cannava_tessPubblichiamo le riflessioni del Dott. Salvo Cannavà in merito al primo incontro a tavola rotonda: "La città e l'Uomo", avvenuto il 14 gennaio 2013 presso l'aula magna del 2° istituto A. Ruitz, dal tema Scuola e formazione?”, di cui è stato il moderatore.

Lunedì 14 gennaio 2013, l’aula magna del II Istituto di Istruzione Superiore “A. Ruitz”, gentilmente concesso, gremita in ogni ordine di posti dagli attenti Allievi Unitrini e da una folta rappresentanza di studenti dei due Istituti, interessati al Concorso Uni 3 2013, ha salutato l’avvio del 2° ciclo di Tavole Rotonde sul tema “La Città e l’Uomo”, volute ed organizzate dall’eclettico Presidente Uni3 Dott. Giuseppe Caramagno, coadiuvato dal suo valente Staff dirigenziale e che, questa sera ha riguardato l’argomento “Scuola e formazione”.

tav_rot_2013_1Dopo i saluti di rito, il Presidente Caramagno, ha ringraziato astanti e Relatori, presentando brevemente il percorso delle 5 argomentazioni di quest’anno. Il Governatore uscente della Misericordia, Salvo Cannavà, in deroga alla sua funzione di Moderatore degli incontri, ha voluto regalare all’Amico Pippo Caramagno ed a tutti i Soci Unitrini, un CD contenente le attività salienti svolte dalla Misericordia di Augusta, nel corso del 2012 ed ha rimarcato l’impegno della Misericordia a partecipare produttivamente anche all’iniziativa “Circolo Sociale Unitre”.

tav_rot_2013_3I lavori della serata sono stati aperti dalla Prof.ssa Cettina Castorina, stimata Amica di vecchia data, Dirigente dei Licei “Megara” di Augusta, la quale ha introdotto subito il concetto di Contesto sociale in cui opera, oggi, la scuola. La sua presenza sul Territorio coi propri Docenti, Dirigenti e personale non didattico. Attribuendo il giusto valore al ruolo di Formatori e di fautori della crescita. Nell’insegnamento didattico e nell’afflato umano. Inculcando anche quelle metodologie di studio e comportamento umano, che saranno gli elementi base del sapere poliedrico delle nuove generazioni. Intendere la Scuola come “Missione”, stabilendo e condividendo Valori, al di la delle mere materie di studio. Spiegando la Società e l’Ambiente, attraverso un acculturamento foriero di libertà di pensiero e di assunzione di responsabilità individuale.

La Castorina ha sottolineato l’utilità di tutte le materie di studio, che stimolano la logica, con uno sguardo all’attualità sociale, per conseguire competenza; attraverso una formazione che sia anche di etica, legalità, di valori strategici. In una identificazione chelante e coinvolgente con alunni e genitori, portatori e fruitori di interesse.

La valente Relatrice ha presentato il ruolo ed il lavoro svolto dal Collegio Docenti, Dipartimenti, ecc. nella programmazione delle attività e modi; come nelle proposte di sviluppo. Avendo come obiettivo un sano equilibrio tra le varie discipline di base e le attività extracurriculari di supporto. Coerentemente coi previsti Progetti e stimolando un più attivo connubio tra gli organi collegiali della Scuola ed i genitori degli alunni, tendente ad una unificazione dei modelli didattici, che considerino anche le singole capacità degli utenti della Scuola.

La Prof.ssa Castorina ha voluto sottolineare anche lo sforzo che la Scuola fa per mantenere al top la qualità e le modalità didattiche, attraverso un continuo aggiornamento di tutti gli organi, traendo spunto anche dagli stimoli dei Dipartimenti interessati alla valutazione della performance individuale e dell’Istituzione (Decreto Brunetta) in maniera olistica e polifattoriale. Avvalendosi pure di opportune schede di gradimento. Quale questionario propositivo, volto a migliorare e fissare i livelli degli Obiettivi, interpretando, ad esempio, il successo formativo anche attraverso l’analisi della percentuale di superamento dei Test d’ingresso alle Facoltà universitarie a numero chiuso. Considerando la bocciatura come parziale insuccesso della Scuola. Mortificante anche per il corpo Docente.

Un’analisi a parte, invece, merita la motivazione dell’insuccesso legata alle problematiche socio familiari, potenzialmente afferenti alla fragilità individuale, al comportamento sociale ed altro. Il contesto scolastico odierno considera l’aspetto Dirigenziale (burocratico ed amministrativo programmatico), al pari della didattica e del management, nella “produzione” di studenti, come “Donne e Uomini” e non di fantocci intrisi di nozioni. E qui, le variabili umane sono infinite, come la qualità ed i processi di insegnamento, che possono essere significativi nel risultato del processo di apprendimento.

La Dirigente dei Licei “Megara” di Augusta, Prof. Cettina Castorina, conclude il Suo brillante intervento lamentando la scarsa attenzione verso i problemi della Scuola, da parte degli Enti pubblici preposti (es. Provincia). Facendo riferimento anche alla responsabilità per le condizioni di sicurezza degli edifici e degli alunni, ma anche dei Docenti e del personale non didattico che, nell’anonimato dei lor uffici, esplicano quell’apparato burocratico fondamentale per la conduzione della vita di una scuola. Dagli orari alla programmazione, dalla gestione delle risorse umane e materiali alla informatizzazione, ecc.. Permettendo, tutti insieme, l’identità della Scuola secondo un degno rapporto tra piano di offerta formativa e coesione di progettualità.

tav_rot_2013_2Scaduto il tempo a sua disposizione, il Moderatore Dott. Salvatore Cannavà è costretto, suo malgrado, a interrompere la presentazione della Relatrice che, sicuramente, avrebbe avuto altre interessanti comunicazioni per l’attento uditorio. E sottolinea alcuni punti pregnanti delle argomentazioni proposte dalla Castorina, riferite soprattutto all’equilibrio tra diverse forze e fattori inerenti la Scuola e tra queste la motivazione allo studio ed al successo scolastico, anche attraverso la consapevolezza di una potenziale spendibilità del titolo conseguito.

Ringraziata la Dirigente Cettina Castorina per la Sua esperta disamina, la platea focalizza l’attenzione sul Prof. Carmelo Gulino, Dirigente del 2° Istituto di formazione superiore “Ruitz” di Augusta, e personale amico d’infanzia.

Questi, introduce la sua relazione facendo riferimento alla complementarietà tra l’intervento della Collega, appena ascoltato, ed il suo. Presentando il concetto di formazione, interfacciato alle modalità formative dell’alunno, in equilibrio tra “essere” ed “avere”, nell’acquisizione del “sapere”. L’Alunno come assimilatore della conoscenza e non come mero contenitore  di informazioni.

tav_rot_2013_7Il Gulino ha preso ad analizzare anche le varie fasi della assimilazione della formazione, in considerazione, anche, alle ragioni dell’abbandono scolastico ed alla figura dell’ “Allievo uditore”, introdotto informalmente nelle classi con non poche difficoltà iniziali. Data la natura tecnica dell’Istituto da lui diretto, il Prof. Gulino espone le problematiche socio culturali legate alla frequentazione dei corsi serali destinati, prevalentemente, a lavoratori, quasi come quelli a cui aderiscono gli alunni dell’Uni3.

E suggerisce agli studenti presenti la lettura del libro “Avere o Essere”, edito anni orsono, ma sempre attuale. Priorità individuale nella formazione per “essere”. Il dotto Relatore accenna alla Cittadinanza responsabile, come soggetti italiani ed al contempo europei.

Ma, l’Amico Carmelo Gulino, si sofferma anche sulla scolarizzazione atipica e sulle problematiche sociali e culturali familiari; come fattori probanti di un ritardo nel rendimento scolastico e di discrasie nel comportamento degli alunni. Specie nelle prime classi delle superiori. E’ stato trattato il percorso scolastico tra “Insegnare” ed “educare”, finalizzato ad estrarre il meglio da ogni individuo, in maniera personalizzata e volta alla trasmissione empatica dei valori della vita. Si è dissertato anche sui progetti per migliorare la formazione.

Attraverso, ad esempio, l’adesione  da parte della scuola ai Piani di Offerta Formativa, proposti dal Ministero dell’Istruzione e dei Piani Operativi Nazionali, di respiro europeo, che consentono di attingere al finanziamento di progetti per far “crescere” culturalmente gli alunni, anche con esperienze didattico formative all’estero. Il Gulino ha rimarcato, inoltre, l’esigenza della creazione di una coscienza sociale, che rifugga dall’antisemitismo e dalla discriminazione raziale (anche in virtù del progressivo miscuglio di etnie col quale dovremo fare i conti in un vicinissimo futuro, n.d.a.) e ricorda l’incontro prossimo degli studenti, con un Rabbino ebreo.

Sottolinea il sano e sanante ruolo del Volontariato, citando ad esempio la proficua esperienza fatta da alcuni alunni del suo Istituto, allestendo uno spettacolo teatrale, in carcere, coi detenuti. Altro elemento fondante della interessante relazione del Prof. Gulino, il rispetto verso gli altri, contro il bullismo e la cronicizzazione e l’isolamento del gap generazionale. Insegnando e ripristinando l’utile interscambio culturale tra giovani ed anziani. Mettendo in guardia dagli allettanti e nefasti tentacoli della città: alcol, droga, pornografia, cattivo uso di internet, e chiamando in causa famiglie, educatori, forze dell’Ordine e Polizia Postale. Nel contesto più generale della prevenzione di qualunque devianza giovanile. Sfruttando tutto ciò che la scuola offre, compresi lo sport, la vigilanza sulle fragilità caratteriali, la prevenzione e l’educazione alla salute, accennando ad uno specifico “Progetto Martina” proposto dal Lions Club. Proseguendo verso la creazione di una coscienza civica che porti alla capacità di formulare critiche produttive e propositive; analisi delle risorse ambientali; attenzionando le potenzialità umane del rapporto con gli alunni diversamente abili, nel contesto di un comune, produttivo e biunivoco recupero sociale; ed ancora l’avvio degli studenti alla botanica, quale percorso di recupero e riadattamento ed inserimento scolastico di alunni, a vario titolo, “difficili”; come dell’introduzione ad un percorso artistico figurativo, ecc. Inglobati in un orientamento ad entrata ed uscita.

Altro interessante aspetto preso in considerazione, il rapporto scuola / lavoro, perseguito attraverso stage formativi presso aziende e laboratori artigianali convenzionati con l’Istituto scolastico, finalizzati alla continuità di impegno dei giovani, traghettandoli dal mondo della scuola a quello del lavoro. Anche il Prof. Carmelo Gulino, esaurito il tempo a sua disposizione è stato richiamato dal moderatore e ci ha privato di tante altre informazioni che avrebbe voluto comunicarci.

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Concluse le esaustive e produttive relazioni della Prof. Cettina Castorina e del Prof. Carmelo Gulino, ha preso il microfono il Presidente Uni 3, Dott. Giuseppe Caramagno per sottolineare l’impegno assunto dall’Uni 3 nel ridurre il frastornante gap generazionale attraverso la collaborazione con alcuni studenti che fanno, Volontariamente e con successo, da Tutor di informatica ed altro ai meno giovani “Studenti” Unitrini. Il Presidente Caramagno ha voluto anche ricordare le modalità di partecipazione al Concorso indetto dall’Uni 3 e rivolto agli studenti dei due Istituti Superiori, avente come soggetto il tema delle tavole rotonde 2013.

Il microfono è tornato per qualche minuto alla Prof.ssa Castorina che ha parlato dei cambiamenti della Società e dell’influenza dei Media nei comportamenti giovanili. E di un alterato concetto di valori all’interno della famiglia e di comunicazione interfamiliare, potenzialmente responsabili di devianze sociali nei giovani. Pericolosità della teoria del “qui e subito”. Avere, più dell’essere e conseguente abulia verso il futuro. Proponendo agli astanti di vigilare affinchè i giovani possano assumersi un impegno serio per il loroavvenire.

La proiezione di un toccante filmato ha caratterizzato il secondo intervento del Prof. Gulino che, commentandolo, ha richiamato all’importanza della Scuola nell’affiancarsi alla famiglia nel prevenire e, ove occorra, arginare il serpeggiante disagio giovanile.

tav_rot_2013_8A tale proposito, calzante e proficuo come sempre, l’intervento della Prof. Rosanna Bellistri Mastronuzzi, chiamata in causa dal Gulino, che ha presentato il “gruppo di ascolto” formatosi all’interno dell’Istituto Ruitz proprio per venire incontro ai desiderata di molti alunni.

Il moderatore Cannavà, pur esprimendo apprezzamento per la nobile iniziativa, ha sottolineato l’esigenza di affidare la salute psichica degli adolescenti, in particolare di quelli potenzialmente a rischio o già colti da disagi psicologici, ad una equipe di Psicologi che possano seguire gli Alunni e “formare” il corpo Docente a relazionarsi meglio con quelle figure di alunno, particolarmente sensibili. Come sempre, entrambi i Relatori, Dirigenti degli Istituti chiamati in causa, hanno dovuto sottolineare che ciò è reso impossibile dalle ristrettezze di bilancio. Forse, però, usufruendo proprio dei POF e dei PON, credendoci, potremmo assicurare agli Alunni una assistenza psicologica mirata e continuata durante l’anno, senza doversi affidare, occasionalmente, a Psicologi ASP, già oberati di lavoro.

Interessanti motivi di riflessione sono stati forniti anche da alcuni allievi Unitrini, a cui è stato, produttivamente, affidato il microfono.

tav_rot_2013_9tav_rot_2013_10Il moderatore, a chiusura del proficuo incontro ha ringraziato il carissimo Amico, Presidente Uni 3, Dott. Giuseppe Caramagno che, visto l’interesse destato dalle empatiche relazioni della Prof. Cettina Cstorina, Dirigente dei Licei Megara di Augusta e portabandiera del “cantiere umanistico” della Scuola e da quella del Prof. Carmelo Gulino, paladino del “cantiere tecnico”, ha concesso, eccezionalmente, di sforare un poco dai consueti tempi assegnati. A sua volta, il Dott. Caramagno ha ricordato a tutti i presenti, l’impegno a partecipare all’inaugurazione del “Circolo Sociale Unitre”, prevista per martedì prossimo, 22 gennaio 2013 e ha dato appuntamento al prossimo incontro.

Salvatore Cannavà


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