23 Gennaio 2020
Pubblichiamo una sintesi della lezione tenuta giovedì 23 gennaio 2020 dal signor Giuseppe Carrabino, sul tema "Augusta in festa - Un viaggio nell’identità attraverso il patrimonio della tradizione"
Anche quest’anno rinnovo il mio appuntamento con gli amici dell’Unitre per tenere due incontri sul tema della memoria e dell’identità della nostra Augusta. Chi mi conosce, sa bene che si tratta di un tema che mi vede appassionato cultore e difensore sin da quando ero bambino. Naturalmente l’approccio è diverso ma ha sempre come fine esaltare il patrimonio che identifica la nostra comunità, sia esso materiale che immateriale.
I due incontri di quest’anno hanno come tema: “La festa”. Festa intesa come momento di aggregazione collettivo o familiare.
Il primo incontro ci vedrà proiettati in un viaggio nelle feste religiose che scandiscono l’anno liturgico e civico.
Nel secondo incontro affronteremo il tema delle feste civili e familiari.
Mi sono chiesto ripetutamente il “taglio” che avrei dovuto dare all’esposizione di questo argomento.
Come avrei dovuto trattarlo? Dal punto di visto antropologico? sociologico? Quali sono le aspettative da parte degli amici unitrini?
Sono andato indietro nel tempo ed ho concluso, alla luce delle precedenti esperienze, che il mio uditorio è un uditorio che si aspetta di rivivere le proprie “memorie”, rivivere tutto ciò che ruota attorno alla “festa” in termini di esperienze e ricordi personali.
Ecco allora un mero elenco che diviene occasione di riflessione attorno alle immagini a corredo del mio intervento.
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Il tema della festa è stato già oggetto di una mia pubblicazione che ha avuto la specifica finalità illustrativa “Augusta nelle sue Feste religiose, civili e familiari” . In quella circostanza il “fine” era presentare attraverso le immagini fotografiche i vari momenti dei rituali festivi.
Quel lavoro scaturì in effetti dal ritrovamento di un antico carteggio del 1835 nell’Archivio Storico Comunale di Augusta, relativo alla formazione di una Statistica sulle abitudini economiche e morali; una indagine sollecitata dalla Direzione Centrale Statistica che attraverso l’intervento delle singole Intendenze, invitava tutti i Sindaci del Regno a compilare un prospetto rispondendo ai singoli quesiti proposti. Il testo, prestampato a cura dell’Intendenza della Valle di Siracusa, riporta il Num. 9040 - ripartimento statistico - ed ha per oggetto: “Invio di modello per la Statistica delle abitudini economiche e morali”.
Grazie a quell’indagine ho avuto modo di affrontare il “tema” che, in effetti, mi vede raccoglitore e custode di carte, documenti, fotografie, manifesti, pieghevoli, ritagli di giornale, con l’intento di ricostruire certe dinamiche che nonostante tutto, ancora ai nostri giorni, esprimono il sentire della nostra comunità.
Mi piace allora affrontare il tema della “festa”, in questa sede, partendo proprio dalla definizione.
Innanzitutto la “festa” è un momento di cesura della quotidianità e nel contempo è motivo aggregante della comunità che si ritrova attorno a simboli condivisi.
Tuttavia è innegabile che nella festa si esprime la tradizione che è quel complesso di memorie, notizie, testimonianze, che riceviamo in modo passivo dal passato. La tradizione è un continuo morire per un continuo rinascere poiché i suoi elementi del passato muoiono in continuazione per essere sostituiti con i progressivi elementi del presente in continuo aggiornamento, ma non sempre è detto che cambino anche simbologia e valori. È il linguaggio con cui una comunità presenta sé stessa e si promuove all’esterno, la tradizione ha una funzione sociale serve a costruire un’identità a sentirsi parte di qualcosa.
Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una riscoperta della tradizione come valore ed in un paese come l’Italia, dove – come ebbe a dire Aldo Palazzeschi – è attuale solo il passato, non possiamo non ricordare a noi stessi che la quantità di passato accumulatasi nel corso dei secoli è talmente grande da proiettare un'ombra, tanto possente quanto continua, sulla nostra contemporaneità.
Siamo un paese dove il carico della storia è onnipresente anche se forse non siamo capaci a gestirlo e renderlo fruttuoso.
Le nostre feste nell’esprimere l’identità ci parlano di storia, di tradizioni, di cibi, di giochi, di costumi. Non vi è festa che non sia legata alla consumazione di specifici pietanze. Pasto reale o pasto misterico: comunque il cibo è essenziale alla festa e ribadisce il ruolo del corpo che vive nutrendosi.
Prepariamoci pertanto in questo viaggio nel tempo, percorrendo i mesi dell’anno attraverso il rituale festivo della nostra Augusta.
Gennaio:
6 Epifania
15 S.Mauro
20 San Sebastiano, compatrono di Augusta e protettore dei Vigili Urbani
Carnevale: sdirri (giovedì per ogni categoria)
Esposizione Eucaristica nella chiesa di Gesù e Maria dal Giovedì grasso al martedì grasso
Febbraio:
3 San Biagio
11 Madonna di Lourdes
Martedi di San Domenico
Mercoledì di San Giuseppe
Giovedì di S.Rita
Quaresima:
- Mercoledi delle Ceneri
- Venerdì di Quaresima
- Pia pratica della Via Crucis
- Sabati dell’Addolorata
- Serramonaca
- Duminica ‘o niuru con velatura delle immagini
- Vespri e Panegirico Addolorata
- Falò (vampanigghia) per l’Addolorata
- Domenica delle Palme
- Settimana Santa
- Processioni Confraternite
- Pane d’apostuli
- Stabat Mater
- Camelie
- Tromba Giovedì Santo
- Rusarianti per le strade di Augusta
- Visita di Adorazione al SS. Sacramento con il Cristo morto
- A strascinata e curi
- Processione Cristo morto
- Benedizione della carne nuova
- Bambini vestiti da Santi
- Pasta con il nero di seppia, olive condite “a scamerciu”, formaggio primo sale
- Calata a tila
- Processione Cristo risorto
- Scampagnata del lunedì dell’Angelo
Marzo:
19 San Giuseppe
19 Ministredda e cudduruni
19 Asta con vendita dei doni
19 San Giuseppe all’Arsenale
25 Maria SS. Annunziata
Aprile:
7 S.Vincenzo Ferreri (chiesa di San Domenico)
25 Rogazioni (maggiori)
- Prima domenica dopo Pasqua: Madonna del Soccorso
- Seconda domenica dopo Pasqua: S.Francesco di Paola
- Terza Domenica dopo Pasqua S.Giuseppe
- Quarta Domenica dopo Pasqua. Ottava San Giuseppe
- Mercoledì dell’udienza della Madonna del Carmine
- Pia pratica del mese di maggio in onore della Madonna (chiese, vicoli e ronchi)
3 vigilia S.Sebastiano di Melilli: pellegrinaggio a piedi
22 S.Rita
23 Vigilia S.Domenico – Corse dei cavalli – processione reliquiario
24 S.Domenico – corse dei cavalli – processione simulacro
24 Tunnina con la cipolla e pezzo duro
Giugno:
13 S.Antonio
13 benedizione panini
- Rogazioni (minori) nei tre giorni precedenti l’Ascensione
- Ascensione: A ghiummata
- Pentecoste: Festa del patrocinio della Madonna della Grazia, patrona della città
- Corpus Domini, cerei infiorati
Stella Maris
Ultima domenica festa del S.Cuore in Borgata
24 S.Giovanni “pupu” battesimo e comparato di S.Giovanni
Luglio:
2 Madonna della Grazia
16 Madonna del Carmine
16 Antinna a mari
26 S.Anna
29 Santa Marta.. antica tradizione del viaggio
- Ultima domenica festa S.Nicola Patrono di Brucoli
Agosto:
5 Madonna Adonai (pellegrinaggio a piedi)
3 agosto vigilia S.Domenico: falò
7 S.Gaetano (padre della Provvidenza)
14 vigilia Assunta (acqua e fuoco)
15 Assunta
- Domenica successiva al 15 agosto, festa nel rione San Giuseppe
18 S.Elena
Settembre
8 Maria Bambina (Brucoli)
14 S.Croce
15 Addolorata
Ottobre:
- Pia pratica del mese di ottobre in onore della Madonna (chiese, vicoli e ronchi)
4 S.Francesco
7 Madonna del Rosario
Mese dei Defunti
Cimitero
Pane A cucchia
Chiesa delle Anime Sante
- Terza domenica festa Madonna Provvidenza
- Benedizione panini e viscutteddi
11 S.Martino
11 Zeppole
30 S.Andrea
30 Benedizione polpette con pesce neonato (muccu)
Dicembre:
4 S.Barbara
8 Immacolata
13 S.Lucia
25 Natale
31 Te Deum
Giuseppe Carrabino
Foto della serata a cura del socio Giovanni Farinella
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