11 Maggio 2016
Impegno raddoppiato, quest’anno, per il Coro “Giuseppe Bellistrì” dell’Unitre di Augusta. Oltre alla consueta partecipazione al Festival dei Cori Unitre di Sicilia, infatti, è stato chiamato a partecipare ad uno spettacolo in collaborazione con i bambini della scuola “Orso Mario Corbino”.
La nostra associazione nel suo impegno ad aprirsi alla città non è nuova a progetti che coinvolgono i giovani, la signora Franca Morana che ha l’incarico di organizzare le attività ricreative ha ideato uno spettacolo dal titolo “Pace non è un vocabolo, ma un vocabolario”, volendo trasmettere agli spettatori, specialmente ai più giovani, il messaggio che questa parola “PACE” racchiude in sé molti significati quali per esempio: amore, amicizia, abbraccio, accoglienza, carezza, condivisione, cortesia, fiducia,fratellanza, gioia, rispetto, unione, tolleranza, solidarietà.
Sul palcoscenico del teatro “Città della notte”, giorno 21 maggio, andrà in scena questa rappresentazione nella quale saranno coinvolte molte persone.
Il sottofondo sonoro sarà affidato a due cori, quello degli adulti dell’Unitre e quello dei bambini della scuola Orso Mario Corbino, durante l’esecuzione dei brani si alterneranno ballerini sia folkloristici che di scuole di danza, bambini che mostreranno i loro disegni realizzati per lo spettacolo con il tema della Pace e soci Unitre che si sono prestati per partecipare come comparse nel rappresentare persone dei vari ceti sociali. A conclusione un girotondo coinvolgerà adulti e bambini in un unico abbraccio.
La realizzazione dello spettacolo si è dimostrata alquanto laboriosa ed è stata necessaria la collaborazione del nostro regista Pietro Quartarone che ha dovuto occuparsi della coordinazione di così tanti partecipanti, si pensi che un certi momenti saranno sul palcoscenico oltre cento persone.
Le prove stanno andando avanti, anche se i locali a disposizione non sono molto idonei per ampiezza e struttura, tuttavia con un po’ di buona volontà e tanta, tanta pazienza da parte di tutti siamo in dirittura finale.
Ci si augura che, dopo tanto impegno, alla fine saranno apprezzati gli sforzi fatti da tutti, sono certa che, in ogni caso, specialmente per i ragazzi partecipanti rimarrà un ricordo particolare di questi mesi di incontri con questi pseudo-nonni durante i quali si è lavorato per realizzare un progetto comune e sopratutto rimarrà nella loro memoria il giorno dell’esibizione in un così grande teatro dinanzi a parenti e amichetti.
In bocca al lupo e buon lavoro a tutti.
Tania Tudisco.