cannava_salvoUn fine settimana da favola, quello che ci ha appena regalato l’UNITRE di Augusta. E sebbene ci abbia viziati, negli anni, con spettacoli dall’alto contenuto umano ed artistico, in questa tarda primavera 2016 si è davvero superata.

Sabato 21 maggio, abbiamo assistito a un felice connubio transgenerazionale. Da un lato il coro delle “Voci Bianche” dei bambini dell’Istituto Comprensivo “O. M. Corbino”, magistralmente diretti da Mariella Catalano; dall’altro il coro delle “Voci Mature” dei Soci Unitre di Augusta, amabilmente e sapientemente diretti da Antonio Accettullo.

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Il tutto, arricchito e ingentilito dalla presenza di tre valenti ginnaste e di una affiatatissima coppia di ballerini. E non scordiamoci le Signore in abiti variopinti, o tutti gli altri bambini e ragazzi, anche di altre Etnie, inneggianti ad un futuro migliore: iridato, appunto, come proposto nella locandina e sullo sfondo di quinta.

Le emozioni sono state tante. Se cinque erano le età rappresentate sul palco, infiniti sono stati il pathos la commozione degli astanti di tutte le generazioni. Il messaggio inviato attraverso la musica e le parole ha sciolto i cuori di tutti….. anche di chi, forse, non ci credeva molto in questa formula di spettacolo che, invece, si è rivelata vincente.

Lo scopo dell’UNITRE di Augusta è stato centrato in pieno: si è fatta della buona cultura musicale, siamo stati bene insieme, abbiamo ricevuto e ricambiato messaggi di umanità, abbiamo reso un “Servizio” alla collettività augustana.

21maggio_01Tutto ciò è stato possibile grazie alla eclettica lungimiranza di due straordinari personaggi: il nostro Presidente, Dott. Giuseppe Caramagno e la Dirigente dell’O.M. Corbino, Prof.ssa Maria Giovanna Sergi. Che hanno fermamente creduto in questo splendido progetto (sicuramente da riproporre negli anni a venire…), la cui “maternita” va indiscutibilmente attribuita a quel vulcano di idee che risponde al nome di Franca Morana Caramagno. E la cui concreta realizzazione è stata resa possibile da una miriade di collaboratori, di entrambe le compagini, Docenti e Unitrini. Uniti in simbiotica partenership. Alla voce fuori campo e non solo di Alessandro Doscini, e dal contributo di Pietro Quartarone, Franco Bari, Maria Roccuzzo, Carmelo Addia e tanti tanti ancora. (NOTA: vedi l'articolo della Gazzetta Augustana)

Preso dall’emozione di trascrivere i sentimenti e le riflessioni scaturite da questo evento, stavo per dimenticarne il titolo….. o forse ho solo voluto lasciarlo in fondo, quale saluto ed al contempo monito per tutte le età: “Pace non è un vocabolo ma un vocabolario, perché …….”. Perché ognuno di noi, nel suo intimo, con l’esempio ancor più che con le parole, deve darne un suo personale significato….. e allora, altro che vocabolario…….

Ma la maratona artistica è proseguita l’indomani, domenica 22 maggio 2016. Sempre presso la sala Cannata del prestigioso Teatro di “Città della Notte”.

Qui, si sono dati convegno i dieci più blasonati Cori delle Sezioni UNITRE di tutta la Sicilia. Tutti ben affiatati e ben preparati, sotto l’attenta e capace guida dei loro Maestri.

Mi è molo piaciuta e mi ha favorevolmente colpita l’abile regia (Franca Morana Caramagno e altri Unitrini Augustani che, grazie anche al puntuale e professionale service di Maurizio Cianchino, è riuscita a presentare iconograficamente sullo schermo approntato alle spalle dei Coristi, le bellezze e le caratteristiche peculiari del territorio di appartenenza e di provenienza di tutti i Cori che si sono succeduti. Bravi ed all’altezza del delicato compito a loro affidato la smagliante e brava presentatrice Letizia Carrabino ed il bello e bravo presentatore Carlo Gigli ; nonché gli ineffabili “due carabinieri” che, cabarettisticamente hanno presentato le loro gag, dando modo di spezzare un tantino l’emozione vissuta dagli attenti, soddisfatti e plaudenti spettatori, ascoltando gli inossidabili e apprezzatissimi brani eseguiti dai dieci Cori che si sono esibiti. Davvero uno più bello dell’altro, i brani proposti ed uno più bravo dell’altro gli artisti vocalizzanti.

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Ogni coro, dal più al meno numeroso, ha voluto dare una propria salienza. Chi si è affidato alle sole voci femminili, chi ha frammesso l’argentino suono delle voci bianche, chi ha brillantemente coniugato voci femminili e maschili. Tutte e tutti le/i coristi eleganti e belli….. di ogni età. E non è difficile immaginare quale sia stato lo sforzo sovrumano di ogni Maestro, nell’affilare e sintonizzare le varie voci, affinchè si sia potuto apprezzare l’unisono a cui tutti i Cori tendevano. Alla fine è stata quella che tutti volevamo: la festa dell’Amicizia. E se il giorno prima avevamo inneggiato alla Pace, quella di domenica è stata la festa del ritrovarci tra Amici, Siciliani e con il valore aggiunto dell’essere anche Unitrini.

Fortemente condivisibile, poi, la scelta fatta dai Presidenti delle Unitre che hanno presentato i loro Cori, di dar vita ad una “competizione non competitiva”. Durante la quale, ogni Coro, ascoltando se stesso e gli altri, ha potuto trovare spunto per migliorare la prossima esibizione. Per il mero piacere di sentirsi ancor più “Bravi”, senza l’ansia di alcun altro primato.

Ci auguriamo che anche l’omaggio di una riproduzione su vetro del Municipio di Augusta, consegnata a tutti i Presidenti, contribuisca a mantenere nel tempo il ricordo di questa emozionante giornata di sana cultura e fratellanza, attraverso le intramontabili melodie ascoltate.

Da parte mia, ho avuto l’onore, insieme all’infaticabile Carmelo Addia ed al nostro Maestro Antonio Accettullo, di fare da padrone di casa ai graditi commensali Unitrini di Niscemi e di Catania e di scambiare con loro qualche breve battuta. Mi ha molto colpito la semplicità e l’amore per la musica di tutti loro. Scevra da ogni tipo di barriere social ed esperenziali.

Svariati mesi di lavoro hanno trovato “luce” su quel palcoscenico e hanno “illuminato” di fiera consapevolezza tutti coloro che hanno reso possibile un così “toccante” spettacolo. Ancora una volta, possiamo dire che la musica ci ha reso migliori, tutti.

Un affettuoso arrivederci alla nona edizione del “Festival dei Cori Unitre di Sicilia”, a ………...

Per me, come sono certo per tutti coloro che c’erano, o che mi stanno solo leggendo, sono stati due giorni intensi e bellissimi ed indimenticabili. Grazie di cuore a tutta l’organizzazione Unitre di Augusta e ad ogni partecipante, davanti e dietro le quinte.

Salvo Cannavà

Commenti 

 
#1 Salvatore Ponzio 2016-05-27 11:48
Concordo con te. Spettacoli fantastici. Della domenica mi piace raccontare due particolari che ho notato. Col coro di Siracusa ha fatto mostra di se un cagnolino in braccio alla padrona, segno di grande affetto ed amore del l'una per l'altro; sul palco, poi, durante l'esibizione del. Coro di Catania, ho visto una gentile signora, più avanti negli anni, che si sorreggeva, senza farsi accorgere, al braccio della vicina compagna di canto. Piccoli episodi, ritengo, pieni di umanità.
Salvatore Ponzio
 

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