07 Marzo 2018
Pubblichiamo una sintesi della lezione, dal tema “L’antico sito di Xifonia nel nostro territorio”, dell’Avv. V. Sardo ha tenuto giovedì 22 Febbraio 2018.
“Xiphonia: Le fonti antiche: analisi e nuove ipotesi ricostruttive”
Xiphonia, origine del toponimo
Il toponimo Xiphonia è chiaramente derivante dalla parola xiphos (in greco antico: ξίφος), indicante la tipica spada utilizzata dalle forze di fanteria della Grecia antica. Si è dimostrato, tramite l’analisi della morfologia della penisola, la perfetta sovrapposizione della sagoma dell’arma greca con il profilo dell’odierna Augusta e la tendenza degli antichi greci a dare ai siti da loro frequentati un nome ricollegabile alle loro caratteristiche morfologiche.
Xiphonia, le fonti
Un’analisi delle antiche fonti che parlano di Xiphonia (Pseudoscillace, Strabone, Diodoro Siculo e Idrisi). In particolare, oltre all’analisi dettagliata delle fonti geografiche (Pseudoscillace, Strabone ed Idrisi) e la conseguente dimostrazione della perfetta corrispondenza dell’antico sito di Xiphonia con l’odierna isola di Augusta, si è approfondita l’unica fonte storica che parla di Xiphonia (Diodoro Siculo) e, per la prima volta, tramite un’analisi storico-militare, strategica e tattica, la bontà della tesi che vedeva nella Xiphonia dello storico l’odierna Augusta dimostrandosi l’esatta collocazione della flotta cartaginese all’interno della rada di Augusta nello specchio d’acqua antistante l’odierna isola.
Xiphonia, lo stato dell’arte della ricerca contrapposto alla perdurante disinformazione
Si è chiarito come,alla luce della moderna ricerca, la comunità scientifica sia unanime nell’accogliere la convincente tesi della Xiphonia augustana a discapito dell’oramai improbabile tesi di una Xiphonia acese (tesi abbandonata da oltre cent’anni). Ciononostante, ancora oggi, in particolar modo sulla rete, appare dominante l’oramai desueta tesi di una Xiphonia sita in territorio acese (zona S.Maria La Scala - Capo Mulini).
Xiphonia, 4 febbraio 1169 “anno zero”?
Per la prima volta, tramite l’analisi delle fonti antiche e la loro comparazione con i dati dei moderni studi sismologici, ho avanzato una nuova tesi che ricollega le sorti dell’antico sito di Xiphonia al fortissimo evento sismico che ha colpito e devastato la Sicilia orientale il 4 febbraio 1169.
Xiphonia , continuità dell’insediamento
Mediante: il riferimento temporale desumibile dalle fonti e dai frammenti archeologici custoditi all’interno del Museo della Piazzaforte, l’analisi comparativa del sito e della sua morfologia, considerazioni strategiche e difensive e una stima delle risorse disponibili - in particolare la presenza di acqua potabile (in rottura con le tesi passate che consideravano il sito privo di risorse idriche); ho avanzato una nuova ipotesi ricostruttiva che colloca l’antico insediamento di Xiphonia in corrispondenza della zona nord dell’odierna isola e in continuità con il primigenio nucleo federiciano (superando, così, le tesi e ricerche passate che ricercavanol’originario insediamento nella parte meridionale dell’antica penisola, in corrispondenza della zona di “Terravecchia”).
V. Sardo