30 Aprile 2015
Il 24 aprile scorso, nei locali del plesso Campolato del 2° Istituto Comprensivo ”O. M. Corbino”, ha avuto luogo il primo incontro del progetto Unitre-Famiglia-Scuola del costituito “Gruppo” : UNITRE-SCUOLA-FAMIGLIA.
Il progetto, di cui al precedente articolo (cliccare per leggere), è indirizzato ai genitori dei ragazzi del primo anno della scuola media.
All'incontro hanno partecipato il dirigente, Prof.ssa Sergi, il presidente Unitre, dr. Pippo Caramagno, il pres. del Consiglio di Istituto, dr Seguenzia, i nonni Salvatore e Rosalba Ponzio, facente parte per l’Unitre dell’equipe di coordinamento del progetto, e allo stesso titolo, le tre docenti di Lettere prof.sse Costalunga, Russo e Passanisi dell’Istituto, e la d.ssa Simona Baffo, sociologa che ha presieduto l'incontro.
Come già detto dal sottoscritto nel precedente articolo, i tre soggetti del detto “Gruppo”, vorrebbero reciprocamente aiutarsi, per aiutare i ragazzi nella loro crescita culturale e umana, per uno sviluppo integrale della loro personalità in divenire.
Abbiamo il piacere di fare conoscere ai nostri lettori i commenti espressi da tre partecipanti all’incontro.
Il Dr. Salvatore Seguenzia, già citato quale presidente del Consiglio di Istituto, tra l’altro così scrive:
“……….L'incontro, riguardante la consapevolezza dell'emergenza educativa nell'era digitale nel rapporto comunicativo genitori-figli, ha permesso di scambiare opinioni sui metodi tecnologici tra i genitori partecipanti e la relatrice Dr.ssa Baffo. In particolare, si è discusso sull'uso dei cellulari o tablet all'interno della scuola: svantaggi e benefici. Oggi la comunicazione genitori-figli vive un momento storico molto delicato. Il passaggio dal dialogo basato sulla parola e sguardi, al dialogo basato su un sistema tecnologico-digitale ha fatto in modo di modificare il rapporto diretto tra genitori e figli. La scuola è sempre presente nell'attenzionare i problemi di ogni alunno-figlio; purtroppo, l'affidamento quotidiano dei nostri bambini ai docenti, da parte di noi genitori non è sempre positivo e propositivo. Quindi, non riuscendo a manifestare la dovuta fiducia, è innata in noi quell'ansia che si strumentalizza attraverso i moderni mezzi di comunicazione che, se da un lato sembrerebbero rasserenare la nostra coscienza, perché in qualunque momento ci convinciamo di sapere qualsiasi notizia su nostro figlio, dall'altro lato - in realtà - è un danno perché trasferiamo ai nostri figli stessi delle negatività ponendo in essere distrazioni e dipendenze che si discostano dall'applicazione scolastica. Al termine del primo incontro, si è addivenuti alla conclusione che è necessario rispettare la "regola", morale o normativa; cioè, che si stabilisca a priori (e si deve accettare) che il moderno sistema digitale da utilizzare da parte dei nostri figli è solo quello messo a disposizione dalla scuola (vedi le L.I.M.) e che alle gite si deve tornare a far vivere ai nostri figli la giornata libera da vincoli di "collegamento" e godersi, al rientro, il racconto della loro esperienza vissuta lontano da noi; di organizzare e/o pianificare la nostra giornata senza far pesare ai nostri figli le nostre ansie legate ad un uso frenetico e scorretto dei cellulari. E' vero che a volte un'ora di svago del proprio figlio, davanti un computer o tablet, lo libera da qualsiasi pensiero; ma è pur vero che regolamentarne l'uso aiuterebbe a non renderlo dipendente e soprattutto permetterebbe, alle due generazioni, di riallacciare quel dialogo che da anni il tempo tecnologico ha rubato.”
Il Sig. Salvatore Ponzio, nonno, componente Unitre dell’equipe di coordinamento del progetto, tra l’altro, così scrive:
“Prima di ogni cosa mi preme sottolineare la grande valenza dell’iniziativa ideata dal nostro più che effervescente Presidente Dott. Giuseppe Caramagno.
Oserei definire il Progetto una “offerta formativa” rivolta a tutti gli attori preposti alla formazione dei giovani alunni delle prime classi della scuola media di primo grado del 2° Istituto Comprensivo "O.M. Corbino", cioè genitori e insegnanti in collaborazione con l’Unitre di Augusta che ha messo a disposizione degli stessi le competenze di Professionisti amici dell’Unire, a puro titolo gratuito, quali sociologi, psicologi, pedagogisti, esperti della comunicazione e cultori di antropologia a supporto degli interessati, nel loro difficile compito di educatori.
Il primo incontro tenuto dalla esperta Dr.ssa Simona Baffo, ha visto un’ampia partecipazione di genitori.
Dopo aver professionalmente creato un clima di empatia, la Sociologa ha proposto la trattazione di un tema assai attuale che coinvolge la quasi totalità delle famiglie: l’opportunità dell’utilizzo del telefonino o smartphone a scuola.
L’argomento ha subito destato l’interesse della platea provocando numerosi e variegati interventi ora dei docenti ora dei genitori (a volte sapientemente moderati dalla Dr.ssa Baffo) suscitando riflessioni su regole, educazione, comunicazione, salute.
Tutti gli intervenuti, pur avendo dotato di telefonino i propri figli hanno evidenziato l’uso eccessivo degli stessi da parte dei ragazzi, sembra, infatti, che questi strumenti siano diventati un’appendice degli stessi, dei quali non si può fare a meno ad ogni ora e in qualsiasi luogo, creandone, a volte, dipendenza con ripercussione negative sul loro comportamento e sul processo di crescita.
Si è discusso anche dei potenziali pericoli circa l’utilizzo scorretto dei telefonini, considerata la possibilità del collegamento alla rete Internet che apre ai ragazzi l'accesso ad un mondo virtuale che potrebbe irretirli. Per quando riguarda il rapporto con la scuola è emerso, sia da parte degli insegnanti che dei genitori, il bisogno di istituire delle regole chiare ed univoche che ne vietino l’utilizzo all’interno della scuola, in quanto la sola presenza dei telefonini, addotta quale scusa di "urgente reperibilità”, fa cadere il rapporto fiduciario di affidamento della famiglia nei confronti dell’istituzione scuola .
In conclusione è apparsa chiara l’efficacia del progetto e sono certo del futuro miglioramento della comunicazione e dei rapporti tra scuola e genitori, con notevole beneficio di entrambi.”
La Sig.ra Rita Ponzio, madre con figlia alunna dell’istituto, tra l’altro così scrive:
“Da mamma di una ragazzina di dodici anni, insieme a mio marito ho partecipato all'incontro che si è tenuto in un clima sereno e rilassato creato ah hoc dalla d.ssa Baffo, la quale volutamente ha fatto si che ci disponessimo in cerchio proprio per non avere alcuna barriera e poter colloquiare con una certa apertura.
L'argomento, attualissimo, riguardava i figli e l'uso dei telefoni cellulari, o meglio dispositivi elettronici, perchè in effetti.. gli smartphon sono tutto, anche un telefono!!
Numerosissimi sono stati gli interventi, cio' che mi è molto piaciuto è stato il poter ascoltare e condividere i miei pensieri con i punti di vista degli altri genitori, degli insegnanti e dei nonni; sì proprio i nonni, perchè a questo corso si è ben pensato di far intervenire anche loro, pilastri portanti di ogni nucleo familiare; gli insegnanti, in veste assolutamente informale, hanno danno un prezioso contributo condividendo il loro pensiero ed il loro vissuto con i ragazzi.
Con mia grande sorpresa, il tempo è volato via in fretta e quell'ora e mezza trascorsa insieme per il bene nostro e dei nostri ragazzi, si è dimostrata davvero preziosa.
Che dire... questo è stato solo il primo degli incontri, sinceramente la curiosità e l'interesse aumentano e non vedo l'ora che ci siano i prossimi, con l'auspicio che siano interessanti e coinvolgenti come il primo.
Non credo, però, che resteremo delusi, come dice il proverbio: “chi ben comincia.....”.
L’avvio è stato sicuramente positivo e dalle testimonianze espresse riteniamo che attraverso l’attività del “Gruppo”, che proseguirà per i due anni scolastici successivi, si possa segnare una nuova fase di proficua collaborazione tra i tre soggetti indicati, nell’interesse umano di parte della nuova società cittadina.