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31 Gennaio 2013
Mi piace usare le parole di Isabel Allende “Non esiste separazione fino a quando c’è il ricordo” per raccontare quanto abbiamo vissuto domenica 27 gennaio presso il “Palajonio” di Augusta.
È trascorso già un anno da quando Giuseppe Bellistrì non è più tra noi, ma in realtà, anche se non fisicamente, domenica sera, Pippo era presente tra quel bel gruppo di amici che si sono riuniti per ricordarlo ancora una volta.
Il figlio Massimiliano ha deciso di organizzare un Memorial nella ricorrenza del primo anniversario della sua prematura scomparsa, riunendo coloro che hanno potuto godere della sua amicizia assorbendone la sua forza vitale.
Pippo è stato uno sportivo ed un valente musicista e di sport e musica è stato lo spettacolo offerto dagli amici che sono intervenuti.
Abbiamo assistito ad un mini torneo di torball , si sono sfidate le squadre di Catania, Enna, Ragusa ed Augusta, ed è stata proprio la squadra ospitante, Augusta, a portarsi a casa il trofeo.
Il torball è un gioco a squadre per non vedenti che prevede l’impiego di un pallone sferico al cui interno sono presenti dei campanelli in modo che il suono, e quindi la traiettoria del pallone, sia percepita ed intuita dai giocatori.
Annunciati dalla brava Michela Italia e accompagnati alla tastiera dal maestro Marco Gigli, si sono poi esibiti tre cori: la Corale polifonica “San Francesco D’Assisi” diretta da Cristina Russo, la Corale “Giuseppe Bellistrì” dell’Unitre di Augusta e l’ “Anthea Odes” dirette da Maria Grazia Morello.
Pippo è stato l’organista della Corale “San Francesco D’Assisi” ed è stato il creatore della Corale Unitre che ora porta il suo nome. Quest’ultima, proprio in ricordo di questi inizi, ha cantato due brani che proprio lui aveva scelti, il primo per partecipare al Festival dei cori UNITRE di Pachino, ed il secondo, cantato l’anno scorso al Festival di Augusta, anch’esso un suo suggerimento dato quando ormai, nei suoi ultimi giorni, lo ha indicato con un filo di voce alla brava Maria Grazia.
Coadiuvati poi dal tenore Carmelo Panebianco i tre cori riuniti hanno intonato il brano “Si può dare di più”, che ci ha fatto concludere con gioia lo spettacolo.
Nel corso della serata si sono alternati alcuni amici che a vario titolo hanno conosciuto Pippo ed hanno voluto esprimere il loro pensiero.
Il Presidente di Siracusa, dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, ha ricordato, commosso il caro amico e tutte le attività svolte nell’ambito dell’Associazione, in quanto Pippo ne è stato Presidente per tre anni.
La signora Franca Morana ha esaltato la sua capacità di memoria, infatti suonava gli innumerevoli pezzi musicali a memoria, senza l’uso dello spartito.
Cristina Russo, già sua amica d’infanzia, ha raccontato della loro collaborazione nel Coro di “ San Francesco”.
Il Dott. Caramagno, Presidente dell’Unitre, ha voluto ricordarlo con le parole che lo stesso Pippo aveva espresso durante un’intervista: “Da sempre ho imparato che osare è sempre il mezzo migliore per riuscire ed è stato questo il mio motto di vivere la vita. Cerco di vivere traducendo nella quotidianità l’affermazione del grande presidente americano, Franklin Delano Roosevelt: fai ciò che puoi, con ciò che hai, dove sei”.
Ed ha concluso dicendo che Pippo ha sperimentato che donarsi al bene del prossimo bisognoso, è stato per lui la via per scoprire il vero senso della vita, il senso di se stesso e la comprensione dell’altro.
Ho iniziato con le parole di altri e chiuderò con le parole di un poeta Kahlil Gibran “Il ricordo è un modo di incontrarsi”.
Ciao Pippo da tutti noi.
Tania Tudisco
Nota: Le canzoni del nostro coro
