cannava_iirotonda_0L’Aula magna del 2° Istituto di Istruzione Superiore “A. Ruiz” echeggia di saluti tra gli Unitrini convenuti per la II Tavola rotonda su “La Città e l’Uomo”, ma anche per incontrarsi, per il piacere della condivisione, per il gusto dell’emancipazione culturale, per sentirsi vivi, presenti e partecipanti.

I Relatori raggiungono la loro postazione. L’illuminato Presidente UNI 3, Dott. Giuseppe Caramagno prende in mano il microfono. E’ il segnale. Scoccano le 17,30. Il brusio d’incanto scema ed un attento silenzio avvolge la sala quando egli si accinge a salutare e presentare i Relatori della serata.

2_Rotonda_1Poche, significative parole, all’indirizzo dell’Amico di vecchia fede Unitrina, Dott. Gaetano Gulino, Medico Geriatra di chiara fama e già Presidente dell’ASL; del valente Dott. Aldo Garozzo, Presidente dell’Autorità Portuale augustana; e della accorta ambientalista Prof.ssa Jessica Di Venuta, Presidente della neo formata sezione di Augusta dell’Associazione “Italia Nostra”.

Argomento di questa sera è particolarmente ridondante: “Augusta Oggi”. Che sarà trattato da tre angolazioni,  che si riveleranno complementari tra loro. Ad aprire i lavori è il Dott. Gaetano Gulino che ci illustra il non facile connubio tra Industria ed Ambiente.

Lanciando un preciso messaggio: Ambiente, Terra, Mondo ed il coinvolgimento di tutto ciò che riguarda questi tre elementi. Fonti di risorse per tutte le persone e da non farsi sfuggire con errori del nostro comportamento umano, con gli sprechi e le esagerazioni dell’Uomo.

2_Rotonda_2Ma, dice il Dott. Gulino, non sono solo le industrie ad aver compromesso la nostra salute. Cattive abitudini alimentari e vita dissoluta, possono portare l’Uomo ad ammalarsi seriamente. Certo il numero delle persone ammalatesi di cancro, nel nostro territorio, è ben più alto della media nazionale.

Anche secondo lo studio nazionale di “Sentieri”, avallato dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità. Stiamo intervenendo sul nostro Territorio con oltre 50 anni di ritardo, di incuria, di colpevole sottovalutazione del problema.

Non solo le industrie, infatti, sono dirette responsabili della cattiva qualità della nostra vita. Immaginiamo il frutto dell’apparente benessere. L’urbanizzazione selvaggia, le tinteggiature nocive delle nostre case, materiali pericolosi respirati per anni (tettoie, serbatoi per l’acqua potabile, condutture ed altro in eternit, ad esempio), l’inquinamento da viabilità urbana, i pesticidi nei prodotti alimentari, le radiazioni elettromagnetiche, le mutazioni climatiche, e via dicendo.

Dovremmo tutti compilare un attento questionario per interrogarci sulla qualità della vita ad Augusta. Ed anche a questo, sta provvedendo l’Unitre (nota del Moderatore). E’ seguita la proiezione di interessanti diapositive storiche, commentate doviziosamente dal Dott. Gulino, raffiguranti le saline, la base degli idrovolanti, la rada di Augusta ai tempi dei depositi di carbone sulle banchine, i depositi della nafta, le tante navi ormeggiate in rada.

2_Rotonda_3Lo storico Caffè Morana, luogo di ricerca ed offerta di lavoro, di sottili sensalie tra i propri avventori. Condite dalla riflessione sul cambiamento della vita augustana, dall’era delle emigrazioni e dei vecchi mestieri, dell’agricoltura, della pesca, con l’avvento delle industrie. Dall’acqua per i bisogni di casa attinta alle “cillitte” all’acqua potabile.

Dall’infermeria delle Grazie all’Ospedale Muscatello. Dalle poche classi delle  medie e dell’avviamento, alle migliaia di alunni delle scuole superiori di oggi. I primi insediamenti industriali dei primissimi anni ’50, con la Rasiom.

Anche la Marina Militare, secondo il Gulino, ha contribuito non poco al cambiamento del volto della nostra Augusta. Il Relatore mostra, su una mappa della costa tra Brucoli e Siracusa, l’addensarsi criminale e disordinato di tante, troppe industrie pericolose.

E già nel novembre del 1990, il triangolo Priolo Melilli Augusta, veniva classificato dal Consiglio dei Ministri “Area ad elevato rischio”. Col crescere degli insediamenti industriali, negli anni, la comparsa di tumori aumenta a dismisura.

L’Uomo, secondo il Dott. Gulino, è al centro di un sistema reso fragile dall’uomo stesso e che comprende l’aria, inquinata dagli scarichi industriali, dal traffico, dalle caldaie per il riscaldamento; l’acqua, inquinata da idrocarburi, arsenico, metalli pesanti, pesticidi, scarichi fogniari non controllati; il suolo, spugna d’ogni veleno e non sufficiente filtro; gli alimenti: ortaggi coltivati in serre, pompati con ogni cosa, irrigati chi sa con che acqua, la carne, frutto di allevamenti intensivi, il pesce, pescato chi sa dove; i rifiuti solidi urbani che, in mancanza di una intelligente raccolta differenziata vengono malamente ammassati nelle discariche, producendo pericolosissimo percolato che inquina le falde acquifere; ed altro ancora.

La nota positiva/negativa di questo dramma annunciato ed enunciato dal Gulino è che i fattori scatenanti il cancro o le malattie cardiocircolatorie, oltre a quello industriale, riguardano la cattiva alimentazione, il fumo, le infezioni, i comportamenti sessuali non protetti, il lavoro, la componente geofisica, l’alcol, gli additivi negli alimenti, i prodotti industriali, l’abuso di farmaci ed altro.

Secondo il carissimo Amico Dott. Gaetano Gulino, E’ necessario approfondire le conoscenze scientifiche e tecniche relative all’impatto ambientale delle imprese e al loro effetto sulla salute umana. Gli interventi di governo del territorio (piani di risanamento, riconversione ambientale ed economica aree) richiedono la partecipazione attiva e informata delle popolazioni e l’esistenza di un clima di cooperazione e fiducia tra queste e le istituzioni.

Tale clima di “coesione sociale” può generarsi solamente se le industrie collaborano con le istituzioni locali, le popolazioni  residenti sono consapevoli della reale portata del rischio che esse stanno fronteggiando e del modo in cui tale rischio può essere affrontato e minimizzato. Per guidare l’umanità verso una gestione complessivamente sostenibile dell’ambiente e delle risorse del pianeta, l’uomo è chiamato a impiegare la sua intelligenza nel campo della ricerca scientifica e tecnologica e nell’applicazione delle scoperte che da questa derivano.                            

Il moderatore Dott. Salvatore Cannavà ringrazia il Dott. Gulino per la dotta dissertazione e sottolinea alcuni passaggi della sua interessante relazione.

2_Rotonda_4Prosegue l’incontro il Dott. Aldo Garozzo, Presidente dell’Autorità Portuale di Augusta, che rompe il ghiaccio con gli astanti complimentandosi per la composizione dell’assise, costituita da rappresentanti delle tre età, secondo le migliori tradizioni Unitine.

Esprime ottimismo sulle ultime diapositive proiettate e commentate dal Dott. Gulino. E relaziona sulla realtà portuale e le prospettive future. Nella duplice veste anche di Presidente Confindustria, il Dott. Garozzo, parla delle leggi ambientali, sul trattamento dell’aria e delle acque, accennando a sue reminescenze universitarie.

E ricorda la presenza di un grosso depuratore nella rada di Augusta, capace di trattare acque inquinate da ogni cosa e ricorda come il massiccio uso di pesticidi sia corresponsabile di una escalation del cancro, anche in un territorio ad alto sfruttamento agricolo, come Lentini. Il Relatore stimola i convenuti ad una vita più sana e ad un più attento approccio con l’educazione alla salute.

Segue la proiezione di interessanti diapositive sul Porto di Augusta, rapportato ad un contesto mediterraneo ed orientale. Le cifre sciorinate sono davvero importanti. Specchio acque di 23.000.000 m²; Profondità fondali fino a 22 mt; Numero di pontili 12; Numero di accosti 44; Lunghezza complessiva accosti 7651mt.

Area piazzali di oltre 300.000 m²; Lunghezza banchine oltre 1.200 mt; Fondali 14 mt; Carico e scarico merci alla rinfusa con gru di portata superiore a 1.000 Tonnellate; Tipologia merce: fertilizzanti, prodotti chimici, ferro, zolfo, legno, pezzi speciali, cemento, grano, carbone, basalto, parti meccaniche torri eoliche, merce alla rinfusa, containers; Posizione strategica per mercati emergenti.

Infrastrutture previste: Ampliamento piazzali per ulteriori 600.000 m² ed ampliamento area containers per 280.000 m²; Dragaggio dei fondali fino a 16 mt; Ampliamento  banchine per ulteriori 300.000 m² per un totale di area di 980.000 m²; Progetto per l’autoproduzione di energia con l’installazione di una torre eolica.

Potenziamento scalo linee marittime merci e passeggeri: Capacità area di stoccaggio: 220 autotreni contemporaneamente; Stazione marittima; Pontile con 2 accosti; Servizi passeggeri; Gestione automatizzata accessi; Distanza Interporto di Melilli 5 Km; Distanza imbocco rete autostradale sicula 2 km. Collegamenti con traghetti ultramoderni Malta–Augusta–Salerno e Augusta – Malta – Misurata (Libia).

Servizi tecnico nautici: ormeggio, pilotaggio, rimorchio, battellaggio, servizio sanitario, guardia ai fuochi, servizio idrico, chimico di porto, bunker, disinquinamento marino, agenzie marittime, spedizionieri, smaltimento acque di sentina, raccolta e incenerimento rifiuti di bordo; 9 scali di alaggio; 6 cantieri navali; 6 cantieri di rimessaggio; 3 officine metalmeccaniche. Immaginiamo cosa significherà tutto questo per l’economia della Città e dei cittadini di Augusta. Considerando anche il lato positivo della depurazione dei fondali della rada.

Il Moderatore Cannavà, nel ringraziare il Dott. Aldo Garozzo per la sua puntuale disamina sottolinea alcuni passaggi della sua relazione che lo inducono a stimolare in tutti una maggiore attenzione per il Porto, riscoprendone le potenzialità a 360°, in virtù della sua progressiva trasformazione da porto quasi esclusivamente petrolchimico, quindi per il traffico di liquidi anche tramite superpetroliere, all’incremento del trasporto in copntainers, con le moderne navi portacontainers che riescono ad imbarcarne fino a 18.000 nei loro 400m ed oltre di lunghezza.

2_Rotonda_5Conclude i lavori la Prof.ssa Jessica Di Venuta, Presidente di Italia Nostra, sezione di Augusta dissertando sui Beni culturali nel Territorio di Augusta: tutela, fruizioni e prospettive occupazionali. Ed esaltando il valore intrinseco dei giovani che stanno riscoprendo l’ambiente e, in particolare, il loro Territorio.

Migliorando le condizioni ambientali, e quindi sociali, e quindi economiche, potremo rallentare l’esodo di cervelli locali verso altri lidi e, magari, ripristinare la controtendenza del rientro nei luoghi natii. Una triade di filmati, curati da giovani, sono stati premiati in vari concorsi.

Il Life motiv è sempre lo stesso: paesaggio, ambiente, salute, ottimizzazione psicofisica. Sperimentazione della possibile conciliazione tra sviluppo dell’economia ed ecosostenibilità. La Prof.ssa Di Venuta si riallaccia all’intervento del Dott. Garozzo sulla potenziale connivenza tra Città, a misura d’Uomo e Porto, a misura d’economia.

Cambiare mentalità. Investire sul Territorio. La brillante Relatrice lamenta l’esiguità di fondi, solo lo 0,3% del bilancio dello Stato, investiti per la tutela dell’incommensurabile patrimonio di beni culturali vantato dall’Italia. E l’ottusità di chi non avverte che turismo è uguale ad economia pulita, da reinvestire nella salvaguardia degli stessi beni culturali. In una sorta di autofinanziamento.

Il censimento, la catalogazione, la conservazione, la tutela e la fruizione al pubblico dei beni demaniali potrebbe produrre posti di lavoro, incentivi alle imprese e flusso di turisti. Tra i beni culturali di rilevanza, segnalati per Augusta, spiccano anche la Caserma dei Carabinieri di P.zza carmine, il complesso di San Domenico, il vecchio Mattatoio, l’area del Mulinello, Megera, le Grazie, la vecchia Pretura, la Ricetta di Malta, l’Hangar, oltre naturalmente al Castello di Federico II, Porta Spagnola, Forti Garzia e Vittoria, Castello di Brucoli.

2_Rotonda_62_Rotonda_8La nostra dotta Amica prosegue focalizzando sull’aspetto del vantaggio fiscale, da parte di privati, nel restauro di palazzi storici. Sull’esistenza di opportune leggi giovanili, per l’impiego di Lavoratori Socialmente Utili, sulle Leggi 196/97, sul D.L 469 per sviluppare l’occupazione nell’ambito dei Beni Culturali e stimolare, soprattutto nei giovani, la mentalità della tutela e fruizione delle testimonianze della nostra storia e della nostra cultura ineguagliabile in tutto il mondo.

Fattibilmente foriera della realizzazione di posti di lavoro, ma anche di conoscenze, attraverso un proficuo passa parola culturale di riscoperta e rivalutazione ambientale. Attraverso anche l’istituzione di scuole e figure professionali capaci di restauri corretti e non improvvisati da ditte incompetenti capaci solo di fare scempio delle nostre opere d’arte.

Ed ancora addetti alla presentazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso siti di particolare interesse, guide, agenzie per la fruibilità dei beni, creazione di mappe e di percorsi guidati. Spiegare ai giovani le tradizioni culturali, i luoghi della nostra memora, le nostre coste, i panorami mozzafiato da alcuni “belvedere” del Monte. L’istituzione di un’area protetta delle saline, la costruzione di capanni per l’osservazione della fauna avicola stanziale e di passa. E tant’alro ancora.

Un affettuoso abbraccio ha degnamente sottolineato anche la dettagliata ed accorata relazione della Prof.ssa Jessica Di Venuta. Il doveroso e sentito ringraziamento del Moderatore ha riguardato anche il rimarcare la fortunata simbiosi tra tre Relatori che, pur partendo da professionalità e presupposti diversi hanno dato vita ad una ottimistica comunione d’intenti.

2_Rotonda_7A chiusura della serata, l’esimio Presidente Uni 3 Dott. Giuseppe Caramagno si è congratulato coi sapienti Relatori (e col modesto Moderatore), rammentando che un nuovo adepto Unitrino, il Rag. Accettullo, verrà presto a fare Volontariato presso questa meravigliosa realtà, accompagnando il percorso musicale dei Soci Uni 3. Un gentile omaggio del volumetto “Si può dare di più” e del DVD “Chista è a guerra” è stato consegnato ai Relatori.

 

Salvatore Cannavà.


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