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14 Dicembre 2015
Nella splendida cornice della gremita aula magna dell’Istituto “A. Ruiz” si è svolto, giovedì scorso, il primo dei quattro incontri a tavola rotonda propedeutici al concorso a premi rivolto agli studenti degli ultimi tre anni degli istituti “Megara” e “A. Ruiz”.
Alla serata erano presenti oltre duecento studenti e numerosi soci Unitre. Dopo i saluti e i ringraziamenti sentiti del Presidente, dott. Giuseppe Caramagno, alle due relatrici, si è ricordato il tema del progetto di quest’anno: “Quale impegno personale per un mondo migliore: essere, amare, donare, servire”.
In particolare, nell’ambito del primo incontro, le due relatrici sono state chiamate a intrattenere gli astanti su: “Conoscere se stessi per realizzare la propria vocazione, in armonia con gli altri, e per contribuire a un mondo migliore”.
Ad aprire la conversazione è stata la professoressa Angela Gigli, docente di Lettere presso l’Unitre, la quale ha esordito ricordando che nella data del 10 dicembre si celebra la Giornata internazionale dei diritti umani e, da poco, anche animali.
Ha successivamente articolato la sua relazione su quattro concetti ben precisi, estrapolati dal tema della serata: conoscenza, vocazione, armonia e mondo migliore. A tal proposito ha richiamato l’attenzione su alcune frasi celebri, come quella di Michelangelo Buonarroti: “Scavando bene a fondo nella nostra personalità, rischiamo di imbatterci in uno sconosciuto”. Ha poi citato Benjamin Franklin secondo cui esistono tre cose estremamente dure: il diamante, l’acciaio e la conoscenza di se stessi. Luigi Pirandello scrisse: “Ciò che noi conosciamo di noi stessi, non è che una parte, forse una piccolissima parte, di quello che noi siamo”. Incisiva la frase con cui Socrate sintetizzò tutta la sua filosofia: “ΓΝΩΘΙ ΣΑΥΤΟΝ”, il famoso “Conosci te stesso”. Dopo aver regalato ai presenti anche una testimonianza personale del periodo della sua fanciullezza, la docente, infine, ha concluso la sua relazione con un verso di una poesia di Tirteo: “Invecchio sempre molte cose imparando”.
È stata poi la volta della giovanissima Giulia Spirio, studentessa universitaria in Giurisprudenza, nonché, come da lei stessa ricordato, ex alunna del Liceo Megara, tra le vincitrici della prima edizione di questo stesso concorso.
Con la sua freschezza e spontaneità Giulia ha esortato i ragazzi a conoscere davvero se stessi e, se è il caso, a distinguersi dal gruppo. Secondo lei “Conoscere se stessi è un viaggio che non ha meta, è la cosa più difficile che possa mai esserci, conoscersi significa riconoscere i propri limiti accettarli e avere il coraggio di superarli”.
“Conoscere se stessi significa avere fiducia in sé anche quando gli altri non ce l’hanno, avere la forza di sentire un no, ma il coraggio per non ascoltarlo. Ognuno di noi è l’imprenditore della propria vita”. Ha letto poi un brano dal titolo “Il sasso” che è uno stimolo a comprendere che di ostacoli nella vita se ne incontrano tanti, ma è il modo in cui si reagisce che fa la differenza. Si è soffermata sul termine “resilienza”, indicando le varie interpretazioni dal punto di vista della fisica e della psicologia e invitando i ragazzi a essere resilienti, quindi a “usare gli ostacoli come trampolini!”. Giulia ha concluso la sua relazione con una sintesi molto azzeccata di quello che era l’obiettivo della serata, ma anche di tutto il progetto: “Prima si diceva che ad Augusta non c’era aggregazione, ma oggi ad esempio, con questo incontro intergenerazionale stiamo costruendo un ponte sociale e culturale, perché ci siamo noi giovani che siamo lo stimolo, l’innovazione, la grinta, ma ci sono coloro che sono più grandi e rappresentano l’esperienza; quindi a prescindere dall’elaborato che ognuno di voi farà, questa è un’opportunità di confronto e di crescita sociale soprattutto, perché ognuno di noi, si spera, che oggi se ne andrà con qualcosa in più”.
In quanto responsabile del progetto mi ritengo estremamente soddisfatta per come abbiamo iniziato. Da grandi citazioni storico-letterarie-filosofiche siamo passati alla freschezza di una giovane ragazza che ha saputo colpire nell’intimo i giovani presenti, grazie tutto questo alle due brillanti relatrici che ci hanno regalato il loro prezioso contributo.
Si ricorda che gli studenti iscritti al concorso hanno la possibilità di visionare le relazioni complete dei quattro incontri accedendo all’area loro riservata dei siti web dell’Unitre e dei due istituti scolastici.
Anna L. Daniele.
