mazziotta tesseraPubblichiamo una sintesi della lezione, tenuta lunedì 12 novembre 2012, dal tema “Ictus cerebrale” della Dott.ssa Francesca Mazziotta.

 

 

 

Ictus cerebrale

mazziotta_ictus_3Il termine malattie cerebrovascolari identifica un gruppo eterogeneo di malattie unificate dal fatto che la causa è un disturbo circolatorio a livello encefalico.

L’ictus è un arresto del flusso di sangue in un’arteria del cervello (ictus ischemico) o dalla rottura spontanea di un’arteria dentro il cervello stesso (ictus emorragico).

La gravità clinica varia notevolmente: si va da forme con disturbi completamente reversibili a forme con alto tasso di mortalità o gravi esiti neurologici permanenti.

Le due categorie diagnostiche clinicamente più importanti sono

  •  TIA o attacco ischemico transitorio;
  •  l’ictus cerebrale.

La definizione del T.I.A. è : transitory ischemic attack è un’improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit focale cerebrale o visivo, attribuibile ad insufficiente apporto di sangue, di durata inferiore alle 24 ore.

Si tratta quindi di un'occlusione embolica aterosclerosi e trombosi dei vasi locali arteriosi. Occlusione Embolica da parte di materiale fibrino-piastrinico da localizzazioni aterosclerotiche locali (tromboembolizzazione).

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I fattori favorenti del TIA sono:  

  • —  stenosi vascolari (placche aterosclerotiche);
  • —  trombosi in un arteria cerebrale;
  • —  emboli transitanti nella circolazione cerebrale provenienti da altri distretti (ad es. cuore);
  • —  infiammazione dei vasi (vasculiti);
  • —  danneggiamenti dei vasi (es. dissezioni traumatiche della carotide);
  • —  disturbi emoreologici primitivi o secondari (sindromi Paraneoplastiche, etc);
  • —  ipotensione;
  • —  aritmie cardiache;
  • —  Embolia da sedi lontane (cuore, aorta). Il materiale viaggia imboccando vasi via via più piccoli, finchè non si ferma quando trova calibri critici;
  • —  possibilità di tromboembolia ciclica;
  • —  più è prossimale la fonte, maggiore varietà di vasi potenzialmente occludibili.

ICTUS o STROKE

—  Esordio acuto di deficit neurologici focali ( o globali) che perdurano per almeno 24 ore o portano a morte.

  • —  Non apparenti cause diverse da quella vascolare;
  • —  Terza causa di morte nei paesi occidentali;
  • —  È responsabile del 10-12% dei decessi per anno;
  • —  Rappresenta la principale causa di invalidità nei Paesi occidentali;
  • —  Elevati costi diretti ed indiretti;
  • —  Circa 80% dei casi è ischemico;
  • —  Elevata incidenza:1-3 nuovi casi per 1000 abitanti per anno(primo stroke);
  • —  + 30% (recidive).

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Fattori di rischio modificabili:

  • —  Ipertensione;
  • —  Diabete;
  • —  Fumo;
  • —  Iperlipidemia;
  • —  Stenosi carotidea;
  • —  Fibrillazione atriale;
  • —  Obesità;
  • —  Ipercolesterolemia.

 

Come funziona il cervello.

  • —  POSTERIORE: aree coinvolte nella percezione di dati sensitivi dal mondo esterno:
  • Aree visive;
  • Aree uditive;
  • Aree somatosensitive;
  • Aree linguaggio (comprensione).
  • —   ANTERIORE: sistemi effettori: esecuzione azioni
    • —  Aree motorie;
    • —  Aree linguaggio (produzione);
    • —  Aree decisionali.

Le conseguenze dell’ictus possono essere:

Le AFASIE o Disordini del linguaggio

  • Area di Broca: il più alto livello di controllo dell’attività verbale. La sua funzione riguarda l’espressione; permette la corretta  organizzazione del linguaggio, evita le perseverazioni fonemiche o verbali, le variazioni e le imprecisazioni semantiche, assicura coerenza nel discorso e fedeltà all’intenzione
  • Area di Wernicke: Il sistema posteriore assicura la ritenzione immediata del messaggio uditivo, la sua comprensione e l’avvio dei processi mentali organizzazione del linguaggio interno.

Le APRASSIE: Disturbi dell’attività motoria involontaria, consistenti nell’incapacità di eseguire atti finalistici, in assenza di disturbi motori“elementari” (paralisi, atassia, coreo-atetosi, ecc) e in assenza di deficit globale delle funzioni mentali(demenza).

Le AGNOSIE:  Agnosia è l’incapacità di riconoscere gli oggetti, pur essendo integra la capacità dei sistemi afferenti specifici di raccogliere e trasmettere gli stimoli ai centri sensoriali primari. Gli oggetti (sia quelli del campo della vista, che del campo dell’udito, che del campo tattile) vengono percepiti come” presenze” , ma non riconosciuti come “concetti”.

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Le terapie per l’ictus in base alla gravità sono con:

  • farmaci: TROMBOLISI conFarmaco: rt-PA (Actilyse®) Dose: 0,9 mg/kg (max 90 mg). Modalità di somministrazione: 10% in bolo in 1-2 minuti; il restante in infusione in 60 min. thrombolysis with rt-PA within 3 hours from stroke onset;
  • Interventi chirurgici: STENTING e ANGIOPLASTICA.
  • Fisiochinesiterapia: Dopo la fase acuta un fisioterapista gli potrà insegnare come ridurre le conseguenze di eventuali difetti motori e un logopedista a correggere i difetti della parola.

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Francesca Mazziotta.


Commenti 

 
#1 Carmela Bonfiglio 2012-11-20 18:31
Complimenti alla dott.ssa Mazziotta, per la sua professionalità ed il suo modo di esprimersi.
 

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