3° Tavola Rotonda 2014/2015 - Viaggio intorno al senso della vita. Relazione del Prof. Nello Ruscica
25 Gennaio 2015
Pubblichiamo la relazione che il Prof. Nello Ruscica ha esposto, giorno 12 gennaio 2015, nel corso della 3° Tavola Rotonda dal tema “La concezione del senso della vita attraverso testimoni del mondo moderno”.
CONDIVISONE
Uomo europeo, fermati nella tua corsa pazza verso il progresso; fermati, guardami: vedi, sono al margine della strada, non posso alzarmi da solo. Dammi una mano, ma sii delicato; non mi travolgere, non mi trascinare: morirei per la strada. Aiutami pian piano ad alzarmi e rispetta in me il meglio di me: il mio patrimonio di valori umani, le mie tradizioni, la mia cultura, la mia religione, e dammi il meglio di te.
Non darmi il frutto della tua intelligenza super sviluppata, con ragionamenti difficili e complicati: non li capisco; non darmi i prodotti della tua tecnologia avanzata e complicata: non li so usare; non mi seppellire sotto i tuoi miliardi: non so che farmene; smettila di studiarmi in qualche ufficio bene attrezzato.
Dammi il meglio di te: il tuo amore, la tua vita, la tua persona. Vieni a stare con me: a condividere il mio cibo, il mio cielo. Vieni a dormire sotto il tetto d'erba nella capanna di fango; vieni a farti svegliare dai mille e mille uccelli che la mattina cantano al primo sole nel tripudio immenso della foresta; vieni a ricoprirti di polvere della cima dei capelli alla punta dei piedi; vieni a prenderti le mie malattie, vieni a curarmi, vieni ad istruirmi, vieni ad amarmi come Cristo ti ha amato.
E non assumere mai un atteggiamento di superiorità nei miei riguardi nell'insegnarmi qualcosa, ma scendi al mio livello; anzi al di sotto del mio livello, come fa la terra con la pianticella, come fa il sole col fiore. Si illude il fiore di fiorire da sé, ma è il sole che lo fa sbocciare. Si illude la pianticella di svilupparsi da sé, ma è la terra che disfacendosi la nutre coi suoi umori.
Dammi solo il caldo del tuo amore silenzioso e creativo: allora anch 'io sboccerò come un fiore e avrò l'illusione di essermi realizzato da me nella pienezza del mio essere. Allora anch'io mi farò uno con te e comincerò a darti il meglio di me: ti darò la mia anima pura e genuina, calda e ricca di umanità, quell'anima che forse tu hai persa cedendo alla tentazione dell'orgoglio che ti ha reso freddo, arido, insensibile come una macchina.
Insieme allora cammineremo come fratelli che hanno ritrovato la strada che li porta al Padre: insieme, con Cristo in mezzo a noi, costruiremo un mondo migliore, costruiremo un avvenire migliore di ogni passato.
Raoul Folleresti: Un testimone in dieci parole
A - AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau)
Nasce, nel 1961, dall'azione di gruppi spontanei di volontari mobilitatisi nella lotta contro la lebbra e contro tutte le lebbre, cioè contro le forme più estreme di ingiustizia ed emarginazione.
B - BILANCIA "Era giovane, 22 anni,... Caricai sulle braccia queir esile pugno di ossa, ancora tiepido, e lo portai sulla bilancia. Pesava 20 chili..."
C - CARITÀ' Raoul Follereau : "Amare non è dare, ma condividere"... La carità è una presenza. Non basta donare, bisogna donarsi. Attenzione! La Carità: non l'elemosina. Non quell'offerta sdegnosa che si lascia cadere «dall'alto in basso» e che, se offende chi la riceve, disonora chi la dà."
D - DENARO "Il male del secolo, è il denaro. Più per la devozione con cui lo si circonda che per il potere che esercita. Il biglietto di banca, anche quando non ci si fa illusioni sul suo valore reale, è diventato il feticcio stesso della felicità. Non si conosce più altra strada per essere felici se non quella di sforzarsi di diventare ricchi".
E - EREDI "Nomino erede universale...Giovani di tutto il mondo, o la guerra, o la pace, sono davanti a voi. Scrivevo venticinque anni fa: «o gli uomini imparano ad amarsi, o l'uomo, alla fine, vivrà per l'uomo, oppure gli uomini periranno tutti e tutti insieme. Il nostro mondo non ha più che questa alternativa: amarsi o scomparire. Bisogna scegliere. Subito. E per sempre.
F - FAME "La fame nel mondo? Non ci si può far niente...Ecco il tipo di scusa bell'e pronta. E che non è altro che l'ammissione della nostra vigliaccheria...La rivoluzione? Sì. In favore di quelli che, questa sera, andranno a dormire - spesso sulla nuda terra- con la fame, due miliardi di persone delle quali il 60% ha meno di vent'anni. È tempo di chiudere per sempre la storia disumana dell'umanità.
G - GML (La Giornata mondiale dei malati di lebbra) Un grande appuntamento di solidarietà che ricorre l'ultima domenica di gennaio. Fu istituita nel 1954 da Follereau, scrittore, poeta e giornalista francese che per il suo impegno nella lotta alla lebbra fu definito "apostolo dei malati di lebbra".
H - HIROSHIMA "Perché tante ingiustizie, assurdità, crudeltà? Perché il secolo dell'atomo è divenuto, tanto presto, il secolo della bomba atomica? Perché l'amore ha disertato il mondo. Perché, per troppe coscienze sottomesse o cloroformizzate, è un parola che non significa più nulla, una traccia insignificante del passato, una sciocchezza, quasi un'indecenza".
I - INSIEME "Non dire: «io», parlando di te, «loro» parlando degli altri, dì: «noi»! Il solo modo di assicurare la propria felicità, è di non pensare che a quella altrui. Per troppo tempo gli uomini sono vissuti gli uni a fianco degli altri. Oggi sanno che devono vivere tutti insieme. Dobbiamo insegnar loro a vivere domani gli uni per gli altri".
L - LEBBRE "Un mondo che non osa più credere in nulla, perché gli hanno insegnato a rinnegare tutto, che non si aspetta più nulla, perché gli è stato promesso tutto... Signore, ecco i veri lebbrosi: gli egoisti, gli empi, Coloro che vivono nell'acqua stagnante. Gli agiati, i paurosi. Quelli che sciupano la propria vita."
Nello Ruscica, Socio AIFO