01 Gennaio 2011
Misteri italiani: La scomparsa di Ettore Majorana
Relatore: Sig. Ugo Passanisi Vice presidente Unitre
Misteri italiani: La scomparsa di Ettore Majorana
Dopo una breve introduzione per illustrare le circostanze che hanno portato alla scelta del tema trattato, il relatore propone una dettagliata cronistoria della breve vita del grande fisico siciliano misteriosamente scomparso, non ancora trentaduenne nel mese di marzo 1938 al termine di un viaggio per mare da Palermo a Napoli, descrivendone dettagliatamente l’appartenenza familiare, la precocità intellettuale i brillanti studi e i risultati scolastici, la promettente ed eccezionale carriera scientifica, nonché i rapporti interpersonali e professionali con il famoso gruppo di scienziati, universalmente conosciuto con il nome di “ragazzi di via Panisperna”, che faceva capo, negli anni ’30, al futuro Premio Nobel per la Fisica, Enrico Fermi.
Ne illustra, altresì la vivida e straordinaria intelligenza, contrapposta, però ad un carattere introverso, scontroso e schivo da ogni riconoscimento da parte del mondo accademico che lo condusse ad un isolamento quasi assoluto dal mondo esterno.
Nel corso della sua trattazione, il Relatore esamina inoltre le tendenze politiche di Ettore Majorana che lo portarono ad ammirare incondizionatamente il nazional-socialismo e ne accentuarono il distacco dal gruppo dei suoi colleghi, in gran parte di razza ebraica e che furono verosimilmente, e secondo le ultime ricerche, all’origine della sua misteriosa scomparsa.
Infine il relatore prende in esame le varie ipotesi che nel corso dei decenni trascorsi sono state avanzate per fornire una spiegazione verosimile al mistero della improvvisa scomparsa del Majorana analizzandone sistematicamente, una per una, ed evidenziando per ciascuna di esse i pro ed i contro della loro attendibilità, lasciando comunque la porta aperta a possibili futuri sviluppi delle indagini tuttora in corso ad opera di alcuni appassionati ricercatori.
Sig. Ugo Passanisi
Commenti
L’esposizione lineare, ma in stile quasi romanzesco, ha catturato e tenuto viva la mia attenzione per tutta la relazione di questo fatto “storico” del quale, confesso, non avevo sufficiente conoscenza. Anche per questo mi complimento e rendo grazie per il suo impegno il Sig. Ugo Passanisi
Tania Tudisco
06 gennaio 2011 13:58