14 Aprile 2011
14 Aprile 2011
Le tre lezioni del Dr. salvatoe Cannavà del 22 marzo, 29 marzo e del 5 aprile.
Dr.Salvatore Cannavà con il Pres. Dr.G. Caramagno
Curriculum del Dr.Salvatore Cannavà
Incontro del 22 Marzo 2011
Incontro del 29 Marzo 2011
“Star bene aiutati dalle risorse naturali”
Analizziamo qual’è il nostro fabbisogno energetico reale, in un impegno psicofisico medio di una persona di “mezza età avanzata”, con ridotto o nullo impegno lavorativo e scarsa attività fisica.
Nell’alimentazione, il gusto e la fame nervosa, giocano un ruolo importante nello stress psicofisico alla ricerca del cibo. Spesso si mangia per gola, per mancanza di altri stimoli, per compensare un’attività lavorativa che rallenta o non c’è più.
Da qui, onde prevenire od attenuare potenziali problematiche a carico dell’alterazione del metabolismo organico e / o psicorganici, è importante attenzionare la tipologia ed opportunità del consumo degli alimenti.
Così come è fondamentale a tutte le età, ma in special modo nell’infanzia e oltre gli …anta, appurare l’opportuno apporto di Vitamine, Sali Minerali ed oligoelementi attraverso gli alimenti. Ma, tutto ciò, non basta.
Uno degli errori più comuni, infatti, risiede non solo nella scelta del cibo, ma anche negli accostamenti dei cibi tra di loro. Per cui, avremo accostamenti alimentari: utili o deleteri.
Per un corretto ed equilibrato apporto calorico e nutrizionale, ognuno di noi, in linea di massima, dovrebbe consumare 5 pasti quotidiani.
Tre fondamentali: colazione, pranzo e cena e due spuntini, a metà mattinata ed a merenda. Fondamentale, dunque, l’abbinamento dei cibi, per poterli distribuire nell’arco della giornata.
Dovremo considerare il fabbisogno alimentare ideale, possibilmente personalizzandolo individuo per individuo, quotidiano, settimanale e mensile. Oltre ad una indispensabile sana alimentazione, possiamo considerare l’opportunità di sopperire a talune carenze od a determinati problemi di salute, chiamando in causa le risorse della natura, in soccorso ai nostri malesseri ….. degli anni ‘anta.
Ovvero: come curarsi o prevenire alterazioni metaboliche attraverso l’assunzione di elementi naturali, quali gli estratti vegetali o gli oligoelementi, ecc.
Incontro del 5 Aprile 2011
L’kebana è un’antica arte orientale, risalente al XII secolo, volta alla disposizione dei fiori ed alla composizione anche con piante ed elementi vegetali di varia forma e natura.
Nasce per allietare vari momenti della giornata o della vita dei nobili e dei sacerdoti di allora; per giungere fino ai giorni nostri per arredare gli ambienti in cui viviamo.
Ogni Ikebana appartiene ad una scuola, potremmo dire ad una cultura o ad un uso specifico. E’ intuibile l’emozione che ogni composizione, specie dopo averne spiegato il più recondito significato, può trasmettere all’osservatore, attraverso il vissuto stesso dall’artista che l’ha realizzata.
Quale ulteriore elemento decorativo potremo avere anche il “kakemono” : il pannello che può fare da sfondo ad alcune opere.
La Scuola “ikenobo” suscita flessuosità e femminilità, contrapposte al vigore maschile.
Le composizioni “shoka” si avvalgono di un interessante connubio tra fiori e piante ed il contenitore che le racchiude; tutto secondo un cerimoniale ed un significato ancestrale.
Le composizioni “chabana” venivano utilizzate per ingentilire la cerimonia del the. I “kago”, invece, vogliono trasmettere pace attraverso il riposo della natura.
Vivacità ed al contempo candore è espressa dai “nagheire”.
La Scuola “kakebana” propone composizioni che inneggiano all’amicizia, e ben auguranti in genere. Gli Artisti di “moribana”, combinano tra loro più elementi vegetali per rappresentare ora la forza e la passione, ora la determinazione e la disponibilità.
La Scuola “morimono” induce nell’osservatore una liberatoria sensazione di appagamento, opulenza, felicità.
Ogni autore di ikebana interpreta la materia che ha scelto di plasmare, nel nostro caso vegetali, e ne da una sua lettura, rivolgendo il proprio stato d’animo a chi osserverà la sua opera e che, a sua volta, “vivrà” le proprie intime ed originali ed uniche emozioni.
a cura di Salvatore Cannavà
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Pippo Caramagno