24 Dicembre 2015
Pubblichiamo il testo degli auguri natalizi, che il nostro Presidente ha letto nel corso del conviviale Unitre del 22 dicembre 2015 presso il ristorante "La Cavalera".
Dopo più di duemila anni dalla nascita di Gesù Cristo, i suoi seguaci e cioè i cristiani, celebriamo nelle liturgie ecclesiali e ci riuniamo intorno alle mense per festeggiare l’Incarnazione del Figlio dell’Uomo.
Ma già sette secoli prima, il profeta Isaia aveva previsto nei dettagli, come in una perfetta fotografia, la sua incarnazione, vita, passione, morte e resurrezione.
“Udranno in quel giorno i sordi……….; gli occhi dei ciechi vedranno” (Is. 29,18).
La profezia di Isaia si è avverata in pieno con la venuta di Gesù, non solo nel senso materiale ma anche in quello spirituale: Egli ha disposto il cuore degli uomini a riconoscere le sue vie, la sua volontà; Egli che è “Luce, Verità, Vita”.
Di quest’opera illuminatrice il mondo ha tuttora bisogno. E’ pur sempre necessario che Gesù Cristo ci illumini e ci liberi “dalla foschia e dalla oscurità” che ci impediscono di riconoscere e attuare in pienezza il volere divino che già, fin da questa vita, è la fonte della vera gioia e serenità.
Ecco cosa scrive un contemporaneo e amico di Gesù, San Giovanni - Evangelista.
« e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di Unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità » (ivi).
Il Figlio di Dio incarnandosi si è messo a livello dell'uomo per innalzare l'uomo alla sua dignità.
Quel « bambino avvolto in fasce che giace nella mangiatoia» (Lc 2, 12) dice agli uomini che Dio li ama fino a dare il suo Unigenito per la loro salvezza.
Papa Francesco, da giorni, ha aperto ufficialmente l’anno giubilare della Misericordia per celebrare, per un intero anno, proprio l’amore di Dio per gli uomini, per ogni uomo.
E’ bene ricordarci giornalmente che: “Dio è grande nell’Amore e pieno di Misericordia” per ciascun uomo.
Al fine di porgervi un augurio cristiano pieno di contenuti che auguro anzitutto a me stesso e ai miei familiari, faccio mio quanto testualmente ho letto:
“………celebrare il Natale significa aprirsi alla luce di Cristo, lasciarsi illuminare dalla sua parola, dal suo Vangelo, per rigettare le tenebre e seguire lui, Luce che viene a visitarci dall’alto.” (I.D. pag. 111)
“……..Celebra davvero il Natale chi accoglie in sé il Signore con fede e amore sempre più intensi, chi lo lascia nascere e vivere nel proprio cuore perché possa manifestarsi al mondo attraverso la bontà, la benignità, la dedizione di quanti credono in Lui”
Sono questi gli auguri di cuore che porgo, singolarmente a ciascuno di voi e a ciascun socio assente e ai rispettivi familiari, per questo prossimo Santo Natale.
Vorrei adesso invitarvi a metterci in piedi, per recitare liberamente insieme a me, una preghiera formulata in occasione di un Natale dal Papa buono, Giovanni XXIII.
La leggerò ad alta voce, e chi lo desidera può farlo mentalmente con cuore per l’intera umanità.
- “Dolce Fanciullo di Betlemme, fa' che possa accostarmi con tutta l'anima a questo profondo mistero del Natale. Metti nel cuore degli uomini quella pace che essi cercano talvolta così aspramente e che tu solo puoi dare. Aiutaci a conoscerci meglio e a vivere fraternamente come i figli di uno stesso Padre. Scopri la tua bellezza, la tua santità, la tua purezza. Sveglia nel nostro cuore l'amore e la riconoscenza per la tua infinita bontà. Unisci tutti nella carità e dacci la tua celeste pace." Giovanni XXIII, Breviario p 384
Prima di concludere aggiungo: "tantissimi auguri di un nuovo anno
- che ci faccia sempre più conoscere e vivere la Misericordia del nostro Dio, Padre buono e misericordioso;
- che ci veda crescere nella carità, nell’amore verso Dio e il prossimo, in salute, serenità e pace;
- che l’armonia cresca tra noi soci della nostra Unitre e tramite noi si espanda nella società in cui siamo e viviamo”.
Grazie della cortese attenzione!
Giuseppe Caramagno
Commenti
hai fatto bene a pubblicare il testo degli auguri natalizi, è vero che l'hai letto nel corso della conviviale, anche se siamo stati attenti qualche parola poteva sfuggire, invece leggendo mi sono emozionata e commossa per l'importanza del testo. Ancora tanti auguri..... Pina