Antologia di pensieri e ricordi in prosa
Questa rubrica raccoglie gli scritti di prosa ricordi o racconti dei soci-alunni dell'Unitre.
03 Gennaio 2013
Ringrazio la socia e compagna di classe, Sig.ra Sebastiana De Masi, per avermi dato l’opportunità di visitare il presepe da lei realizzato nella sua casa.
Insieme a mia moglie e alla coppia Sara e Giovanni, nostri soci, ho trascorso due orette piacevoli e insolite, respirando una genuina aria natalizia che ha confermato in me, il valore della nostra Associazione quale Accademia di Cultura, Umanità e Solidarietà.
In casa De Masi si respirava l’aria delle tradizioni popolari, l’umanità dell’accoglienza, la solidarietà della cordialità e amicizia Unitre.
La socia De Masi, vedova fin da giovane, presepista da sempre, in una casa accogliente e particolare, con passione, amore, buon gusto estetico e maestria, ha realizzato, in circa due mesi, un presepe degno di ammirazione, che riesce a trasmettere, al visitatore attento, il messaggio natalizio.
Descriverlo è impossibile, è da vedere per cogliere il valore di questa antica e nobile tradizione.
Sarebbe auspicabile che come Associazione potessimo promuovere il perpetuarsi e diffondersi di tale alta tradizione tra i nostri soci e nella città, coinvolgendo anche le generazioni più giovani.
Un presepe realizzato con amore, con arte e con molto materiale di riciclo in casa, ai miei occhi, ha un valore inestimabile anche sul piano educativo verso figli e nipoti.
La Sig.ra De Masi ha provato piacere nel farci visitare la sua casa. Era un rudere all’acquisto ed ella, con molta fantasia, creatività e sacrificio economico, ha fatto realizzare secondo i suoi piani e per un suo stile di vita.
Così tra una chiacchierata ed un’altra abbiamo condiviso la sua vita, la sua condizione di vedova con dei bambini da crescere, istruire, accompagnare nel mondo del lavoro, e aiutarli a realizzarsi una loro famiglia.
Oggi, attraverso il suo invito e il suo raccontarsi, ci conosciamo di più perché ci ha donato umanità.
Interpretando i sentimenti di mia moglie e degli amici Spinali, desidero ringraziarla. E mi servo del nostro sito perché anche così si può contribuire a mutare il volto umano della nostra città.