Donato di Niccolò di Betto Bardi detto Donatello, "David", 1452-53 ca.
Bronzo, esposto nel Museo Nazionale del Bargello, Firenze
Escludendo il Crocifisso bronzeo per la Basilica di Sant'Antonio a Padova, dello stesso Donatello, questa sembra essere la prima statua di nudo del Rinascimento.
Il corpo dell'esile figura è sbilanciato e snodato a serpentina, con una gamba piegata e l'altra tesa a reggere il peso.
Il corpo dell'esile figura è sbilanciato e snodato a serpentina, con una gamba piegata e l'altra tesa a reggere il peso.
La spada esagerata forma una diagonale esterna che sbilancia la composizione: è troppo grande e pesante per la sottile e sciolta figura adolescenziale.
Questo voluto squilibrio compositivo suscita il senso di oscillazione e instabilità che percorre tutto il corpo, accentuato dai giochi di luce e ombra riflessi sulla superficie metallica e molto levigata e sui muscoli appena indicati.
Il David ha la posa e l'atteggiamento spavaldo di un "monello" che ha appena compiuto una "bravata" più che rinviare alla figura sacra del David della Bibbia.
Il volto pensoso, parzialmente nascosto e ombreggiato dalla falda del cappello accenna un'espressione tra il soddisfatto e il malinconico.
Nell'insieme risulta tutto molto naturale e spontaneo.
Il David ha la posa e l'atteggiamento spavaldo di un "monello" che ha appena compiuto una "bravata" più che rinviare alla figura sacra del David della Bibbia.
Il volto pensoso, parzialmente nascosto e ombreggiato dalla falda del cappello accenna un'espressione tra il soddisfatto e il malinconico.
Nell'insieme risulta tutto molto naturale e spontaneo.