo, limitando così la sua capacità di elaborazione e di risposta a nuovi stimoli.

L'abilità di orientare rapidamente l'attenzione su uno stimolo rilevante è molto importante per un soggetto alla guida di un veicolo. Infatti, il compito di guida richiede di esercitare un controllo continuo sia sull'ambiente esterno che sul veicolo.

Durante la guida, infatti, il soggetto ha costantemente lo sguardo orientato sulla strada davanti a sé, ma deve essere in grado di spostare con sufficiente tempestività l'attenzione su stimoli improvvisi che possono presentarsi alla periferia del campo visivo e che potrebbero costituire pericolo di incidenti.

Deficit forieri di incidenti stradali, in cui sono coinvolti anziani, nei seguenti ambiti:

  • Attenzione;
  • concentrazione, percezione visiva;
  • capacità di reagire;  
  • lucidità mentale (assunzione di farmaci, alcool, stress, ansia, affaticamento, ecc.).

La tendenza individuale ad una rapida attivazione può comunque comportare il manifestarsi d'intense emozioni nel corso della guida. Tali emozioni possono dipendere dalla situazione o dalla personalità del guidatore. Nel mondo scientifico esiste ampio consenso sul fatto che il consumo di sostanze psicotrope produca un aumento del rischio d'incidenti nella circolazione stradale. Per tale motivo, prima di mettersi alla guida, sarà necessario, limitare l’assunzione di alcool e di taluni farmaci (Leggere attentamente i bugiardini e rifarsi a precedenti esperienze personali).

HANDICAP AD UNA GUIDA SICURA

  • guida “difensiva”;
  • guida “aggressiva”;
  • guida in stato di “ebbrezza assassina”;
  • uso di taluni farmaci;
  • rischi metabolici;
  • difetti visivi;
  • ecc.  ecc.

Comportamenti maladattivi alla guida - Tendenza ad uno stile di guida rischioso o senza educazione e riguardi per gli altri:

  • frequente infrazione dei limiti di velocità;
  • non mantenere la distanza di sicurezza;
  • bassa autostima;
  • tendenza a farsi valere;
  • non osservanza della segnaletica;
  • non uso delle frecce direzionali;
  • uso del telefonino.

INGERENZA PSICOLOGICA NELLA GUIDA

Cannava_anziani_13Una mutazione dello stato d'animo di un individuo può far variare la secrezione di taluni neuro ormoni che, mutando la metabolizzazione di alcune sostanze come, ad esempio, la Vitamina A, possono influenzare la resa dei fotorecettori retinici. Ciò potrà variare la risposta visiva in svariate condizioni fotometriche. Altro sinergismo che può essere alterato dalla mutazione della condizione psicologica è quello relativo al diametro pupillare; può dar luogo a miosi o midriasi, nonché ad anisocorie, con possibile variazione della profondità di campo, della stereopsi; ed a false miopie. Con riduzione della capacità visiva.

LA GUIDA DOPO I  ………ANTA  ANNI

Cambiamenti negli stili di guida, difficoltà fisiche e psicologiche.

ANZIANI: FATTORI DI RISCHIO

  • Fragilità fisica e perciò vulnerabilità a lesioni nel caso di incidenti stradali;
  • Una generale riduzione nelle funzioni:
    1. Fisiche;
    2. Sensoriali;
    3. Cognitive à (funzioni attentive, percezione visiva, capacità di reagire, velocità di elaborazione delle informazioni ecc.).

CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI DEFICIT

Cannava_anziani_13Molti conducenti anziani, più di altre categorie di conducenti, sono consapevoli del proprio rischio di incidenti, dei loro deficit; ed hanno, di conseguenza, adattato le loro modalità ed abitudini di guida. In altre parole, cercano di ridurre i viaggi in condizioni ritenute pericolose e/o disagevoli e cercano di limitare i loro spostamenti a situazioni ritenute sicure e confortevoli. Tale auto-regolazione si esprime in specifici patter di „esposizione“ al rischio.

DEFICIT E CONSEGUENZE PER LA GUIDA

Vi sono forti differenze nel processo di invecchiamento. Anche anziani relativamente sani, però, possono presentare un declino in ambito sensoriale, fisico e cognitivo.

DEFICIT ASSOCIATI ALL’ETA’ E CONSEGUENZE SULL’ABILITA’ ALLA GUIDA

Deficit
Problemi alla guida
Allungamento dei tempi di reazione. Difficoltà di dividere l’attenzione tra compiti diversi.
Difficoltà a guidare in situazioni non familiari. 
Deficit visivi, specie di notte.
Difficoltà di vedere pedoni ed ostacoli, di notte Leggere segnali stradali. Difficoltà a guidare col cattivo tempo.
Difficoltà a giudicare velocità e distanze.
Incapacità nel percepire conflitti con altri veicoli. Incidenti in prossimità di incroci e rotonde.
Difficoltà nel percepire ed analizzare situazioni (percezione visiva)
Esempio, Incapacità di rispettare i segnali “dare precedenza” ed altri. Rallentamento nel valutare adeguatamente situazioni pericolose.
Maggiore tendenza all’affaticamento
Maggiore affaticamento dopo un viaggio; incidenti in cui è coinvolto un solo veicolo.
Difficoltà nel girare la testa, percezione visiva periferica ridotta
Difficoltà nel percepire un ostacolo mentre manovra un veicolo. Incapacità nel percepire il traffico dietro la propria vettura, di lato, mentre si cambia corsia o si svolta.
Generali effetti dell’invecchiamento
Paura o difficoltà a gestire un malore; guidare in posti non familiari; di notte; o in condizioni di traffico sostenuto.
Alcuni deficit variano di giorno in giorno. Affaticamento,sintomi di demenza, ecc.

Riguardano l’idoneità alla guida, in  generale

     

Imperativo: mettersi alla guida dopo aver verificato le proprie capacità psicofisiche, in ottimali condizioni psicologiche, con la giusta compagnia e con notevole anticipo sull’orario dell’appuntamento. La fretta e l’ansia sono sempre inibitori di una guida attenta e sicura. Usiamo la testa …….

            Altri rischi sono dati dall’alcol e dal non uso delle cinture di sicurezza, anche sui sedili posteriori.

Cannava_anziani_15DISTRAZIONI ALL’INTERNO DI UN AUTOVEICOLO

E’ ampiamente dimostrato che l’uso di un cellulare aumenta il rischio di incidenti. Anche passeggeri logorroici, apprensivi, ansiogeni ed invasivi costituiscono motivo di distrazione alla guida.

IL RUOLO DELL’ALCOL NELLA GUIDA

Esempi di com’è facile superare il limite di legge di 0,5 grammi per litro:

  • Donna di Kg. 55, a stomaco vuoto, supera il limite consentito con: 1 sola birra da 33cc.  o 1 cocktail alcolico;
  • Donna di Kg. 55, a stomaco pieno, supera il limite consentito con: 1 birra doppio malto da 33 cc.  o 1 vodka
  • Uomo di Kg. 55, a stomaco vuoto, supera il limite consentito con: 1 birra artigianale da 33 cc.  o 1 cognac
  • Uomo di Kg. 55, a stomaco pieno, supera il limite consentito con: 1 birra doppio malto da 33 cc. o 1 gin/martini

Guidare un’auto o una moto è come avere in mano un’arma impropria.

……. Siete sicuri di volerla rivolgerla verso gli altri o verso voi stessi?

Devi poter prevedere, ed evitare, gli eventuali errori altrui. E CONSIDERA SEMPRE che potresti, quando meno te lo aspetti, incrociare un mezzo di soccorso, in emergenza!

Basta fiori, lumini e lacrime sulle strade……….

NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI INCIDENTE STRADALE

  1. Ti fermi;
  2. Verifichi;
  3. Avvisi la Centrale Operativa 118 (od il numero unico 112);
  4. Inizi un eventuale protocollo sanitario, se ne sei capace;
  5. Attendi istruzioni e poi attieniti alle stesse.

Al di là della massa dell’automezzo, della efficienza dell’impianto frenante, della qualità degli pneumatici, dello stato dell’asfalto, delle condizioni meteo, ecc., la differenza la fanno i nostri tempi di reazione: avvistamento del pericolo, elaborazione del pericolo, attivazione della reazione, messa in pratica …

In preda all’alcol, stanchezza, farmaci o altro, i tempi di reazione si allungano notevolmente; abbiamo le capacità psicofisiche per guidare in sicurezza?

……. E messaggiare … ? Non siamo presuntuosi ed incoscienti, indichiamo sempre il «GUIDATORE DESIGNATO». Che, quella sera, non berrà alcolici.

«SPIGOLATURE»

  • L’airbag “esplode” ad una velocità di circa 300 Km/h; senza cintura allacciata, sul viso arriverebbe un pugno 4 volte superiore a quello sferrato da un pugile categoria “massimi”;
  • Senza cintura allacciata (anteriore e posteriore!!!), a 50 Km/h, la forza d’urto del nostro corpo è pari a 14 volte il nostro peso; a 80 Km/h 28 volt;.
  • Quando rientrate da un sorpasso, rimanete sulla stessa corsia finché la sagoma del veicolo sorpassato non è interamente visibile nel vostro specchietto retrovisore. Solo allora, dopo aver azionato il segnalatore di direzione (freccia), rientrate nella corsia di marcia.

Grazie per l’attenzione e buon viaggio

                                                                                                          Salvatore Cannavà

(leggi il curriculum del Dott. Salvatore Cannavà e gli altri incontri in aula)

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(Foto a cura di Edda Bella)



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