22 Dicembre 2017
Ogni Uomo pensante si è sempre chiesto il significato di due termini, fin troppo inflazionati: Letizia ed Amicizia. Anche io, negli anni, ho ricercato il significato profondo di entrambi i termini. Non sono stati esaustivi i vocabolari, le enciclopedie, internet, ecc.
Ieri sera, tornando dalla “Festa per gli auguri di Natale” della “mia” Unitre, di colpo, in macchina, l’illuminazione. No, non erano i fari abbaglianti delle autovetture che incrociavamo sull’autostrada. Ho guardato nella penombra dell’abitacolo il volto compiaciuto di mia moglie ed ho capito, finalmente, il vero significato di “Letizia” e di “Amicizia”.
Infatti, la serata, iniziata coi saluti di rito dell’insostituibile Presidente Pippo Caramagno, ha preso subito una piega emozionante, almeno per me. La proiezione di una intervista, da me rilasciata qualche anno fa ad un caro Amico, Pippo Paci, fisicamente scomparso, ma sempre presente tra noi. Diverse le ragioni della mia emozione. La voce dell’Amico che mi intervistava, la mia voce che esprimeva ciò che mi è sempre stata cara ed altrettanto chiara: la funzione psico-sociale dell’UNITRE; il tempo passato e, soprattutto, l’attualità di quanto detto. Poi, la consegna del riconoscimento più ambito: essere iscritto nell’Albo d’Onore dell’Unitre di Augusta e la consegna della relativa magnifica targa ricordo. Gli applausi dei numerosissimi consoci presenti…….. La metterò nel mio Curriculum……
Sorpresa, commozione, inorgoglionimento, gioia, soddisfazione, gratitudine, meraviglia, stupore, calore, euforia, stordimento e benessere interiore. Riassunte in un unico termine: LETIZIA!!!
Gli Amici Pippo e Franca Caramagno e tutto il Direttivo Unitrino hanno voluto tributarmi un onore di cui spero poter essere sempre degno, in futuro. I Soci che hanno applaudito hanno, anch’essi, contribuito a questa splendida gratificazione.
Ovviamente, il mio pensiero è andato subito a tutti i Volontari della Misericordia che, dal 1984 ad oggi, si sono avvicendati nel permettere a questa bellissima realtà di “servire” la Città di Augusta ….. anche sotto la mia guida. E verso i quali, non più da Dirigente, continuo a spendermi nella loro preparazione psicologica.
La serata è proseguita scivolando leggiadra come la scia della luna sul nostro mare. La tastiera dell’eclettico Amico Antonio Accettullo, la chitarra dell’Amico Pippo Cavallaro, le voci delle ”ragazze” e dei “ragazzi” del nostro coro, le nostre chiacchiere coi commensali. L’allegria del caleidoscopico Pietro Quartarone e del suo modo di fare tombola con la complicità della nostra Capoclasse, Pina Patania Daniele.... La nota di colore delle “Babbine di Natale” nelle loro smaglianti mantelline di raso rosso e guarnizioni di cincillà, coronate da antennine fantasmagoriche. Un’atmosfera pregna di Pathos nell’ascoltare le poesie dei nostri Soci e l’afflato canoro dei loro assoli vocali.
Un’atmosfera goliardica ed al contempo riflessiva, specie nelle accorate parole del Presidente, nel metterci partecipi del suo incontro con l’Amico malato, forse più nell’animo, che nel fisico. La soddisfazione di chi ha “vinto i premi”, il batticuore dei saluti e degli auguri a fine serata. Dopo aver consumato un’ottima cena, grazie alla attenta scelta del Menù dell’impareggiabile Franca Morana Caramagno. La palpabile gioia dell’essere stati insieme. E della consapevolezza di rivedersi presto. A lezione, nei laboratori, o solo per prendersi un caffè a casa dell’una o dell’altra. Per sentirsi ancora uniti, vivi e partecipi, a dispetto di tutto e di tutti. Felici di essersi lasciati alle spalle, per qualche ora, le angosce di ogni giorno.
A questo punto, Vi starete chiedendo: e l’Amicizia? Beh! Credo di non aver parlato d’altro finora……..
Vorrei abbracciare tutte e tutti Voi, in Letizia ed in Amicizia. Stringo forte a me, in rappresentanza di tutti Voi, i miei carissimi Amici Pippo e Franca, ai quali auguro ogni bene per tutta la numerosa e fantastica famiglia.
Salvo Cannavà
Ecco tutte le foto della serata scattate dalla nostra socia Edda Bella.