22 Aprile 2012
In occasione del quarto incontro a tavola rotonda, svolta il 19 aprile, Monsignor Salvatore Costanzo ha letto questi versi.
CANTICO DI UN ANZIANO
Benedetti quelli che mi guardano con simpatia.
Benedetti quelli che comprendono il mio camminare stanco.
Benedetti quelli che parlano a voce alta
per minimizzare la mia sordità.
Benedetti quelli che stringono con calore
le mie mani tremanti.
Benedetti quelli che si interessano
della mia lontana giovinezza.
Benedetti quelli che non si stancano di
ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti.
Benedetti quelli che comprendono il mio bisogno d'affetto.
Benedetti quelli che mi regalano
frammenti del loro tempo.
Benedetti quelli che si ricordano della mia solitudine.
Benedetti quelli che mi sono vicini nella sofferenza.
Beati quelli che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita.
Beati quelli che mi sono vicini nel momento del passaggio.
Quando entrerò nella vita senza fine mi ricorderò
Rivolgi, o Signore,
il tuo sguardo d'amore su di noi:
sulle nostre paure, i nostri egoismi,
sulle nostre paure, i nostri egoismi,
le nostre ferite del corpo e dello spirito.
Guarisci con la forza e la consolazione
dello Spirito Santo le nostre infermità.
Rendici capaci di accoglienza reciproca,
di solidarietà gratuita, di vicinanza
amorevole verso ogni persona sofferente.
Apri i nostri occhi, Signore,
per vedere il tuo volto in ogni persona che incontriamo;
apri il nostro cuore per amarci gli uni gli altri
apri il nostro cuore per amarci gli uni gli altri
come Tu ci hai amato,
e così manifestare il Dio della solidarietà.