26 Gennaio 2018
Proseguono gli incontri a tavola rotonda previsti dal Progetto-Concorso rivolto agli studenti del triennio delle scuole superiori di Augusta e portato avanti dalla locale Università delle Tre Età, grazie quest’anno al partenariato con la Exxon Mobil.
Le nuove tecnologie della comunicazione digitale interpersonale hanno certamente migliorato la vita, ma a che prezzo? - Questo il tema del secondo incontro, sul quale si sono confrontate nei giorni scorsi le due relatrici della serata: la docente di Matematica e Fisica Anna Lucia Daniele e la sociologa Simona Baffo, alternate dal moderatore dell’incontro, il vicepresidente Unitre dott. Salvo Cannavà.
Nell’accogliente aula magna dell’Istituto “A. Ruiz”, gremita di soci unitrini e di studenti e docenti, la professoressa Daniele ha trattato l’argomento con un modo semplice e coinvolgente, alla portata dei ragazzi e degli adulti.
Con l’ausilio di una relazione multimediale, dopo una breve premessa sul significato di “comunicazione interpersonale”, ha illustrato i vari effetti positivi che le nuove tecnologie hanno nella vita di tutti i giorni, dal poter chiedere immediatamente aiuto in caso di guasto al motorino o all’auto fino alla ricchezza dei messaggi corredati da immagini, suoni, link e quant’altro, nonché l’aumento della sicurezza da parte di persone timide, le quali, grazie ad uno schermo, vincono l’imbarazzo di un confronto face to face. Incisivi i due video mostrati successivamente per mettere in risalto il “prezzo” da pagare a causa delle nuove tecnologie, come recita la parte finale del tema.
Fondamentalmente due sono stati i concetti rimarcati dalla relatrice per mettere in guardia i ragazzi, oltre ai possibili danni alla salute per l’uso esagerato dei dispositivi elettronici. La docente si è volutamente soffermata sul rischio di perdere la propria privacy e di condividere avvenimenti della sfera privata con sconosciuti o, quel che è peggio, con malintenzionati che si celano dietro false identità.
Dal punto di vista sociologico, Simona Baffo ha sottolineato come l’uso spasmodico della comunicazione digitale interpersonale, a discapito di quella fatta di relazioni e interazioni piene tra gli uomini, possa portare alla perdita di socializzazione, ma anche della propria identità. “Secondo alcuni studiosi la comunicazione digitale ci permette di sperimentare più identità; comunicando in rete in assenza del proprio corpo, la propria identità diventa fluida e multipla. Tale forma di sperimentazione avrebbe degli effetti fondamentali positivi anche "off-line", dal momento che il soggetto, interagendo con gli altri attraverso identità alternative, avrebbe a disposizione, per costruire se stesso, risorse simboliche che altrimenti gli sarebbero precluse. Ma questo approccio non riesce poi a spiegare come sia possibile costruire relazioni stabili e durature nel tempo, mentre gli utenti continuano a moltiplicare o a trasformare la propria identità!”
Infine, con chiaro riferimento a Zygmunt Bauman, la relatrice ha accennato al “prezzo” della Retropia: “Mentre prende piede l'individualismo che cancella il senso di comunità, il passato si trasforma in una condizione rassicurante e nell'unica prospettiva accettabile. Il futuro è finito alla gogna e il passato è stato rivalutato, a torto o a ragione, come spazio in cui le speranze non sono ancora screditate”.
L’interessantissima serata si è arricchita con interventi da parte di alcuni soci unitre e di qualche studente.
In chiusura il Presidente, dott. Giuseppe Caramagno, pienamente soddisfatto per la riuscita dell’incontro, ha ringraziato le due relatrici e tutti gli intervenuti e ha dato appuntamento al 19 febbraio per la terza e penultima tavola rotonda.
Anna L. Daniele.