22 Maggio 2018
Il pomeriggio del 17 maggio, nell’ampio salone della Chiesa dedicata a San Giuseppe Innografo, si è tenuta la consueta esibizione dei laboratori UNITRE con la presentazione dei saggi che, in buona sostanza, rappresentano il lavoro di un anno intero.
Quest’anno, in occasione del ventennale della nostra fondazione, la signora Franca Morana ha ideato uno spettacolo che avesse una veste particolare ed una condivisione con gli alunni dell’istituto O.M. Corbino.
La veste particolare si è tradotta in un inno alla “sicilianità” e la condivisione ha visto la partecipazione del coro e dei disegni dei bimbi della suddetta scuola.
La sala, allestita sapientemente, mostrava l’aspetto di un teatro e la presenza dell’ottimo Maurizio Cianchino al “service” audio e luci ha contribuito alla buona riuscita delle esibizioni.
Ma veniamo allo spettacolo vero e proprio.
Presentatore, ormai indispensabile, il caro Alessandro D’Oscini che riesce a collegare i vari numeri con professionalità e passione.
Il coro G. Bellistrì ha aperto intonando l’inno Unitre in uso alla nostra sede.
Fuori dal programma della “sicilianità” sono stati presentati i tre brani che il coro ha cantato al recente festival dei cori Unitre Sicilia (tenutosi a Messina). Il pubblico è apparso divertirsi ed ha ritmato alcuni momenti dell’esibizione, con il battito delle mani.
Una poesia della poliedrica Rosina Tringali ha commosso per i sentimenti espressi nei confronti dell’Unitre ed in particolare del presidente, dr. Pippo Caramagno.
Il coro ha intonato due brani della tradizione musicale siciliana facendo calare tutti i presenti nel clima siculo.
Il laboratorio di disegno della scuola O.M. Corbino, curato dalla prof. Guendalina Sciascia, ha stupito per i lavori presentati e si è letto nelle parole della docente tutto l’amore per la propria terra che è riuscita a trasmettere ad i suoi alunni.
Un altro momento molto interessante ha visto la presentazione di antichi mestieri con dei “banchetti” sistemati ai lati del palco. Alessandro ha invitato a spiegare il proprio lavoro ed abbiamo fatto un tuffo nel passato nel rivedere attività artigianali che purtroppo stanno scomparendo.
Il laboratorio Teatrale Pippo Paci ha presentato una riduzione della “Cavalleria Rusticana” sotto la regia del maestro Pietro Quartarone che si è ritagliato anche una parte tra i personaggi. Davvero molto toccante l’interpretazione dei soci/attori. Gli applausi finali hanno sancito l’apprezzamento del pubblico.
Molto piacevole l’esibizione del coro del bimbi dell’O.M. Corbino. Sapientemente diretti dalla prof. Mariella Catalano hanno presentato due brani della tradizione ed un brano, “Mediterraneamente”, che affrontava il problema dei migrati e dei loro viaggi della speranza. Applausi a scena aperta per la bravura e per il tema scelto dalla Maestra Catalano.
La serata è proseguita con l’esibizione del laboratorio di musica e canto. Anche in questo caso le canzoni sono state scelte tra le più conosciute della musica popolare siciliana. Diretti dalla Maestra T. Trozzo, ed accompagnati da Accettullo e dal maestro Pippo Cavallaro, hanno trasmesso il brio naturale che nasce dalla voglia di cantare senza regole ma solo per il gusto di divertirsi.
Ultimo laboratorio è stato il laboratorio di disegno curato dalla Prof. G. Commendatore. Un gruppo di soci ha esibito i propri lavori e sono stati sorteggiati tre disegni assegnati a tre soci che non hanno nascosto la loro soddisfazione.
Alessandro D’Oscini ha invitato, infine, sul palco, il dr. Caramagno e la signora Franca Morana Caramagno per i saluti finali.
Una serata davvero frizzante, senza momenti di stasi.
A questo punto di solito si ringraziano coloro che si sono adoperati per la buona riuscita dello spettacolo. Non lo farò. Ognuno, a modo suo, si è impegnato e non esistono classifiche di maggiore o minore impegno. Però un grazie a tutti gli spettatori è doveroso…..un pubblico molto partecipe, comprensivo e a tratti rumoroso….
Antonio Accettullo