31 Dicembre 2012
Della manifestazione è già stato scritto in questo nostro sito. Desidero evidenziarne altri aspetti particolari e delle riflessioni personali. Ciò che ha destato maggiore meraviglia in me è stato l’avere assistito a “qualcosa” che ha stupito me stesso.
In un clima festoso, gioioso, pieno di commozione, in un luogo sacro, durante una celebrazione corale, che senz’altro aveva del sacro, ho percepito e constatato come l’Unitre è Accademia di Cultura, Umanità e Solidarietà, che investe non solo le persone singole o gruppi delle Tre Età, soci o non, ma può espandersi, in occasioni particolari, attraverso la musica e i canti, alla città.
I protagonisti della serata:
Personalmente, nonno a pieno titolo, quale presidente della ns. Associazione ho introdotto la serata con un pizzico di commozione.
- La presentatrice e ideatrice dell’evento: nonna di sei nipoti e buona comunicatrice, la Sig.ra Franca Morana Caramagno. Ella in ottima forma ed eleganza, in modo chiaro, accorato e vibrante ha intervallato i canti con letture di messaggi che esaltavano la figura del nonno/a ed i rapporti nonni-nipoti toccando i cuori degli astanti, a tratti visibilmente commossi.
Mi piace riportarne alcune righe:
Un plauso particolare ha riscosso la presentatrice, nella parte finale della serata quando, in modo forte e solenne, ha inneggiato leggendo l’inno Wiva i Nonni del quale mi piace riportare, almeno, quanto segue:
- La Corale Unitre: quasi interamente composta da nonni e nonne che con tenerezza, dolcezza e affettuosità dei loro teneri cuori, ormai pronti alla commozione, dopo tante piacevoli fatiche preparatorie, attraverso i canti e le espressioni dei loro volti, potevano raccontare “ai nipoti” dell’Anthea Junior, il mistero del Natale.
- La Corale dell’Anthea Junior: bambini e ragazzi, circa quaranta, che con sguardi limpidi e compiaciuti, visi gioiosi, voci bianche, con slancio, entusiasmo e capacità vocale, indirizzavano i loro significativi canti ai nonni, quasi a ricambiare l’abbraccio del loro affetto espresso attraverso i contenuti dei canti natalizi e dei loro visi. Certamente i messaggi letti, come tutta la serata, rimarrà impressa nei cuori e nelle memorie soprattutto dei quaranta giovanissimi coristi che, unitamente al ricordino della serata, susciterà sempre positivi sentimenti nei quotidiani rapporti con ogni sorta di “nonno/a” diretto/a o semplicemente tale per età.
- Altri personaggi: Altrettanto belli, pregni di significati morali e commoventi sono stati i brevissimi monologhi e dialoghi tra il “nonno”, ns. socio, Sebastiano Pustizzi, e dei ragazzini della corale. Come pure, piene di significato morale la poesia dialettale letta dalla “nonna”, ns. socia, Natalina Morello a Gesù Bambino e quelle lette da ragazzini delle “Voci Bianche”.
- I maestri musicali e vocale: L’intercalarsi dei canti, accompagnati dalle musiche dei maestri Marco Gigli e Martina Di Gaetano, con le letture e le poesie indicate, ha reso la serata particolarmente gradevole.
L’ottima esecuzione vocale dei due cori, ai cui componenti singolarmente esprimo i miei complimenti e ringraziamenti, la stupenda direzione vocale del maestro, Sig.ra Maria Grazia Morello, che ne ha anche curato la preparazione, ha fatto sì che la serata non sia facilmente dimenticabile e segni un piccolo, ma significativo traguardo culturale e di umanità nella nostra città. “Piccolo traguardo” che mi auguro possa costituire una nuova tradizione locale futura il:
Non voglio trascurare altri protagonisti della serata.
- Il server: Curato in modo particolare è stato l’effetto luci che ha dato un gradito tocco di atmosfera quasi irreale all’evento. Venivano così esaltati, nei vari momenti, i protagonisti della serata e l’interno stesso del luogo sacro.
- Il pubblico presente: Sono certo che il messaggio della Buona Novella sia giunto in modo toccante a tutti i presenti. Esso non sarà facilmente dimenticato come appariva dai loro volti e dai lunghi e calorosi applausi diretti a tutti i protagonisti della serata.
A tutti auguro un felice anno nuovo durante il quale possiamo vivere giornalmente il nostro Natale con il Cristo incarnatosi, morto, risorto e vivo in mezzo a noi.