09 Maggio 2017
Fedele ai valori fondanti dell’associazione, cultura, umanità e solidarietà, il Presidente e tutto il Direttivo dell’Unitre hanno caldamente sostenuto la presentazione del libro autobiografico scritto dalla socia Pina Carriglio, non vedente dalla nascita. Il titolo “Una vita diversa” lascia intuire le difficoltà e gli ostacoli con cui la scrittrice si è dovuta confrontare nel corso della sua vita e che con tenacia, determinazione e tanta forza di volontà è riuscita a superare.
La presentazione si è svolta giovedì 4 maggio nella splendida cornice dell’Aula Magna dell’Istituto “A. Ruiz” alla presenza dei soci Unitre, di alcuni soci dell’Unione Italiana Ciechi e ai familiari di Pina Carriglio.
A condurre la serata un presentatore d’eccezione, il maestro Antonio Accettullo, caro all’Unitre in quanto maestro della corale, di cui fa parte anche la signora Pina. “Il libro racconta di una vita straordinaria, – spiega il maestro – in esso ho trovato e troverete anche voi molti spunti di riflessione e, soprattutto, apprezzerete il meraviglioso dono della vita che tutti noi abbiamo ricevuto”.
Ad affiancare il maestro nella presentazione la signora Franca Morana, consorte del Presidente Unitre, la quale, come lei stessa dichiara, ha avuto il grande piacere di leggere per prima la bozza del libro e, su richiesta dell’autrice, ha provveduto a revisionarla insieme alla professoressa Angela Gigli e a trasformarla in una splendida pubblicazione.
Con grande enfasi la signora Franca spiega come l’aver letto il libro di Pina le ha permesso di “perdersi dentro i cassetti dei suoi ricordi”. Ha potuto “leggere” il suo sogno che, in realtà, è un desiderio di testimonianza. Per la copertina di chiusura del libro, la signora Franca, ha scelto un brano scritto da Papa Francesco il 1° maggio del 2014 che riassume la vita di Pina “Non ti arrendere mai…”.
Durante la serata sono stati letti alcuni brani del libro a cura di due amici Unitre Alessandro D’Oscini e Pietro Quartarone. Contemporaneamente sono stati proiettati sul grande schermo dell’aula magna, momenti della vita quotidiana di Pina. Con assoluta naturalezza Pina cucina, rassetta la casa, si prende cura delle sue piante e dei suoi fiori. Ha anche imparato a cucire, a ricamare, a lavorare ai ferri e all’uncinetto. A dimostrazione del fatto che, nonostante i diversi rifiuti ricevuti nel corso della vita, quelli che lei sintetizza nel libro con il “Tu non puoi” e che le hanno procurato tanta sofferenza, lei si è sempre intestardita per diventare una perfetta donna di casa. “Le mie mani – spiega Pina – erano e sono i miei occhi”.
A curare la prefazione del libro è stata la dottoressa Rosalba Cicero, assistente sociale presso l’Unione Italiana Ciechi. Nel corso del suo intervento, la dottoressa ha voluto esprimere tutto il suo apprezzamento per la donna speciale che è Pina.
Uno scroscio di applausi, a suggello della forte emozione che ha coinvolto il pubblico per tutto il tempo, ha riempito la sala, partendo spontaneo dai presenti, al termine dell’esecuzione canora del brano “O mio babbino caro” con cui Pina ha voluto mostrare la sua vena artistica, già nota ai più.
Numerosi sono stati gli interventi spontanei di ospiti-amici di Pina. Dalle amiche del cuore Mimma e Lucia che hanno voluto ricordare una meravigliosa coperta realizzata con l’uncinetto da Pina, al presidente dell’Unione Ciechi Carmelo Di Martino che le ha voluto dedicare una splendida poesia di Madre Teresa di Calcutta “Ama la vita così com’è”, al maestro di ballo Spatola che ha sottolineato il suo talento anche in questa disciplina, al regista Filippo Morello che insieme a Pina ha ottenuto un prestigioso riconoscimento per la rappresentazione teatrale de “I civitoti in pretura”.
Particolarmente toccante il momento in cui la nipote Cristina Gentile ha dato testimonianza del suo rapporto con la zia. “La zia non l’ho mai vista diversa, anche se lei non vede con gli occhi, vede con il cuore. Ho preso da lei la determinazione. È stata per me una guida, non solo nei viaggi in cui paradossalmente è lei che indica le strade, ma soprattutto nella vita. E vorrei concludere con un messaggio – continua Cristina - da parte di tutti i familiari, anche da parte di coloro che ci proteggono dall’alto: siamo tutti fieri di te!”
Conclude la serata l’intervento del dottor Giuseppe Caramagno, Presidente Unitre, il quale visibilmente emozionato ha fatto i complimenti a Pina e a tutti gli organizzatori della serata per la perfetta riuscita e per la “magia” che ha pervaso l’aula magna.
Anna L. Daniele.