19 Gennaio 2013
Giovedì 17 gennaio 2013 si è svolta la 1° lezione del Dott. Nicola Limma su: "Il Fegato e le sue malattie". Il Dott. Limma ha parlato della struttura e della funzione del fegato. Nella prossima lezione il Dott. Limma ci illustrerà le malattie a cui va incontro il fegato.
Il fegato è l’organo più pesante del nostro corpo con un peso medio di circa 1.500 gr.
Si trova allocato nella parte superiore dell’addome occupandone tutta la sua estensione, al di sotto del diaframma.
E’ diviso in due lobi separati e rivestiti da una capsula consistente (capsula di Glisson).
Dalla sua superficie inferiore si diramano le vie biliari che drenano la bile prodotta verso l’intestino per la digestione e l’assorbimento dei grassi alimentari; ad esse è connessa la cistifellea, organulo deputato alla raccolta e alla concentrazione della bile nelle fasi inter-digestive.
La sua superficie è liscia e di colore rosso per la preponderanza nel suo contesto di capillari sanguigni e quindi di sangue.
Sempre nella sua superficie inferiore è presente un grosso vaso (vena porta) che raccoglie e drena dentro il fegato il chilo, cioè l’elaborato proveniente dall’ intestino, derivato dagli alimenti, e reso assorbibile nei processi digestivi.
Quest’organo è deputato alla elaborazione di molte sostanze necessarie ed indispensabili per una normale funzione del nostro organismo.
Il fegato riceve i derivati di tutti i nostri alimenti.
Questi si distinguono in farinacei, carni e grassi con struttura chimica e funzione diverse.
Dei farinacei fanno parte la pasta, il pane, il riso e le patate; questi rappresentano le fonti di energia (“il carburante”) per la vita e le funzioni delle cellule.
Nelle carni distinguiamo quelle rosse e quelle bianche, in base al maggiore o minore contenuto in sangue; da esse derivano gli aminoacidi, i “mattoni” per la costruzione delle cellule, degli organi e, quindi, di tutto l’organismo umano; ed inoltre sono alla base di componenti chimici con funzione di proteine sieriche (albumina, globuline),ormoni, fattori della coagulazione (fibrinogeno, trombina, fattore antiemofilico, ecc.) ed enzimi.
Per quanto riguarda i grassi si distinguono in saturi e insaturi (fra questi il benefico “acido oleico”); sono fondamentali costituenti delle pareti cellulari che proteggono da insulti meccanici e/o termici; ed inoltre rappresentano una riserva di calorie.
Da ricordare nella normale alimentazione anche l’introduzione di acqua, sali minerali e vitamine.
I suddetti alimenti dopo la masticazione in bocca (dal latino: “prima digestio in orae”) vengono ulteriormente “digeriti” nello stomaco (“chimo”) riducendo il loro volume e soprattutto la composizione chimica grazie agli “enzimi” (dal greco: “spezzare dentro”) che spezzano le loro catene chimiche fino a ridurli a molecole “elementari” e cioè a “glucosio”, “aminoacidi” e “acidi grassi “.
Dallo stomaco queste molecole semplici passano nell’intestino dove avviene il processo di “assorbimento” nei vasi intestinali che alla fine trasporteranno questo prodotto (“chilo”) al fegato attraverso la “vena porta”.
Detto subito che quivi verranno neutralizzate tutte le sostanze estranee e/o tossiche giunte nell’organo, inizia in esso un raffinato lavoro di elaborazione di prodotti necessari al nostro organismo per svilupparsi e funzionare nel modo ottimale come “disposto” da leggi imposte dai “geni” nelle singole cellule di tutti gli organi (dalle cellule del cervello a quelle della pelle, da quelle del cuore a quelle delle ossa, da quelle del sangue a quelle dei capelli e cosi via !).
Il gene di ogni cellula “richiede” al fegato il composto di cui necessita !
E il fegato elabora prontamente questo e quel composto per tutte le necessità di ogni singola cellula!
Di particolare importanza è la metabolizzazione e quindi la “detossificazione” dell’alcool etilico che l’uomo ingerisce ed apprezza sin dai tempi di Noè !
Quest’organo riesce in emergenza a metabolizzare anche quantitativi notevoli di alcoolici quotidianamente.
Come si può intuire questo meraviglioso organo rappresenta di fatto un vero e proprio “laboratorio chimico”, il primo laboratorio per genesi e soprattutto per unicità e rilevanza vitale.
Quindi, gli elementi semplici “glucosio”, “aminoacidi” e “acidi grassi” giungono alla cellula epatica da un versante ematico e ne escono da un altro, dopo la elaborazione e la produzione di quanto necessario e richiesto dai vari organi.
Di particolare importanza per il nostro organismo la produzione di “ fattori della coagulazione del sangue”, sia nel senso antiemorragico che in quello antitrombotico ( la cosiddetta “bilancia emostatica”).
Alla fine questi “prodotti finiti”, dalle cellule epatiche e dai suoi milioni di capillari, attraverso la ”vena cava” prenderanno la via della circolazione sanguigna generale per raggiungere la cellula o l’organo che ne ha fatto richiesta. Si chiude così un circolo virtuoso che il buon Dio ci ha donato per percorrere in salute, assieme a tanti altri, il nostro percorso terreno !!!
Quanto sopra detto riguarda la “struttura e la funzione microscopica” del nostro famoso organo.