18 Novembre 2012
Pubblichiamo una sintesi della lezione, tenuta lunedì 12 novembre 2012, dal tema “Ictus cerebrale” della Dott.ssa Francesca Mazziotta.
Ictus cerebrale
Il termine malattie cerebrovascolari identifica un gruppo eterogeneo di malattie unificate dal fatto che la causa è un disturbo circolatorio a livello encefalico.
L’ictus è un arresto del flusso di sangue in un’arteria del cervello (ictus ischemico) o dalla rottura spontanea di un’arteria dentro il cervello stesso (ictus emorragico).
La gravità clinica varia notevolmente: si va da forme con disturbi completamente reversibili a forme con alto tasso di mortalità o gravi esiti neurologici permanenti.
Le due categorie diagnostiche clinicamente più importanti sono
- TIA o attacco ischemico transitorio;
- l’ictus cerebrale.
La definizione del T.I.A. è : transitory ischemic attack è un’improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit focale cerebrale o visivo, attribuibile ad insufficiente apporto di sangue, di durata inferiore alle 24 ore.
Si tratta quindi di un'occlusione embolica aterosclerosi e trombosi dei vasi locali arteriosi. Occlusione Embolica da parte di materiale fibrino-piastrinico da localizzazioni aterosclerotiche locali (tromboembolizzazione).
I fattori favorenti del TIA sono:
- stenosi vascolari (placche aterosclerotiche);
- trombosi in un arteria cerebrale;
- emboli transitanti nella circolazione cerebrale provenienti da altri distretti (ad es. cuore);
- infiammazione dei vasi (vasculiti);
- danneggiamenti dei vasi (es. dissezioni traumatiche della carotide);
- disturbi emoreologici primitivi o secondari (sindromi Paraneoplastiche, etc);
- ipotensione;
- aritmie cardiache;
- Embolia da sedi lontane (cuore, aorta). Il materiale viaggia imboccando vasi via via più piccoli, finchè non si ferma quando trova calibri critici;
- possibilità di tromboembolia ciclica;
- più è prossimale la fonte, maggiore varietà di vasi potenzialmente occludibili.
ICTUS o STROKE
Esordio acuto di deficit neurologici focali ( o globali) che perdurano per almeno 24 ore o portano a morte.
- Non apparenti cause diverse da quella vascolare;
- Terza causa di morte nei paesi occidentali;
- È responsabile del 10-12% dei decessi per anno;
- Rappresenta la principale causa di invalidità nei Paesi occidentali;
- Elevati costi diretti ed indiretti;
- Circa 80% dei casi è ischemico;
- Elevata incidenza:1-3 nuovi casi per 1000 abitanti per anno(primo stroke);
- + 30% (recidive).
Fattori di rischio modificabili:
- Ipertensione;
- Diabete;
- Fumo;
- Iperlipidemia;
- Stenosi carotidea;
- Fibrillazione atriale;
- Obesità;
- Ipercolesterolemia.
Come funziona il cervello.
- POSTERIORE: aree coinvolte nella percezione di dati sensitivi dal mondo esterno:
- Aree visive;
- Aree uditive;
- Aree somatosensitive;
- Aree linguaggio (comprensione).
- ANTERIORE: sistemi effettori: esecuzione azioni
- Aree motorie;
- Aree linguaggio (produzione);
- Aree decisionali.
Le conseguenze dell’ictus possono essere:
Le AFASIE o Disordini del linguaggio
- Area di Broca: il più alto livello di controllo dell’attività verbale. La sua funzione riguarda l’espressione; permette la corretta organizzazione del linguaggio, evita le perseverazioni fonemiche o verbali, le variazioni e le imprecisazioni semantiche, assicura coerenza nel discorso e fedeltà all’intenzione
- Area di Wernicke: Il sistema posteriore assicura la ritenzione immediata del messaggio uditivo, la sua comprensione e l’avvio dei processi mentali organizzazione del linguaggio interno.
Le APRASSIE: Disturbi dell’attività motoria involontaria, consistenti nell’incapacità di eseguire atti finalistici, in assenza di disturbi motori“elementari” (paralisi, atassia, coreo-atetosi, ecc) e in assenza di deficit globale delle funzioni mentali(demenza).
Le AGNOSIE: Agnosia è l’incapacità di riconoscere gli oggetti, pur essendo integra la capacità dei sistemi afferenti specifici di raccogliere e trasmettere gli stimoli ai centri sensoriali primari. Gli oggetti (sia quelli del campo della vista, che del campo dell’udito, che del campo tattile) vengono percepiti come” presenze” , ma non riconosciuti come “concetti”.
Le terapie per l’ictus in base alla gravità sono con:
- farmaci: TROMBOLISI conFarmaco: rt-PA (Actilyse®) Dose: 0,9 mg/kg (max 90 mg). Modalità di somministrazione: 10% in bolo in 1-2 minuti; il restante in infusione in 60 min. thrombolysis with rt-PA within 3 hours from stroke onset;
- Interventi chirurgici: STENTING e ANGIOPLASTICA.
-
Fisiochinesiterapia: Dopo la fase acuta un fisioterapista gli potrà insegnare come ridurre le conseguenze di eventuali difetti motori e un logopedista a correggere i difetti della parola.
Francesca Mazziotta.
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